Concetti Chiave
- La seconda rivoluzione industriale portò a una maggiore produzione e ampliamento della rete commerciale, ma causò anche la Grande depressione tra il 1873 e il 1896.
- L'ingresso di prodotti esteri più economici nel mercato europeo danneggiò artigiani e contadini locali, impoverendo l'economia interna.
- La sovrapproduzione industriale provocò fallimenti aziendali e disoccupazione, influenzando negativamente la situazione sociale e politica.
- La crisi favorì la concentrazione industriale, con grandi industrie che assorbirono quelle più piccole, dando vita a trust e monopoli.
- I trust e i carrelli modificarono il mercato, permettendo alle industrie di dominare i prezzi e creare monopoli in vari settori.
Indice
Conseguenze della seconda rivoluzione industriale
La seconda rivoluzione industriale ebbe conseguenze sia positive che negative: da un lato aumentò la produzione e fu allargata la rete commerciale, dall’altro fra il 1873 e il 1896 vi fu una crisi: la Grande depressione dovuta sia a motivi legati al campo agricolo che all’industria:
• lo sviluppo dei commerci ha permesso ai manufatti e agli ortaggi stranieri di entrare nel mercato europeo. Questi prodotti, di minor costo rispetto a quelli locali, avvantaggiarono il consumatore ma portarono alla rovina di artigiani e di contadini e in generale alla rovina dell’economia interna.
Crisi economica e sovrapproduzione
• A livello industriale si verificò la così detta sovrapproduzione: dei prodotti rimasero invenduti andando col tempo a causare il fallimento delle aziende e quindi la disoccupazione. Questi fenomeni ebbero importanti conseguenze sociali: i lavoratori si impoverirono e quindi comprarono meno beni, nacquero dei movimenti di rivolta e si cercò di intervenire da un punto di vista politico per esempio con il protezionismo in modo da tutelare il mercato interno.
Concentrazione industriale e monopoli
Come già affermato, con la crisi di sovrapproduzione fallirono aziende deboli. Questo processo favorì quindi le grandi industrie che assorbirono quelle più piccole dando vita alla concentrazione delle industrie (se, per esempio, le quattro principali imprese di un settore realizzano il 90% delle vendite, si suol dire che il mercato è altamente concentrato). Nacquero così i trust: fusioni di industrie, che possono essere:
• orizzontali: se una grossa industria compra industrie minori che si occupano delle stesso settore. In questo modo, tale industria avrà il monopolio in quel settore;
• verticali: si uniscono tutte le industrie necessarie al processo produttivo di un determinato prodotto. Ad esempio, se il prodotto è una macchina si possono unire l’industria che produce telai, quella che produce le gomme, etc. La concentrazione industriale è stata alimentata anche dal carrello: aziende di uno stesso settore si accordano, senza unirsi, su vari ambiti. Ad esempio sul prezzo minimo che devono avere determinati prodotti che vendono. Sia i trust, che i carrelli, formarono dei monopoli perché queste nuove aziende alterarono il mercato a loro piacimento e possono imporre i loro prezzi dato che sono praticamente le uniche industrie di un determinato settore.
Domande da interrogazione
- Quali furono le conseguenze economiche della seconda rivoluzione industriale?
- Come influì la sovrapproduzione sull'industria durante la seconda rivoluzione industriale?
- Che cosa sono i trust e come influenzarono il mercato?
La seconda rivoluzione industriale portò a un aumento della produzione e all'espansione della rete commerciale, ma causò anche una crisi economica tra il 1873 e il 1896, nota come Grande depressione, che colpì sia l'agricoltura che l'industria.
La sovrapproduzione portò a prodotti invenduti, causando il fallimento delle aziende e la disoccupazione. Questo fenomeno favorì le grandi industrie che assorbirono quelle più piccole, portando alla concentrazione industriale e alla nascita dei trust.
I trust sono fusioni di industrie che possono essere orizzontali o verticali, creando monopoli che alterano il mercato imponendo i loro prezzi, essendo praticamente le uniche industrie in un determinato settore.