Concetti Chiave
- La seconda rivoluzione industriale, tra il 1850 e il 1905, vide un'espansione tecnologica e organizzativa che portò a nuove fonti energetiche come il petrolio e l'elettricità.
- L'innovazione portò alla concentrazione delle imprese, creando monopoli capaci di controllare interi settori industriali.
- Il mondo della finanza si trasformò con la nascita di grandi banche che divennero cruciali per il finanziamento delle industrie.
- La classe operaia si espanse, distinguendosi tra lavoratori generici e specializzati, mentre si formò una nuova classe media urbana legata al settore terziario.
- Il proletariato industriale sviluppò sindacati e organizzazioni politiche, influenzando la legislazione sociale e partecipando attivamente alla politica.
Indice
La seconda rivoluzione industriale
Nella seconda metà dell'800 l'Europa e il mondo furono interessati da quella che gli storici chiamano seconda rivoluzione industriale. In una prima fase che va dal 1850 al 1870 lo sviluppo interessò la tecnologia, l'organizzazione della finanza e delle banche e il potenziamento delle varie infrastrutture e delle varie vie di comunicazione.
Crescita industriale e monopoli
In una seconda fase che va dal 1870 al 1905 si assistette a una crescita senza precedenti della produzione industriale, grazie anche alla scoperta e all'utilizzo di nuove fonti energetiche come petrolio ed elettricità. L'innovazione tecnologica e organizzativa comportò una progressiva concentrazione di imprese: solo quelle che disponevano di maggiori possibilità di investimento riuscivano a sopravvivere. Nacquero così i monopoli,che detenevano il controllo su un prodotto o un settore. Anche nel mondo della finanza sorsero grandi banche che assunsero un ruolo sempre più importante come finanziatrici delle industrie.
Trasformazioni sociali e sindacati
Anche la struttura sociale fu interessata dalle profonde trasformazioni di quegli anni. La classe operaia, nuova protagonista dell'industrializzazione, si ingrossò e al suo interno divenne evidente la distinzione tra lavoratori generici, che costituivano la maggioranza, e gli specializzati. Nacque inoltre un ceto medio, anch'esso soprattutto urbano. Questa nuova "media" e "piccola" borghesia fu costituita in particolare da impiegati nel nuovo settore terziario. Il proletariato industriale creò progressivamente delle forme associative che presto assunsero la forma di sindacati e organizzazioni politiche. Le prime conquiste furono l'acquisizione del diritto di sciopero e la realizzazione di una legislazione sociale. Il movimento socialista intraprese da prima la via di un'organizzazione che facesse da unico punto di riferimento; in seguito nei vari Stati si rafforzarono le organizzazioni nazionali, che cominciarono a partecipare alla vita politica del proprio paese.
Il ruolo della Chiesa cattolica
Sulla questione sociale intervenne anche la Chiesa cattolica. Sostenendo il diritto dei lavoratori a un salario giusto e il dovere dei proprietari a un uso sociale della ricchezza, essa si contrapponeva sia al socialismo sia all' individualismo egoistico del liberalismo.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali innovazioni della seconda rivoluzione industriale?
- Come cambiò la struttura sociale durante la seconda rivoluzione industriale?
- Quale fu il ruolo della Chiesa cattolica nella questione sociale?
La seconda rivoluzione industriale vide lo sviluppo della tecnologia, l'organizzazione della finanza e delle banche, e il potenziamento delle infrastrutture e vie di comunicazione. Inoltre, ci fu una crescita della produzione industriale grazie a nuove fonti energetiche come petrolio ed elettricità.
La struttura sociale subì profonde trasformazioni con l'ingrossamento della classe operaia e la nascita di un ceto medio urbano. Si evidenziò la distinzione tra lavoratori generici e specializzati, e il proletariato industriale iniziò a formare sindacati e organizzazioni politiche.
La Chiesa cattolica intervenne sostenendo il diritto dei lavoratori a un salario giusto e il dovere dei proprietari a un uso sociale della ricchezza, contrapponendosi sia al socialismo sia all'individualismo egoistico del liberalismo.