Concetti Chiave
- Dopo l'unificazione italiana, meno del 10% della popolazione parla italiano, con il resto che utilizza vari dialetti.
- In campo economico-sociale, il Nord è caratterizzato da un'agricoltura capitalistica, mentre il Centro e il Sud vedono la presenza di mezzadria e latifondi.
- Lo Stato Unitario è una monarchia costituzionale con un Parlamento inizialmente elitario, riservando il voto a solo il 2% della popolazione.
- Le politiche doganali liberiste mettono in crisi le industrie italiane, ma il paese investe in infrastrutture come ferrovie e porti.
- Le rigide misure fiscali, necessarie per il bilancio dello Stato, causano malcontento e tumulti, mentre la Sinistra liberale cerca di ampliare il corpo elettorale.
Indice
- Differenze linguistiche e sociali post-unificazione
- Economia agricola e sociale del Nord
- Mezzadria e latifondi nel Centro-Sud
- Brigantaggio e repressione nel Meridione
- Monarchia costituzionale e Destra storica
- Politica economica e infrastrutture
- Misure fiscali e malcontento popolare
- Sinistra liberale e visione politica
Differenze linguistiche e sociali post-unificazione
Dopo l'unificazione, in Italia si riscontra che meno del 10% della popolazione parla italiano mentre l'altra parte parla altri dialetti.
Anche in campo economico sociale si riscontrano delle differenze territoriali.
Economia agricola e sociale del Nord
Al Nord nella valle padana l'agricoltura è organizzata intorno ad aziende capitalistiche che impiegano forza lavoro e utilizzano tecniche piuttosto efficienti. Al confine delle Alpi per esempio è molto diffusa la produzione di tessuti di seta, cotone e lana.
Mezzadria e latifondi nel Centro-Sud
L'Italia centrale è caratterizzata dalla divisione delle terre in poderi sui quali vige la mezzadria, un contratto con il quale il proprietario cede un fondo ad un contadino che si impegna a lavorarlo e a dividere i prodotti della terra con il proprietario, il quale può venderli o destinarli all'autoconsumo. Il contadino invece deve utilizzarlo per l'autoconsumo e lasciarne una parte per le coltivazioni future.
Brigantaggio e repressione nel Meridione
Nel Meridione vi è la diffusione dei latifondi, grandi proprietà terriere coltivate prevalentemente a grano. Si sviluppano poi le colture di vite e ulivo. Nel meridione scoppia poi un movimento di brigantaggio, a difesa dei diritti dei Borbone e del Pontefice, che viene represso da 40000 soldati e da una legge che ammetteva l'attuazione di misure eccezionali.
Monarchia costituzionale e Destra storica
Lo Stato Unitario è una monarchia costituzionale, dotato di un Parlamento che si riunisce per la prima volta a Torino nel 1861.
Cavour muore e il processo di costruzione degli assetti normativi e istituzionali è affidato alla Destra storica che ha una visione elitaria della politica e della società, cioè riservata ai pochi ricchi e colti.
Ne deriva che la legge elettorale riservi il voto al solo 2% della popolazione del Regno d'Italia. Sono favorevoli all'accentramento amministrativo e ritengono che le decisioni debbano essere prese da organi centrali, mentre gli enti locali devono amministrare sotto il controllo di funzionari statali(prefetto)
Politica economica e infrastrutture
Anche i governi di destra varano una politica doganale liberista che vuole incoraggiare l'importazione di macchinari e utensili avanzati però in questo modo le produzioni industriali italiane vengono messe in crisi dalla concorrenza estera.
Viene costruita una rete ferroviaria su tutto il territorio nazionale, vengono ampliate strade e porti, vengono organizzate le amministrazioni locali in provincie e comuni, viene riorganizzato l'esercito e viene aggiornato il catasto.
Misure fiscali e malcontento popolare
Tutto questo comporta un grande sforzo finanziario, reso più difficile dal fatto che il nuovo Stato si è accollato i debiti degli stati prima dell'unificazione. Cosi vengono applicate misure fiscali piuttosto rigide come: imposta di ricchezza mobile che riguarda i redditi di attività lavorative; un'imposta fondiaria che riguarda il valore della proprietà terriere basate sul catasto; imposte indirette che colpiscono i consumi come la tassa sul macinato(farina) che fa aumentare il prezzo del pane e si provoca il malcontento nelle campagne e scoppiano tumulti repressi con l'intervento dell'esercito.
Sinistra liberale e visione politica
La Destra storica riesce comunque a ottenere il pareggio di bilancio. La Sinistra liberale si distingue dalla Destra per una visione diversa dello spazio politico. E' formata da ex garibaldini, ex repubblicani ed ex mazziniani che hanno messo da parte le loro convinzioni giovanili e si sono fatti eleggere. Essi credono che si debba ampliare il corpo elettorale e potenziare il sistema scolastico.
Domande da interrogazione
- Qual era la situazione linguistica in Italia dopo l'unificazione?
- Come era organizzata l'agricoltura nelle diverse regioni italiane?
- Quali erano le caratteristiche del sistema politico dello Stato Unitario?
- Quali misure economiche furono adottate dai governi di destra?
- Quali differenze esistevano tra la Destra storica e la Sinistra liberale?
Dopo l'unificazione, meno del 10% della popolazione parlava italiano, mentre la maggior parte parlava altri dialetti.
Al Nord, l'agricoltura era organizzata in aziende capitalistiche; al Centro, prevaleva la mezzadria; al Sud, vi erano latifondi coltivati principalmente a grano.
Lo Stato Unitario era una monarchia costituzionale con un Parlamento, e la Destra storica, con una visione elitaria, riservava il voto al solo 2% della popolazione.
I governi di destra adottarono una politica doganale liberista, costruirono una rete ferroviaria e applicarono misure fiscali rigide per affrontare il debito.
La Destra storica aveva una visione elitaria e centralista, mentre la Sinistra liberale voleva ampliare il corpo elettorale e potenziare il sistema scolastico.