simoncino95
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Concetti Chiave

  • Nel 1866, l'Italia, guidata da Lamarmora, si allea con la Prussia contro l'Austria, rifiutando la proposta austriaca di cedere il Veneto per evitare la guerra.
  • Nonostante la superiorità numerica italiana, l'esercito subisce sconfitte a Custoza e Lissa, mentre Garibaldi vince a Bezzecca, aprendo la via verso Trento.
  • Grazie alla mediazione di Napoleone III, l'Austria cede il Veneto e Mantova all'Italia, ma il problema dello Stato Pontificio rimane irrisolto.
  • Garibaldi tenta due spedizioni per conquistare Roma, entrambe fermate, la prima dall'esercito italiano e la seconda da una spedizione francese.
  • Nel 1870, approfittando della crisi francese, l'Italia occupa Roma; l'annessione viene ratificata da un plebiscito e al papa viene concesso il Vaticano.

Indice

  1. Accordi e conflitti del 1866
  2. Garibaldi e la questione romana
  3. Morte di Mazzini e annessione di Roma

Accordi e conflitti del 1866

Nel 1866 il governo di Alfonso Lamarmora si accorda con il governo prussiano per una guerra contro l'Austria. Per evitare i due fronti l'Austria propone di concedere il Veneto purché l'Italia si ritiri dall'Alleanza ma il governo italiano rifiuta la proposta. L'Italia schiera un esercito di 20.000 soldati più un corpo di volontari comandati da Garibaldi di fronte a un esercito austriaco inferiore di numero. Nonostante questo la guerra viene condotta male e l'esercito viene sconfitto a Custoza e la flotta a Lissa.

Garibaldi e la questione romana

Solo Garibaldi riesce a vincere con il suo esercito di volontari a Bezzecca aprendosi la strada verso Trento. L'Austria cede il Veneto e Mantova all'Italia sotto la mediazione di Napoleone III. Rimane il problema dello Stato Pontificio e la Destra non vuole compiere azioni di forza per scatenare le reazioni delle grandi potenze correndo il rischio di mettere in pericolo lo Stato italiano. Garibaldi organizza una spedizione per marciare su Roma del tutto illegale e infatti l'esercito italiano cerca di fermare Garibaldi ad Aspromonte con uno scontro a fuoco. Il secondo tentativo viene bloccato a Mentana da una spedizione francese.

Morte di Mazzini e annessione di Roma

Nel 1872 muore Giuseppe Mazzini e il governo italiano non si pone nemmeno il problema di pronunciare una parola in suo onore.

La reazione del pontefice è durissima, perché lancia una Scomunica Maggiore a coloro che hanno usurpato le terre che appartenevano allo Stato Pontificio. Lo Stato Italiano approfitta di una crisi che sta coinvolgendo la Francia e entra con l'esercito nello Stato Pontificio e occupa Roma e al pontefice viene riconosciuta una piccola area di Roma (Vaticano).

Nel 1870 l'annessione di Roma e del Lazio è sancita da un plebiscito.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono gli esiti della guerra del 1866 tra Italia e Austria?
  2. Nonostante l'accordo con la Prussia e un esercito numericamente superiore, l'Italia subì sconfitte a Custoza e Lissa, ma ottenne comunque il Veneto e Mantova grazie alla mediazione di Napoleone III.

  3. Come si sviluppò la questione romana dopo la guerra del 1866?
  4. Garibaldi tentò di marciare su Roma con spedizioni illegali, ma fu fermato dall'esercito italiano e da una spedizione francese. La questione rimase irrisolta fino all'annessione di Roma nel 1870.

  5. Quali furono le conseguenze della morte di Giuseppe Mazzini nel 1872?
  6. La morte di Mazzini non fu ufficialmente riconosciuta dal governo italiano, mentre il pontefice reagì duramente con una scomunica maggiore contro l'annessione delle terre dello Stato Pontificio.

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