Concetti Chiave
- I moti del 1820-23 in Europa furono caratterizzati da una forte domanda di libertà e sentimento nazionale, con Germania e Francia al centro delle tensioni politiche e sociali.
- In Spagna, un pronunciamento a Cadice portò alla restaurazione della Costituzione del 1812 e a riforme contro i privilegi ecclesiastici e feudali, nonostante le divisioni fra i rivoluzionari.
- L'Italia meridionale vide l'inizio di una rivoluzione guidata da carbonari e militari, ma le divisioni interne e la mancanza di forze liberali portarono al fallimento.
- La Rivoluzione di luglio del 1830 in Francia segnò una vittoria delle forze popolari, portando a una monarchia costituzionale sotto Luigi Filippo, sostenuta dalla borghesia moderata.
- I tentativi rivoluzionari in Italia nel 1831 furono repressi dall'esercito austriaco, nonostante la formazione di governi provvisori e un movimento insurrezionale diffuso nei ducati e nello Stato pontificio.
Indice
Movimenti di liberazione in Germania
Moti del 1820-’23 in Europa: le nazioni interessate, gli artefici, gli obiettivi, l’esito In Germania la guerra di liberazione antinapoleonica aveva lasciato tra gli studenti l’esigenza di libertà e di sentimento nazionale; la promessa di una Costituzione aveva favorito la diffusione di tendenze liberali le Università erano ricche di fermenti; dopo i due assassini politici del 1819, i sovrani riunitisi in un congresso a Carlsbad concordarono le misure repressive per stroncare il movimento rivoluzionario, e colpirono i centri della vita intellettuale.
In Prussia le riforme di Stein e Hardengerb furono interrotte o annullate e furono considerati sospetti anche coloro che avevano contribuito a sollevare la popolazione contro le armate napoleoniche.Reazioni politiche in Francia
In Francia gli ultras promossero misure reazionarie che miravano a colpire l’opera della rivoluzione e di Napoleone, ma le elezioni indette da Luigi XVIII portarono a una maggior moderazione; l’opposizione liberale potè svolgersi legalmente, clandestini invece banabartisti e repubblicani; l’assassinio del presunto erede al trono riacutizzò la lotta politica, i liberali si allearono con le forze rivoluzionarie, ma l’ondata reazionaria ebbe il sopravvento con la formazione di un governo che riprese il programma degli ultras.
Agitazioni radicali in Inghilterra
In Inghilterra nonostante il clima da caccia alle streghe provocato dall’antigiacobismo della classe dirigente, il movimento radicale poté promuovere una vasta agitazione per la riforma elettorale, ma le lotte politiche intrecciatesi con le agitazioni popolari, furono stroncate dalla repressione governativa; il movimento radicale fu costretto alla clandestinità.
Rivoluzioni in Spagna e Italia meridionale
In Spagna il ciclo insurrezionale fu aperto da un pronunciamento a Cadice accolto dall’esercito e dai liberali; fu rimessa in vigore la Costituzione del 1812; nonostante i contrasti tra i rivoluzionari (moderati e radicali), il governo prese provvedimenti contro i privilegi ecclesiastici e feudali. Nell’Italia meridionale la rivoluzione ebbe inizio per iniziativa di carbonari e militari murattiani; Ferninando I promise la Costituzione; ma l’eterogeneità dei gruppi dirigenti e la scarsità di forse liberali fu fattore di debolezza. La rivoluzione palermitana fu di impronta separatistica, l’unico motivo comune alle correnti insurrezionali fu l’ostilità contro il governo napoletano: le corporazioni artigiane aspiravano alla Costituzione spagnola, la nobiltà alla Costituzione oligarchica. Il governo napoletano stroncò con la forza la rivolta.
Insurrezioni nell'Italia settentrionale
Gli avvenimenti a Napoli sollecitarono i liberali dell’Italia settentrionale: l’attività cospirativa lombarda fu continuata dai Federati (unione Lombardo-Veneto e Piemonte e monarchia costituzionale moderata) ma fu repressa; i liberali piemontesi (Federati) iniziarono il moto insurrezionale ad Alessandria e si accordarono con l’ambiguo Carlo Alberto il quale, dopo l’abdicazione di Vittorio Emanuele I, concessa la Costituzione spagnola del 1812, ma fu sconfessato da Carlo felice, il quale portò la rivoluzione al definitivo fallimento chiedendo l’intervento austriaco; la repressione di Metternich abbatti anche la rivoluzione napoletana.
Rivoluzione di luglio in Francia
Con Carlo X al trono, la destra colpì le libertà costituzionali, restaurando i privilegi, clericalizzando lo Stato etc. Con una maggioranza moderata ostile alla monarchia, Carlo emanò 4 ordinanze; l’insurrezione di luglio a Parigi (le trois glorieus) vide in primo piano le masse popolari, assnse quindi una valenza di movimento di massa e fu una vittoria delle forze popolari e repubblicane; tuttavia l’egemonia dei liberal-moderati portò a una monarchia costituzionale di Luigi Filippo, ideale per la borghesia moderata. La nuova Costituzione divenne acquisita dalla rappresentanza nazionale.
Tentativi rivoluzionari nei ducati italiani
Tentativi rivoluzionari si verificarono nei ducati di Modena, Parma, nello Stato pontificio. Una Giunta liberatrice italiana costituita a Parigi di orientamento repubblicano, mantenne legami con i rivoluzionari. Una congiura che fa ducato di Modena si estese in Emilia, Toscana e Lombardia, avviò il movimento insurrezionale del 1831. Lo spirito municipalista prevaleva nonostante la consapevolezza tra i cospiratori del legame tra libertà e unità. A Bologna si formò un governo provvisorio che dichiarò deceduto il dominio temporale del papa sull’Emilia, ma l’esercito austriaco smembrò il governo rivoluzionario.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali nazioni coinvolte nei moti rivoluzionari del 1820-’23 in Europa?
- Quali furono gli obiettivi dei moti rivoluzionari in Germania?
- Come reagì il governo francese ai moti rivoluzionari?
- Quali furono le conseguenze della rivoluzione del 1830 in Francia?
- Quali furono i risultati dei tentativi rivoluzionari in Italia nel 1831?
Le principali nazioni coinvolte furono Germania, Prussia, Francia, Inghilterra, Spagna e Italia meridionale.
In Germania, gli obiettivi includevano la ricerca di libertà e sentimento nazionale, con una forte influenza delle tendenze liberali nelle università.
In Francia, il governo degli ultras adottò misure reazionarie, ma le elezioni portarono a una moderazione, permettendo all'opposizione liberale di operare legalmente.
La rivoluzione del 1830 portò a una monarchia costituzionale sotto Luigi Filippo, ideale per la borghesia moderata, con una nuova Costituzione acquisita dalla rappresentanza nazionale.
I tentativi rivoluzionari in Italia nel 1831, nonostante la formazione di un governo provvisorio a Bologna, furono repressi dall'esercito austriaco, portando al fallimento del movimento.