Concetti Chiave
- La caduta di Napoleone riportò i Borboni sul trono di Francia con Luigi XVIII, in un contesto di difficoltà economiche.
- Le guerre napoleoniche avevano arricchito la borghesia più ricca, impoverendo altre classi sociali e sottraendo uomini alle attività produttive.
- Industrie e agricoltura subirono una crisi post-bellica, con la cessazione delle forniture militari e la mancanza di approvvigionamenti agricoli.
- La Francia affrontò una grave carestia e un aumento dei prezzi alimentari, causati dalla fine delle conquiste napoleoniche e della politica bellica.
- Il ritorno dei Borboni vide il potere tornare a nobiltà, clero e borghesia arricchita, che governavano con metodi autoritari pre-rivoluzionari.
Il ritorno dei Borboni
La caduta di Napoleone aveva riportato sul trono di Francia i Borboni, nella persona di Luigi XVIII.
Conseguenze economiche post-napoleoniche
La situazione del paese era difficile, le guerre napoleoniche avevano arricchito smisuratamente la parte più ricca della borghesia, ma avevano Impoverito tutte le altre categorie sociali.
Migliaia di uomini erano stati sottratti, per anni, alle attività produttive. Il triste bilancio di vittime provocato dalle imprese militari fece sì che la ripresa lavorativa nel periodo di pace risultasse difficile, a causa della mancanza di mano d’opera maschile. Crisi si verificò anche per le industrie che avevano lavorato a pieno regime durante la guerra per forniture militari: cessati i conflitti queste industrie non ebbero più nulla da produrre.
Crisi agricola e sociale
Nell’età napoleonica, inoltre, l'agricoltura era stata trascurata a favore delle industrie belliche. Le conseguenze di questa assurda politica si videro quando cessò l’afflusso in Francia delle merci e dei viveri forniti obbligatoriamente dalle regioni che Napoleone aveva conquistato e si diffuse una grave carestia di prodotti alimentari, con conseguente aumento dei prezzi.
Per giunta il ritorno del re aveva determinato il ritorno al potere di nobiltà e clero che, unitisi ai più cospicui esponenti della borghesia (quella arricchitasi con la produzione bellica e le speculazioni), pretendevano di governare il paese in maniera antiquata e autoritaria, come se la grande Rivoluzione non ci fosse mai stata.