Concetti Chiave
- La crisi economica del dopoguerra intensificò la disoccupazione e l'inflazione, colpendo duramente i ceti popolari e medi.
- Il malcontento sociale portò a un aumento degli scioperi e delle proteste tra operai e contadini, che rivendicavano migliori condizioni di vita.
- La società europea si divise tra ideologie nazionaliste autoritarie e movimenti socialisti rivoluzionari, accentuando le tensioni politiche.
- Negli Stati Uniti, l'isolazionismo si manifestò con restrizioni sull'immigrazione e la controversa introduzione del proibizionismo.
- Il proibizionismo fallì nel suo intento, alimentando il contrabbando di alcol e l'ascesa di bande criminali come quella di Al Capone.
Trasformazioni sociali ed ideologie
Indice
Crisi economica e disoccupazione
La crisi economica del dopoguerra ebbe profonde ripercussioni. La larga disoccupazione e l'elevato costo della vita colpirono principalmente i ceti popolari. Nelle fabbriche crebbero gli scontri tra operai e datore di lavoro: a partire dal 1919 gli scioperi subirono infatti una forte impennata e ben presto le proteste dei contadini presero forma di astensione dal lavoro e occupazione delle terre padronali. La crisi non risparmiò neppure i ceti medi i quali, ora venivano i propri risparmi i propri stipendi erosi dall'inflazione.
Rivendicazioni dei reduci
Il quadro sociale generale era gravato dalla questione dei reduci: gli uomini si ritrovavano ora ad occupare ruoli inferiori a quelli ricoperti durante la guerra o addirittura erano senza un'occupazione. La coscienza dei sacrifici affrontati spingeva la maggior parte dei reduci a rivendicazioni economiche e sociali. Molti soldati infatti avevano combattuto nel fango delle trincee con la speranza di ottenere come ricompensa terre da coltivare o un posto di lavoro dignitoso. La crisi post bellica fu dunque anche una crisi d'identità della società e della cultura europea.
Ideologie contrapposte
Questo stato di incertezza e instabilità ha preso due strade diverse e contrapposte: da una parte diede origine a forti spinte nazionaliste, autoritarie e antidemocratiche, dall'altra andò a rafforzare le ideologie socialiste rivoluzionarie. La reazione antisocialista della borghesia portò alla diffusione di ideologie nazionaliste che individuano nella violenza il modo per risolvere i conflitti sociali. Caratteri distintivi di queste ideologie furono l'avversione per le libertà civili e politiche e l'acceso antisemitismo. Di contro il movimento operaio conobbe una grande fase di espansione grazie alla crisi economica e sociale che ingrossò le fila dei movimenti e dei sindacati di matrice socialista.
Isolazionismo e proibizionismo negli Stati Uniti
Negli Stati Uniti l'indirizzo isolazionista si tradusse non solo in una chiusura economica ma anche politica e sociale, a partire dai provvedimenti contro l'immigrazione straniera. Gli Stati Uniti chiudevano così la loro porta, sancendo la fine di un periodo nella storia dell'emigrazione mondiale. Questi anni furono segnati anche da un provvedimento che fece scalpore: nel 1919 fu inserito un emendamento alla costituzione degli Stati Uniti con cui si proibiva la produzione e la vendita di alcool, il cosiddetto proibizionismo. Erano soprattutto i neri e gli immigrati ad essere accusati di bere eccessivamente e favorire pertanto la diffusione di pericolose forme di degradazione fisica e morale. Il provvedimento non solo non ebbe gli effetti voluti, ma anzi alimentò un traffico illegale di alcolici. Quelli furono anni ruggenti anche per le cosiddette gang, bande criminali guidati da gangster leggendari come Al Capone.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali conseguenze della crisi economica del dopoguerra sui ceti popolari e medi?
- Come reagirono i reduci della guerra alla loro situazione post-bellica?
- Quali furono le due strade ideologiche opposte che emersero dalla crisi post-bellica?
- Quali furono le conseguenze del proibizionismo negli Stati Uniti?
La crisi economica del dopoguerra causò larga disoccupazione e un elevato costo della vita, colpendo principalmente i ceti popolari e medi. Gli operai e i contadini iniziarono scioperi e occupazioni, mentre i ceti medi videro i loro risparmi erosi dall'inflazione.
I reduci, trovandosi in ruoli inferiori o senza occupazione, rivendicarono diritti economici e sociali, spinti dalla coscienza dei sacrifici affrontati durante la guerra e dalla speranza di ottenere terre o un lavoro dignitoso.
La crisi post-bellica portò a due strade ideologiche opposte: da una parte, spinte nazionaliste, autoritarie e antidemocratiche; dall'altra, un rafforzamento delle ideologie socialiste rivoluzionarie.
Il proibizionismo, che proibiva la produzione e vendita di alcool, non ebbe gli effetti desiderati e alimentò un traffico illegale di alcolici, favorendo l'ascesa di gang criminali guidate da gangster come Al Capone.