Concetti Chiave
- La società nei Paesi ricchi tende a promuovere valori sia collettivi, come la democrazia e la giustizia, sia individuali, come il successo personale.
- Non tutti abbracciano i valori individualistici; molti si impegnano in attività di volontariato o cercano esperienze religiose o un equilibrio con la natura.
- Nei Paesi poveri, i valori tradizionali e religiosi sono ancora influenti, con forme di integralismo presenti in varie regioni del mondo.
- L'integralismo religioso limita i diritti dei cittadini, imponendo norme comportamentali a tutti, indipendentemente dalle loro credenze.
- La discriminazione delle minoranze religiose e la reclusione delle donne in condizioni di inferiorità sono conseguenze comuni dell'integralismo.
Evoluzione dei valori sociali
L’evoluzione della società conduce a cambiamenti nei valori condivisi. La società dei Paesi ricchi è oggi una società laica, i cui valori sono in parte collettivi, cioè privilegiano la società nel suo insieme (la democrazia, la giustizia, la libertà) e in parte individuali, legati agli interessi del singolo (la ricchezza, il successo personale, la notorietà).
Non tutti però si ritrovano nei valori individualistici: molti danno importanza alla solidarietà e si dedicano a forme di volontariato, alcuni ricercano un’esperienza religiosa, sia all’interno della religione in cui sono stati educati sia aderendo a Chiese o religioni diverse come per esempio al buddhismo e altri ricercano soprattutto un contatto e un equilibrio con la natura.
Valori nei paesi poveri
In molti Paesi poveri si ritrovano spesso gli stessi valori dei Paesi sviluppati, ma i valori tradizionali, tra cui quelli religiosi, sono ancora forti e sono spesso presenti forme di integralismo: quello musulmano si è affermato in diversi Paesi arabi, quello induista in India, quello ebraico in Israele, mentre quello cristiano è presente in diversi Stati americani ed anche in Europa, dove però è un fenomeno di dimensioni ridotte.
Effetti dell'integralismo
Ovunque l’integralismo tende a limitare i diritti dei cittadini in nome di una superiore verità religiose e a imporre a tutti, credenti di qualunque fede e non credenti,le stesse norme di comportamento.
Ovunque esso porta a discriminare le minoranze religiose e quasi sempre relega la donna in una condizione di inferiorità.