Le dieci scienziate donne che hanno cambiato la storia della scienza

In questo appunto vengono descritte dieci scienziate donne da ricordare per quello che hanno fatto nel corso della storia. Ecco quali sono: Elena Lucrezia Cornaro Psicopia, Marya Sibylla Merian, Laura Bassi, Caroline Lucretia Herschel, Elizabeth Garrett- Anderson, Marie Curie, Helen Taussig, Barbara McClintock, Maria Goeppert Mayer, Rachel Carson. Si descrivono le loro imprese le loro scoperte.

Piccola introduzione

Da sempre nel mondo della scienza, ma anche in quello del lavoro in generale, siamo abituati a porre molta più attenzione alle scoperte degli scienziati uomini invece che quelle delle donne. Era come se questo mondo appartenesse solo al genere maschile. Ma dopo anni di rivoluzioni, restrizioni e difficoltà, anche le donne e anche le scienziate donne sono riuscite a ritagliarsi un proprio spazio nella scienza.

Elenco delle 10 scienziate da ricordare

Ecco quali sono gli esempi di scienziate donne. Le scienziate che più hanno contribuito nel mondo della scienza sono:

1. Elena Lucrezia Cornaro Psicopia.
2. Marya Sibylla Merian.
3. Laura Bassi.
4. Caroline Lucretia Herschel.
5. Elizabeth Garrett-Anderson.
6. Marie Curie.
7. Helen Taussig.
8. Barbara McClintock.
9. Maria Goeppert Mayer.
10. Rachel Carson.

Elena Lucrezia Cornaro Psicopia

Ecco la prima delle scienziate donne da ricordare: Elena Lucrezia Cornaro Psicopia è stata la prima donna ad essersi laureata al mondo avendo ottenuto la laurea in filosofia all’Università di Padova nel 1678.
Era figlia naturale di un nobile e di una popolana, Giovanni Battista Cornaro e Zanetta Boni. In giovane età si appassionò agli studi e, seguita dal padre, imparò lo spagnolo, il francese, l’arabo e l’aramaico.
Inoltre, essendo una donna erudita, approfondì la sua conoscenza sulla cultura musicale, sull’eloquenza, la filosofia e la dialettica. La giovane, all’età di diciannove anni, aderì alla regola benedettina, secondo la quale ci si legava ad un ordine religioso senza dover vivere in un monastero.
Dopo essersi laureata in filosofia, grazie all’aiuto del padre che convinse il cardinale Gregorio Barbarigo ad accettare questa sua richiesta, si recò a Padova ad insegnare matematica. Elena Lucrezia Cornaro Psicopia morì all’età di 38 anni, ma grazie a lei si estinse per sempre un tabù che impediva alle donne di potersi laureare.

Maria Sibylla Merian

Maria Sibylla Merian non era una ragazza come le altre ma, come ci è stato riportato, era una giovane molto cocciuta. Grazie a lei, il mondo si è arricchito in due specifici campi: in quello della pittura e in quello della natura.
Infatti, la giovane donna seppe associare queste due arti in una sola. Grazie alle sue opere, si è potuto capire per la prima volta, dopo una sua attenta osservazione degli insetti ed una rappresentazione grafica di ciò, come avveniva la metamorfosi delle farfalle o la crescita delle piante e le varie trasformazione degli animali nel corso della loro vita.

Laura Bassi

Tra le scienziate donne, la figura di Laura Bassi è molto importante per le innumerevoli cose fatte. Laura fu la seconda donna laureata in Italia e fu anche la prima ad ottenere una cattedra in un liceo, insegnava fisica sperimentale (di stampo newtoniano). La giovane riuscì a costruirsi da sola una notevole carriera. Infatti, le sue ricerche nel campo della fisica newtoniana e nella chimica erano moderne.

Caroline Lucretia Herschel

Caroline Lucretia Herschel fu la prima astronoma donna ad essere ammessa alla Royal Astronomical Society. Inoltre, insieme a suo fratello William, scoprì per prima le comete e le studiò. E' un'altra tra le dieci scienziate da ricordare.

Elizabeth Garrett-Anderson

Elizabeth Garrett-Anderson abbattè una delle più grandi scienziate da ricordare perché testimonia l’entrata delle donne alla professione medica. La giovane, quando la Sorbona di Parigi aprì l’accesso anche alle donne, andò a studiare nella capitale francese e si laureò nel 1870. Inoltre, Elizabeth Garrett-Anderson fu un’attivista suffraggetta e partecipò attivamente alla battaglia per l’accesso delle donne nelle università. Grazie alle sue ricerche scientifiche, riuscì ad entrare nella British Medical Association.

Marie Curie

Marie Curie nacque a Varsavia nel 1867 e nel 1891 si trasferì a Parigi, dove si laureò in fisica e matematica. Nel 1903, insieme a suo marito, vinse il premio Nobel per la fisica. Ma, dopo la tragica morte del marito, la scienziata continuò i suoi studi sulla radioattività. Durante la Prima Guerra mondiale, insieme alla figlia Irène, portò le sue apparecchiature per i raggi X nelle ambulanze negli ospedali da campo. Grazie a questa sua grande scoperta, vinse il suo secondo premio Nobel per la chimica.

Helen Taussig

Tra le scienziate donne, Helen Taussig fu una cardiologa pediatrica di fama internazionale, nota soprattutto per il rapporto che aveva con i suoi piccoli pazienti. Inoltre, capì precisamente cosa fosse il “morbo blu”, ovvero una malformazione del cuore che provoca molte morti tra i neonati.

Barbara McClintock

Tra le scienziate donne, la scienziata Barbara McClintock, studiando le mutazioni cromosomiche delle pannocchie di granturco, identificò la struttura a doppia elica del DNA. Un’altra scoperta da attribuire a Barbara McClintock è l’identificazione dei trasposoni, parti di DNA capaci di spostarsi da una posizione ad un’altra all’interno dei cromosomi. In seguito, nel 1983, la scienziata vinse il premio Nobel per la medicina e anche la National Medal of Science nel 1970.

Maria Goeppert Mayer

Ecco un'altra delle scienziate donneda ricordare: Maria Goeppert Mayer ricevette il premio Nobel per aver elaborato sia per il modello a guscio del nucleo atomico sia per il modello di shell (strati), perché aveva notato che i nuclei con un preciso numero di protoni e neutroni erano particolarmente stabili. È stata una grande donna, poiché non ha rinunciato ai suoi studi e grande esempio nella storia della fisica mondiale.

Rachel Carson

Scrittrice e zoologa, Rachel Carson è famosa per aver dato vita ad un movimento ambientalista mondiale. Fin da piccola amava andare all’osservazione e all’esplorazione della natura.
Questa scienziata fu la prima a denunciare gli effetti delle tecniche nell’agricoltura, come i pesticidi tossici, poiché avevano un impatto negativo sulla produzione agricola e potevano causare dei danni alla salute delle piante, degli uomini e degli animali.

Progetto Alternanza Scuola Lavoro.