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Concetti Chiave

  • Le minacce austriache portarono i sovrani italiani a ritirare le truppe, permettendo agli Austriaci di ottenere una vittoria decisiva a Custoza.
  • L'armistizio di Salasco fu negoziato da Carlo Alberto dopo la sconfitta piemontese, ma i patrioti italiani continuarono la lotta.
  • Giuseppe Garibaldi e Giuseppe Montanelli furono figure chiave nella resistenza, con Garibaldi che proseguì la lotta armata e Montanelli che guidò un governo costituzionale in Toscana.
  • A Roma, le agitazioni patriottiche portarono alla fuga del papa e alla creazione della Repubblica Romana nel febbraio 1849, guidata da Mazzini, Saffi e Armellini.
  • Nonostante la sconfitta piemontese a Novara e l'abdicazione di Carlo Alberto, la resistenza contro l'Austria continuò in diverse regioni italiane, con episodi eroici a Brescia, Venezia e Roma.

Indice

  1. Ritiro delle truppe italiane
  2. Resistenza dei patrioti italiani
  3. Sconfitta e abdicazione di Carlo Alberto
  4. Resistenza in diverse località italiane

Ritiro delle truppe italiane

Le minacce Austriache nei confronti dei sovrani dei territori Italiani0, spinse i sovrani e il papa a ritirare le loro truppe dalla guerra. Profittarono di ciò le truppe austriache (che avevano intanto ricevuto rinforzi) per sferrare una grande offensiva la quale, nonostante qualche iniziale successo piemontese e l'eroica difesa dei volontari toscani a Curtatone e Montanara, le portò alla vittoria di Custoza. Carlo Alberto trattò l'armistizio (che fu detto di Salasco, dal nome del generalo che lo firmò).

Resistenza dei patrioti italiani

Tuttavia i patrioti italiani non si arresero. Garibaldi (che nonostante il rifiuto di Carlo Alberto aveva ugualmente preso le armi) continuò a combattere con i suoi; in Toscana i patrioti (guidati da Giuseppe Montanelli) costituirono un governo costituzionale; a Roma le agitazioni costrinsero il papa a fuggire e venne creata la repubblica romana (febbraio 1849), retta da un triumvirato formato da Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi, Carlo Armellini.

Sconfitta e abdicazione di Carlo Alberto

La pressione dei patrioti convinse Carlo Alberto a riprendere la guerra. Purtroppo l'esercito piemontese subiva una gravissima sconfitta a Novara (marzo 1849) ed il re preferì abdicare, lasciando il trono al figlio Vittorio Emanuele II.

Resistenza in diverse località italiane

In molte località italiane la resistenza all'Austria continuò. Brescia combatté per dieci giorni contro gli Austriaci, i Toscani si difesero accanitamente contro l'ingresso delle truppe asburgiche nella loro regione; epiche furono le lotte per la difesa di Venezia e di Roma.

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