Concetti Chiave
- Dopo la morte di Maometto, i califfi espandono rapidamente l'impero islamico, conquistando vaste regioni tra cui Siria, Egitto e Persia.
- La dinastia degli Omayyadi e successivamente quella degli Abbasidi consolidano l'impero, con capitali a Damasco e Baghdad, e rendono l'impero uno dei più grandi dell'epoca.
- Nell'impero islamico, la lingua araba e la religione islamica unificano popoli diversi, mentre ebrei e cristiani pagano tasse aggiuntive per mantenere la propria fede.
- La civiltà islamica fiorisce nelle città, con il commercio e la traduzione di testi scientifici e filosofici greci che alimentano la cultura e la ricchezza.
- Nonostante l'importanza del commercio e della scienza, nella società islamica del tempo, le donne hanno diritti limitati e l'agricoltura è sostenuta principalmente da schiavi, con innovazioni agricole significative.
Indice
L'espansione dei califfi
Quando Maometto muore, i califfi, cioè dei capi scelti dalla comunità, controllano la vita religiosa e politica. In circa trent’anni, fra il 632 e il 661, i califfi occupano la Siria, l’Egitto e la Palestina, dove c’è la città di Gerusalemme; nel 637 vincono l’Impero persiano.
L'ascesa degli Omayyadi
Nel 661 la dinastia ereditaria degli Omayyadi prende il potere e regna fino al 750. Gli Omayyadi creano un grande impero con la città di Damasco come capitale: attorno al 710 i musulmani conquistano tutta l’Africa del Nord e arrivano al fiume Indo; nel 711 occupano il regno dei Visigoti in Spagna, tranne le regioni montuose del nord. Nel 732, i Franchi con il re Carlo Martello fermano gli Arabi.
Il dominio degli Abbasidi
Nel 750 il potere passa alla potente famiglia degli Abbasidi che regna fino alla metà del XIII secolo e crea un impero ancora più grande e con una nuova capitale, Baghdad.
Negli ultimi anni del secolo Vili l’impero àbbaside è diviso in regni autonomi: gli emirati. Il califfo abbaside di Baghdad ha solo un potere formale.
L’emirato di Tunisia nel 902 conquista la Sicilia che occupa per due secoli.
La civiltà islamica
Nell’impero islamico la religione, la società, la cultura e la lingua sono uguali in tutti i Paesi. L'arabo è la lingua sacra del Corano e dei commerci. La religione islamica è universale, cioè per tutti i popoli. I non Arabi che diventano musulmani hanno gli stessi diritti e possono fare gli stessi lavori degli Arabi. Molti diventano dunque musulmani perché vogliono avere una vita più facile.
Ebrei e cristiani possono continuare ad avere la loro religione, ma devono pagare più tasse.
La civiltà islamica è una civiltà delle città: la città è il centro della vita economica, amministrativa e culturale.
Il commercio e la scienza
I mercanti e la ricchezza sono molto importanti. Le vie commerciali islamiche uniscono l’estremo oriente e la Cina al mar Mediterraneo e all’Europa continentale con il commercio di spezie, stoffe, cuoio, carta, ambra. Nella civiltà islamica anche la scienza e il sapere sono molto importanti: gli Arabi traducono gli antichi filosofi greci, scrivono importanti libri di medicina, studiano la matematica e l’astronomia.
L'agricoltura e gli schiavi
II lavoro dell’agricoltore non è invece considerato molto importante, anche se nella civiltà islamica ci sono nuovi metodi di coltivazione e gli Arabi introducono in molti Paesi nuove colture: gli agrumi, il gelso, il riso, il cotone, la canna da zucchero.
Molti schiavi lavorano nei campi. Gli schiavi non possono essere musulmani. Il Corano dice che è bene liberare gli schiavi, ma per secoli i mercanti musulmani fanno un grande commercio di schiavi.
Il ruolo delle donne
Il Corano dice anche di trattare bene le donne. Nella civiltà islamica però le donne non hanno gli stessi diritti degli uomini.
L'islam ammette la poligamia per gli uomini: gli uomini possono avere fino a quattro mogli, ma le donne un solo marito. Il marito può mandare via da casa la moglie, ma la donna non può mandare via il marito.
introducono = portano, fanno conoscere.
colture = coltivazioni.
agrumi = limoni, mandarini, aranci, pompelmi.
poligamia = possibilità di avere nello stesso momento più mogli (o più mariti).
Domande da interrogazione
- Quali territori furono conquistati dai califfi dopo la morte di Maometto?
- Quale dinastia prese il potere nel 661 e quale fu la sua capitale?
- Come si sviluppò l'impero sotto la dinastia degli Abbasidi?
- Qual era il ruolo della città nella civiltà islamica?
- Quali diritti avevano i non Arabi che diventavano musulmani?
Dopo la morte di Maometto, i califfi conquistarono la Siria, l'Egitto, la Palestina, e vinsero l'Impero persiano tra il 632 e il 661.
La dinastia degli Omayyadi prese il potere nel 661 e stabilì la capitale a Damasco.
Sotto gli Abbasidi, l'impero divenne ancora più grande con Baghdad come nuova capitale, ma alla fine si divise in emirati autonomi.
Nella civiltà islamica, la città era il centro della vita economica, amministrativa e culturale.
I non Arabi che diventavano musulmani avevano gli stessi diritti e potevano svolgere gli stessi lavori degli Arabi.