Concetti Chiave
- Il Consiglio ha il diritto di nominare ministri e segretari di Stato, ma deve rispondere alle Cortes per le loro azioni.
- La Commissione per la Costituzione si è riunita il 2 marzo 1811, con Diego Torrero come presidente, e ha concluso il suo lavoro il 25 agosto.
- Il progetto di costituzione è stato presentato alle Cortes senza modifiche sostanziali, nonostante le difficoltà politiche e sociali.
- Il Consiglio di Reggenza costituzionale ha il compito di pubblicare leggi, vigilare sui tribunali, e gestire nomine civili e militari.
- Esistono tensioni tra il Consiglio di Reggenza e le Cortes, che si considerano gli unici interpreti della sovranità nazionale.
Il ruolo del consiglio
Il Consiglio ha certo il diritto di nominarsi i ministri, i Secretarios de Estado, ma deve rispondere alle Cortes per la loro attività. Le sue competenze, molto importanti, vengono fissate: provvedere a tutti gli impieghi civili; tutti i doveri e diritti che vengono dal patronato regio; nomine del clero, impieghi civili e militari; guidare la resistenza militare contro i francesi.
L’attività doveva sempre essere riportata, motivata e sottoposta alle Cortes. Non si tratta di poteri di governo o politici, ma sicuramente di grande responsabilità. Il complesso rapporto tra legislativo ed esecutivo, in questo contesto di invasione straniera, è pero destinato ad indebolire entrambi.La commissione per la costituzione
Si decide molto presto di insediare una Commissione per la Costituzione, che però si riunirà relativamente tardi, cioè il 2 marzo 1811. La sua presidenza viene attribuita a colui che fino a quel momento era stato Presidente delle Cortes, Diego Torrero, intellettuale ecclesiastico. Sarà colui che chiederà l’abolizione dell’Inquisizione, lotterà per la libertà di stampa e, al ritorno di Ferdinando VII verrà rinchiuso, fino alla caduta del Re. Il lavoro di questa commissione si conclude il 25 agosto. Il progetto presentato alle Cortes non verrà modificato sostanzialmente. Il lavoro procede tra mille difficoltà, tra voci di congiure, il trasferimento della prigionia del re a Valencay. In ogni caso, la Carta viene scritta nell’assoluto rispetto della sua figura, come se potesse tornare da un momento all’altro e prendere il posto riservatogli dalla stessa. Posto che certamente stava molto stretto ad un monarca come Ferdinando VII, abituato a tradizione assolutistica.
Regolamenti e poteri esecutivi
Si produco diversi regolamenti per regolare il potere esecutivo, la sfera di azione del Consiglio di Reggenza. Se ne hanno quattro, gli ultimi due il 26 gennaio 1812 e 8 aprile 1813. Nel mentre la Costituzione è stata varata, e viene formato un Consiglio di Reggenza costituzionale, scelto dalle Cortes, e può pubblicarne leggi e decreti, nonché firmare e archiviare i documenti che necessiterebbero la firma del re. Spedisce poi i decreti e regolamenti alle autorità amministrative, vigila sui tribunali, firma trattati di pace e di commercio, nomina magistrati e altri impegni civili e militari, permette la fabbricazione di moneta e riscuote le imposte, nomina i ministri. Ma anche con questa Reggenza ci sono enormi problemi, con le Cortes che si proclamavano unici interpreti della sovranità nazionale.
Domande da interrogazione
- Quali erano le competenze del Consiglio di Reggenza secondo il testo?
- Chi era il presidente della Commissione per la Costituzione e quali erano le sue posizioni?
- Quali erano le difficoltà affrontate durante la stesura della Costituzione?
Il Consiglio di Reggenza aveva competenze importanti come provvedere agli impieghi civili, guidare la resistenza militare contro i francesi, e rispondere alle Cortes per la loro attività.
Diego Torrero era il presidente della Commissione per la Costituzione, noto per chiedere l'abolizione dell'Inquisizione e lottare per la libertà di stampa.
La stesura della Costituzione affrontò difficoltà come voci di congiure e il trasferimento della prigionia del re, ma fu scritta rispettando la figura del re Ferdinando VII.