Anna Rainoldi
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Concetti Chiave

  • I Lager nazisti includevano campi di lavoro, smistamento, prigionia, detenzione per prigionieri di guerra e concentramento.
  • Inizialmente destinati a oppositori politici e gruppi marginali, dal 1938 i Lager ospitarono anche ebrei e dal 1941 divennero campi di sterminio.
  • Le condizioni di vita nei Lager erano terribili, caratterizzate da malnutrizione, freddo, ritmi di lavoro estenuanti e malattie.
  • Le guardie erano addestrate alla crudeltà e supportate da Sonderkommando, gruppi speciali di ebrei obbligati a gestire le attività del campo.
  • Oltre ai 23 Lager principali, furono costruiti migliaia di sottocampi, ghetti e campi di lavoro forzato, con almeno 10.000 campi in tutta Europa.

Indice

  1. Tipi di campi nazisti
  2. Condizioni di vita nei Lager
  3. Espansione dei campi e ghetti

Tipi di campi nazisti

I nazisti costruirono diversi tipi di Lager (in tedesco= campo): campi di lavoro, smistamento, prigionia, detenzione per prigionieri di guerra, concentramento. In una prima fase, i campi erano destinati agli oppositori politici e agli altri indesiderati come vagabondi, zingari, omosessuali, testimoni di Geova. Dal 1936 furono costruiti Lager più grandi, impiegando i prigionieri come manodopera, a costo zero per l'industria militare.

Dal 1938 iniziarono ad essere rinchiusi lì anche gli Ebrei e dal 1941 iniziarono ad essere utilizzati i primi veri e propri campi si sterminio.

Condizioni di vita nei Lager

Le condizioni di vita dei Lager erano spaventose per la malnutrizione, il freddo, i ritmi di lavoro massacranti, le malattie. Anche nei "ghetti", sorti a Varsavia e in altre città dell'Europa orientale, dominavano la fame e la miseria. Le guardie, addestrate a sfruttare i reclusi fino alla loro morte, erano premiate per la loro efferatezza e affiancate da un Sonderkommando, gruppi speciali di Ebrei, adibiti con lo scopo di far funzionare il campo.

Espansione dei campi e ghetti

Oltre ai 23 Lager principali, i nazisti costruirono migliaia di sottocampi di ogni genere, 500 ghetti forzati e 900 campi di lavoro forzato. Complessivamente i campi furono almeno 10000 in tutta l'Europa e, alla fine della Guerra, vi erano recluse 714000 persone.

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