Concetti Chiave
- Le Colonne d'Ercole simboleggiano un limite mitologico, creato dal semidio Ercole, che segnava il confine dell'ignoto per gli antichi.
- Secondo l'interpretazione moderna, le Colonne sono identificate con lo stretto di Gibilterra, tra la Spagna e il Marocco.
- Anticamente, le Colonne erano collocate nel Bosforo, poi si spostarono verso il braccio di mare tra Sicilia e Africa e infine a Gibilterra.
- Nella Divina Commedia, Dante Alighieri colloca le Colonne a Gibilterra, narrando di Ulisse che sfida i limiti imposti da Dio.
- L'espressione "Nec plus ultra" si è evoluta in "Non plus ultra", usata oggi per indicare il massimo raggiungibile in un ambito.
Indice
Le colonne d'Ercole
Secondo la mitologia greca e latina, il semidio Ercole, giunto su un monte agli estremi confini del mondo, lo divise in due e chiamò le due parti Calpe e Abila, che da allora divennero le Colonne d'Ercole. L'eroe vi incise sopra la scritta Nec plus ultra, che in latina significa "non più avanti", per indicare che al di là di quel luoga esisteva solamente l'ignoto, il mito delle Colonne, Ercole, infatti, non simboleggia un luogo fisico, ma un limite per fubmo e le sue conoscenze.
Interpretazioni storiche e geografiche
Nel corso dei secoli, tuttavia, la fontasia umana ha cercato di identificare questo posto immaginario con dei luoghi reali particolarmente significativi. L'interpretazione moleria dei miti colloca le leggendarie Colonne sullo stretto di Gibilterra che è il tratto di mare compreso tra la Spagna e il Morocco, altre il quale il Mar Mediterranea si riversa nell'Oceano Atlantico. In base a questa interpretazione, Calpe viene identificata con la Rocca di Gibilterra e Abila con il Monte Jebel Sidi Moussa, situato nel posse dimento spagnolo di Ceuta, sulla costa africana Tuttavia quando il mito delle Colonne già esisteva, per esempio ai tempi di Omero, intorno allVill se colo a.C. (secondo alcune fonti addirittura nel XII secolo a.C.) la Spagna era ben al di là della zona di influenza del mondo greco, limitata alla parte orientale del Mediterraneo, inoltre Omero stesso e, in generale, i Greci antichi, situavano le Colonne a oriente e non a occidente della Grecia. Molto probabilmente, nell'antichità, si identificava la sede dei pilastri erculei con lo stretto del Bosforo, da cui si accede al Mar Nero, considerato dai Greci un oceano. Nel corso dei secoli, però, con l'espandersi delle frontiere del mondo conosciuto, la sede delle Colonne cambiò, secondo lo studioso Sergio Frau, una prima collocazione (databi le intorno al V secolo a C.) fu nel braccia di mare tra la Sicilia e l'Africa, che 2800 anni fa era molto più stretto di adesso. Questo posizionamento coincideva inoltre con il confine tra le zone con trollate dalla Grecia e quelle controllate da Cartagine, che dominava la parte occidentale del Mediterraneo, in questo caso le Colonne d'Ercole rappresentavano anche un vero e proprio confine militare.
Dante e l'interpretazione moderna
Con la comparsa sulla scena dei Romani, le colonne tro varono la loro definitiva collocazione a Gibilterra. Anche il grande poeta fiorentino Dante Alighieri, nella Divina Commedia, posiziona le Colonne a Gibilterra e imma gina che l'eroe greco Ulisse osi spingersi al di là di esse, sfidando i limiti impasti all'uomo da Dia. Per questo (sempre secondo Dante) Ulisse fu punito per la sua superbia, affondò con la sua nave e fini all'inferno.
Evoluzione dell'espressione
Nella vita di tutti i giorni, l'espressione "Nec plus ultra" si è col tempo trasformata nella frase "Non plus ultra". Quest'ultima viene generalmente utilizzata per indicare il miglior risultato ottenuto in una certa categoria o situazione.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine mitologica delle Colonne d'Ercole e cosa simboleggiavano?
- Dove si crede che siano state collocate le leggendarie Colonne d'Ercole secondo l'interpretazione moderna?
- Come è cambiata la collocazione delle Colonne d'Ercole nel corso dei secoli?
- Come viene utilizzata l'espressione "Nec plus ultra" nella vita di tutti i giorni e quale è il suo significato attuale?
Secondo la mitologia greca e latina, le Colonne d'Ercole furono create dal semidio Ercole che divise in due un monte agli estremi confini del mondo, chiamando le due parti Calpe e Abila. Ercole incise la scritta "Nec plus ultra" per indicare che oltre quelle colonne vi era solo l'ignoto, simboleggiando un limite per l'uomo e le sue conoscenze.
L'interpretazione moderna colloca le leggendarie Colonne d'Ercole sullo stretto di Gibilterra, tra la Spagna e il Marocco, identificando Calpe con la Rocca di Gibilterra e Abila con il Monte Jebel Sidi Moussa, situato nel possedimento spagnolo di Ceuta sulla costa africana.
Inizialmente, nell'antichità, si pensava che le Colonne d'Ercole fossero situate allo stretto del Bosforo. Con l'espandersi delle conoscenze geografiche, la loro collocazione cambiò, venendo identificate prima nel braccio di mare tra la Sicilia e l'Africa e infine a Gibilterra, con i Romani che fissarono questa come la loro definitiva collocazione.
Nella vita quotidiana, l'espressione "Nec plus ultra" si è trasformata in "Non plus ultra" ed è generalmente utilizzata per indicare il miglior risultato ottenuto in una certa categoria o situazione, rappresentando quindi l'apice o il punto più alto raggiungibile.