Concetti Chiave
- La guerra è stata storicamente utilizzata per risolvere conflitti e affermare la supremazia tra Stati.
- Dopo la Seconda Guerra Mondiale, molti Stati hanno rifiutato la guerra come mezzo di sopraffazione grazie all'ONU.
- L'articolo 11 della Costituzione italiana ripudia la guerra come mezzo di offesa e promuove il dialogo internazionale.
- L'Italia accetta limitazioni di sovranità per garantire pace e giustizia tra le Nazioni.
- Si incoraggiano organizzazioni internazionali che favoriscono la risoluzione pacifica dei conflitti.
La guerra nella storia
La guerra è stata per millenni, fin dagli albori della storia, lo strumento con cui gli uomini hanno inteso risolvere i conflitti. La guerra è stata anche il mezzo con cui alcuni Stati (a partire da quello romano) hanno affermato la propria supremazia su altri Stati. Attraverso la guerra e le altre azioni che essa comporta (distruzioni, massacri delle popolazioni inermi, deportazioni, furti) sovrani e dittatori del passato e non solo ritengono di poter mettere a tacere "nemici" esterni e "avversari" interni.
Il ripudio della guerra
Solo dopo l'immane tragedia dell'ultimo conflitto mondiale 1939 e 1945 la maggior parte degli Stati della terra a messa a bando, anche grazie all'opera dell'organizzazione delle Nazioni Unite, la guerra come strumento di sopraffazione di uno stato su un altro.
I nostri costituenti, memory di quanto accaduto solo pochi mesi prima nel mondo proprio con la seconda guerra mondiale, e consapevoli dell'utile delle rovine che la guerra sempre provoca, intesero con l'articolo 11, enunciare il ripudio della guerra come mezzo di offesa alla libertà degli altri popoli e come strumento di risoluzione dei conflitti internazionali, affermando nel contempo la necessità che tali controversie siano risolte attraverso la trattativa è il dialogo, agevolato da organizzazioni internazionali come, appunto, l'ONU.Articolo 11 della costituzione italiana
L'articolo 11 della costituzione italiana afferma che l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.