Concetti Chiave
- Il Comune affrontava problemi di potere tra famiglie e l'esclusione dei ceti meno abbienti dal governo.
- L'espansione territoriale del Comune spesso causava conflitti con altri comuni vicini.
- Il podestà, figura esterna e imparziale, veniva nominato per ristabilire l'ordine per periodi brevi.
- La necessità di stabilità portò alla transizione dal Comune alla Signoria, gestita da un podestà o da potenti famiglie.
- Il Signore, ottenuta l'approvazione dall'imperatore, trasformava la Signoria in un Principato.
Problemi iniziali del Comune
Fin dalla sua nascita il Comune aveva avuto grossi problemi, prima per le famiglie che si contendevano il potere e anche per la gestione stessa del potere da cui venivano esclusi i ceti meno abbienti.
Altro problema era l'espansione del Comune ai danni di altri.
Ruolo del podestà
Per questo più volte veniva chiamata la figura del podestà per ristabilire la situazione, quest'uomo proveniva da i comuni vicini e per questo giudicato "imparziale" con un durata di sei mesi o un anno.
Transizione a Signoria e Principato
La situazione essendo critica, portò a volere un figura centrale e soprattutto stabile per cui da Comune si passa alla Signoria, gestita da un podestà o da un rappresentante di una potente famiglia o anche da un individuo che tenta il colpo di mano.
Il Signore una volta preso il controllo del Comune aveva bisogno dell'approvazione dal basso (dai Comuni) e dall'alto (dall'imperatore)
Una volta ottenuta l'approvazione dell'imperatore il Signore diventa vicario dell'imperatore e si passa da Signoria a Principato.