Concetti Chiave
- Le foibe sono cavità naturali nel Carso, usate storicamente come discariche e durante la Seconda Guerra Mondiale per gettare cadaveri.
- Nel settembre e ottobre 1943, le foibe istriane furono teatro di eccidi, con la popolazione italiana colpita dall'esercito jugoslavo.
- In Istria, le tensioni etniche e sociali esplosero in violenze contro la borghesia italiana, considerate nemici del popolo.
- Le foibe triestine videro una purga nel maggio 1945, con l'eliminazione del quadro dirigente italiano da parte dell'esercito jugoslavo.
- Gli eventi delle foibe evidenziano conflitti di vendetta e rivalità etniche, con una lunga storia di cicli di vittima e carnefice.
Indice
Le foibe e il loro utilizzo
Le foibe sono cavità, doline carsiche larghe e profonde di cui l'Istria e la zona carsolina sopra Trieste sono molto ricche. In passato venivano usate come discariche anche per gettare cadaveri, per esempio nelle faide contadine, mentre ora diventano sinonimo di tutti i modi con cui l'esercito jugoslavo colpì la popolazione italiana.
Crimini e vendette post-armistizio
Il settembre e ottobre 1943, in coincidenza con l'armistizio, vennero utilizzate le foibe istriane. Nel maggio del 1945, invece, gli jugoslavi arrivano in città e inizia una nuova stagione di crimini contro la dirigenza italiana, una punizione terribile per gli sconfitti. Le vittime furono per la massima parte italiane, uccise a causa di vendette, ribellioni sociali, antagonismi etnici e politici. Le foibe ci insegnano che quando si denazionalizza un popolo, esso diventa violento, rabbioso e rancoroso. Non esiste, infatti, un popolo assassino di per sé, esiste solo un progressivo ciclo di vittima-carnefice che si è susseguito nella storia.
In Istria, in cui il fenomeno fu più limitato territorialmente, ebbe inizio l'eccidio con il collasso italiano in seguito all'armistizio. A Trieste, invece, è concentrato sulle alture di Trieste ed ebbe inizio con l'occupazione della città giuliana da parte degli jugoslavi.
Anarchia e autogoverni in Istria
Nelle foibe istriane si assiste ad una forte anarchia dopo l'8 settembre e all'instaurazione di autogoverni post-fascisti o antifascisti a guida italiana in molti comuni. Con il sopraggiungere dei tedeschi e degli jugoslavi, l'AVNOJ (Comitato di liberazione nazionale jugoslavo) dichiara l'Istria annessa alla futura Slovenia (16 settembre) e Croazia (20 settembre).
Conflitti sociali ed etnici
Si solleva, in Istria, una parte contadina contro la borghesia e la città (jacquerie contadina).La campagna, a maggioranza slava, infatti, era in contrapposizione con la borghesia cittadina, a maggioranza italiana. Le vendette personali, l'odio etnico e sociale e i ricordi dell'epoca squadrista scatenano gli operai nel massacro del 1943. Le vittime sono considerate veri e propri nemici del popolo, perché compromesse con il fascismo e perché appartenenti al ceto borghese. La presenza degli italiani tra gli aguzzini dimostra il carattere più politico sociale che etnico. Lo scopo era quello di eliminare il numero più alto possibile di italiani dall'Istria per poterla annettere alla Slovenia e alla Croazia.
Purga e occupazione jugoslava
Dopo una prima, breve purga del settembre del 1943, si assiste all'ingresso dell'esercito jugoslavo a Trieste nel maggio del 1945, che inizia ad eliminare il quadro dirigente italiano. Non si eliminano, quindi, solo gli italiani in quanto tali, bensì si eliminano quelli appartenenti al quadro dirigente, indipendentemente dalla loro posizione politica. Si tratta, infatti, di una volontà della Jugoslavia socialista, che vuole eliminare l'intero apparato militare e politico italiano. Nelle violenze del 1943, interrotte dai tedeschi, si parla di circa 500/700 vittime e qualche centinaia di corpi rinvenuti, mentre nella vicenda triestina si contano circa 12.000/15.000 vittime.
Domande da interrogazione
- Cosa sono le foibe e come sono state utilizzate storicamente?
- Quali eventi hanno caratterizzato l'uso delle foibe istriane nel 1943?
- Qual è stato l'obiettivo principale delle violenze nelle foibe triestine nel 1945?
- Qual è la differenza tra le violenze del 1943 e quelle del 1945 nelle foibe triestine?
Le foibe sono cavità carsiche profonde, usate storicamente come discariche e, durante la Seconda Guerra Mondiale, per gettare cadaveri, specialmente da parte dell'esercito jugoslavo contro la popolazione italiana.
Nel 1943, con l'armistizio, le foibe istriane furono teatro di eccidi dovuti a vendette personali, odio etnico e sociale, e ribellioni contadine contro la borghesia italiana.
L'obiettivo principale era eliminare il quadro dirigente italiano, indipendentemente dalla posizione politica, come parte della volontà della Jugoslavia socialista di eliminare l'apparato militare e politico italiano.
Le violenze del 1943 furono interrotte dai tedeschi e causarono circa 500/700 vittime, mentre nel 1945, con l'ingresso dell'esercito jugoslavo, si contarono circa 12.000/15.000 vittime, mirate principalmente al quadro dirigente italiano.