Concetti Chiave
- I Sumeri erano politeisti e credevano in molte divinità legate alle forze della natura e dell'universo.
- Il mito del diluvio sumerico presenta somiglianze con quello biblico, con la punizione dell'umanità e la salvezza di un uomo giusto, Utnapishtim.
- Le divinità avevano aspetto umano ma non condividevano le emozioni umane; gli uomini si proteggevano con magie e preghiere.
- I sacerdoti sumerici avevano un'autorità superiore ai re e praticavano la divinazione per comprendere il volere divino.
- I Babilonesi ereditarono e ampliarono la religione sumerica, introducendo divinità come il dio Marduk.
Indice
La religione dei sumeri
I Sumeri erano politeisti, credevano cioè in molti dei, che simboleggiavano le grandi forze della natura, del cielo e della terra. Gli dei più importanti erano:
• il dio Enki, che donava le acque del Tigri e dell'Eufrate;
• la dea Tiamat e il dio Aspu, signori rispettivamente delle acque dolci e di quelle salate, dalla cui unione nascevano gli dei;
• Enlil, dio del vento e della terra, che aveva creato i Sumeri;
• Nanna, il dio della luna.
Il diluvio e la salvezza
Secondo la religione sumerica, all'origine dell'universo c'era un insieme caotico di forze, che gli dei ordinarono creando la terra, il cielo e l'uomo.
Gli uomini tuttavia commisero gravi colpe e gli dei li punirono con un grande diluvio che spazzò via ogni cosa. Salvarono un solo uomo, il giusto Utnapishtim, che avvertirono prima del i diluvio affinché potesse mettersi in salvo su una barca. Come si vede, questo racconto ha molti punti in comune con quello dei diluvio universale contenuto nella Bibbia.Divinità e pratiche religiose
Le divinità dei Sumeri erano raffigurate con aspetto umano, ma non partecipavano alle gioie e ai dolori degli uomini. Numerosi spiriti malvagi potevano aggredire gli uomini provocando disgrazie e malattie, ma gli uomini potevano difendersi da loro con la magia e con le preghiere agli dei più importanti. Gli dei ricevevano perciò offerte di cibo, sacrifici di animali e altri doni.
Il ruolo dei sacerdoti
L'autorità dei sacerdoti era superiore a quella del re, poiché essi erano i rappresentanti degli dei ed erano gli unici a saperne interpretare il volere, osservando il volo degli uccelli,studiando le stelle e i pianeti ed esaminando i visceri degli animali sacrificati. Quest'arte si chiamava divinazione.
La vita dopo la morte
I Sumeri immaginavano che, ala morte, l'anima del defunto (buono o cattivo che fosse stato in vita) vagasse in un mondo sotterraneo, oscuro e triste. Per tale motivo, non si sviluppò un particolare culto dei morti e solo i re e loro famiglie ricevevano sepolture particolari.
Eredità babilonese
I Babilonesi ereditarono la religione sumerica,arricchendola solo di nuove credenze, come quella nel dio Marduk, protettore di Babilonia,che col tempo assunse un ruolo preminente rispetto alle altre divinità.
Domande da interrogazione
- Quali erano le principali divinità nella religione sumerica?
- Come venivano interpretati i desideri degli dei dai sacerdoti sumeri?
- Qual era la concezione sumerica della vita dopo la morte?
I Sumeri veneravano molte divinità, tra cui Enki, Tiamat, Aspu, Enlil e Nanna, che rappresentavano le forze della natura e del cosmo.
I sacerdoti, considerati superiori al re, interpretavano il volere degli dei attraverso la divinazione, osservando il volo degli uccelli, studiando le stelle e i pianeti, ed esaminando i visceri degli animali sacrificati.
I Sumeri credevano che l'anima del defunto vagasse in un mondo sotterraneo oscuro e triste, motivo per cui non svilupparono un culto dei morti elaborato, riservando sepolture particolari solo ai re e alle loro famiglie.