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Concetti Chiave

  • Nel periodo mancese, gli stranieri potevano commerciare con l'impero Qing solo attraverso il sistema di Canton, con eccezioni per i Russi.
  • Gli inglesi, rappresentati dalla Compagnia delle Indie Orientali, erano tra i principali commercianti europei, insieme a portoghesi e olandesi.
  • Il sistema di Canton limitava il commercio a un solo porto, dove i mercanti inglesi dovevano depositare merci e non potevano negoziare tariffe.
  • I mercanti stranieri erano tenuti a operare tramite il Cohong, una corporazione che monopolizzava il commercio e imponeva condizioni sfavorevoli.
  • La Compagnia delle Indie Orientali sfruttava la giurisprudenza occidentale per aggirare le restrizioni cinesi, creando tensioni con le autorità locali.

Indice

  1. Commercio con l'impero Qing
  2. Espansione dei commerci europei
  3. Ruolo della Compagnia delle Indie
  4. Sistema di Canton e restrizioni
  5. Monopolio del Cohong e abusi

Commercio con l'impero Qing

In epoca mancese gli stranieri potevano commerciare con l’impero Qing, eccetto i Russi che avevano dei trattati specifici e quindi potevano commerciare tranquillamente dal nord recandosi a Pechino o nelle zone di frontiera.

Espansione dei commerci europei

I paesi “marittimi” (quelli che venivano via mare) come l’Indonesia, l’India o anche il Giappone si trovano ad essere affiancati dai paesi europei; in particolare, i portoghesi, che sono stati i primi ad arrivare in Cina nel 1517 in maniera molto sfortunata per poi stabilirsi a Macao, e gli olandesi, che avevano la loro base a Java (nella capitale Batavia, l’odierna Jakarta) e a Taiwan, strappata ai portoghesi, da cui furono cacciati da Zheng Chengong. Agli olandesi e ai portoghesi si sostituisce l’Inghilterra, a cui si aggiungerà la Francia e poi anche gli Stati Uniti. Queste sono le ondate successive più aggressive di commercianti europei.

Ruolo della Compagnia delle Indie

Questi commercianti inglesi non sono rappresentanti della corona britannica ma della Compagnia delle Indie orientali, cioè una compagnia privata autorizzata dal sovrano inglese che si occupa di gestire questi commerci redditizi. Il nome “indie orientali” ricorda molto l’antichità e la confusione di Colombo che cercava le Indie, però rimane questa idea poco precisa nonostante tutto quello che era accaduto nel frattempo.

Questo rapporto tra la Compagnia delle Indie e il governo inglese in questi anni fa si che questi ultimi possano giocare su delle azioni non corrette e su attacchi militari, però fatti dalla Compagnia della Indie. Questa triangolazione offre agli occhi della giurisprudenza occidentale uno spazio di manovra molto utile; inoltre si può vedere il conflitto con le procedure e i valori comportamentali cinesi o in questo caso anche mancesi.

Sistema di Canton e restrizioni

La Compagnia della Indie non accettava il sistema di Canton, la procedura secondo cui le navi inglesi arrivavano a Canton, unico porto dove gli era concesso di attraccare. Qui c’erano dei grandi magazzini dove dovevano lasciare le loro eventuali merci e dovevano presentare un documento in cui richiedevano alcune quantità di prodotti. In particolare le spezie erano molto richieste, anche se in Cina non erano tanto le spezie ad essere vendute quanto il , la seta e la porcellana. Questi rappresentano i tre articoli principali, ma naturalmente ci sono tanti altri articoli come oggetti di artigianato o di lusso. I mercanti non potevano entrare in città, dovevano restare nel porto. Avevano all’interno di questi magazzini degli alloggi dove potevano soggiornare scendendo dalle loro navi, ma non avevano il permesso di uscire dai confini del porto.

Monopolio del Cohong e abusi

Per loro era un sistema per nulla soddisfacente perché erano costretti a sottostare a delle specifiche quantità e tariffe in relazione alle merci che acquistavano e che in maniera molto minore vendevano. Inoltre, queste tariffe non potevano essere negoziate come nel libero mercato: loro erano costretti a queste quote stabilite dallo stato, in particolare dai mercanti che facevano parte di una corporazione molto ristretta, il Cohong ( 公行 gōngháng). Essi erano gli unici mercanti ad avere la licenza per commerciare con gli stranieri. Questi approfittavano della loro esclusiva per compiere delle azioni illecite, ad esempio stabilivano un prezzo molto basso e poi ricavavano una cresta rispetto al produttore, oppure ricevevano i soldi per le merci cinesi ma poi non procuravano le merci secondo i termini stabiliti e facevano ritardare la partenza della navi. Compivano quindi tutta una serie di piccoli errori a loro vantaggio perché sapevano che i mercanti stranieri erano costretti ad accettare non avendo nessun'altra possibilità.

Domande da interrogazione

  1. Qual era il ruolo della Compagnia delle Indie orientali nel commercio con l'impero Qing?
  2. La Compagnia delle Indie orientali, una compagnia privata autorizzata dal sovrano inglese, gestiva i commerci con l'impero Qing, operando in modo indipendente dalla corona britannica e sfruttando la giurisprudenza occidentale per manovre commerciali e militari.

  3. Perché il sistema di Canton era insoddisfacente per i mercanti inglesi?
  4. Il sistema di Canton era insoddisfacente perché imponeva specifiche quantità e tariffe sulle merci, non negoziabili, e limitava i mercanti al porto senza possibilità di entrare in città, costringendoli a sottostare alle condizioni imposte dal Cohong.

  5. Quali erano i principali articoli di commercio richiesti dai mercanti stranieri in Cina?
  6. I principali articoli di commercio richiesti erano il tè, la seta e la porcellana, sebbene ci fossero anche altri articoli come oggetti di artigianato o di lusso.

  7. Chi erano i Cohong e quale ruolo avevano nel sistema di Canton?
  8. I Cohong erano una corporazione ristretta di mercanti cinesi con licenza esclusiva per commerciare con gli stranieri, e spesso approfittavano della loro posizione per compiere azioni illecite a scapito dei mercanti stranieri.

  9. Come influenzava il sistema di Canton le relazioni tra i mercanti stranieri e l'impero Qing?
  10. Il sistema di Canton creava tensioni poiché i mercanti stranieri erano costretti ad accettare condizioni commerciali sfavorevoli e non negoziabili, limitando la loro libertà di commercio e causando insoddisfazione e conflitti con le autorità cinesi.

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