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Concetti Chiave

  • Nell'autunno del 1917, i bolscevichi, guidati da Lenin, avviano un'insurrezione armata che culmina con la presa del Palazzo d'Inverno a Pietrogrado.
  • I bolscevichi formano il Consiglio dei commissari del popolo, con Lenin come presidente, Trotskij come ministro degli esteri e Stalin come ministro delle questioni nazionali.
  • Lenin annuncia l'intenzione di negoziare una pace senza annessioni e di redistribuire le terre dei possidenti e della Chiesa ai contadini.
  • Nonostante il colpo di Stato, le elezioni per l'Assemblea Costituente si svolgono, ma i bolscevichi ottengono solo 175 seggi su 715.
  • Nel gennaio 1918, i bolscevichi sciolgono con la forza l'Assemblea Costituente, eliminando l'opposizione e preparando il terreno per un regime dittatoriale a partito unico.

Indice

  1. L'ascesa dei bolscevichi
  2. Il colpo di stato
  3. Le prime misure di Lenin
  4. Elezioni e scioglimento dell'Assemblea

L'ascesa dei bolscevichi

Nell'autunno del 1917 Lenin e i bolscevichi avevano capito che è giunto il loro momento, l'evolversi della situazione ha ampliato il loro seguito che è forte e ben organizzato proprio a Pietrogrado ma il vento potrebbe cambiare direzione. Per novembre, ad esempio, era prevista l'elezione dell'Assemblea Costituente per la quale potranno votare anche le donne che con un decreto del 20 luglio 1917 hanno ottenuto il diritto di voto: se i risultati non fossero particolarmente positivi (e i bolscevichi temono l'esito elettorale nelle campagne), le loro aspettative potrebbero svanire del tutto.

Il colpo di stato

Nella notte tra il 24 e il 25 ottobre 1917, l'insurrezione bolscevica ebbe inizio. Armi alla mano, sono i soldati filobolscevichi e le Guardie rosse a compiere un vero e proprio colpo di stato militare espugnando e occupando il Palazzo d'Inverno dove ha sede il governo e arrestandone i membri (salvo Kerenskij che riesce a fuggire). I bolscevichi formano il governo che si chiama Consiglio dei commissari del popolo ed è presieduta da Lenin, e ha Trotskij come ministro degli esteri e Stalin come ministro per le questioni nazionali e all'interno nemmeno un ministro che non sia bolscevico.

Le prime misure di Lenin

Prima ancora di formare il governo, Lenin aveva annunciato al II Congresso panrusso dei soviet le due misure che verranno prese al più presto: saranno avviate trattative con gli Imperi centrali per arrivare a una pace senza annessioni ne indennizzi, sarà varato un decreto sulla base del quale tutte le proprietà terriere dei possidenti e della Chiesa saranno confiscate, la redistribuzione di questa terra verrà eseguita sulla base delle decisioni prese dall'Assemblea Costituente che dev'essere eletto entro breve; ma è certo che le norme faranno in modo di attribuire a ogni famiglia contadina tutta la terra che può coltivare senza dover ricorrere a braccianti salariati. Con questa seconda mossa i bolscevichi realizzano in punto fondamentale del programma dei social-rivoluzionari (esprimibile con lo slogan "la terra ai contadini") e con ciò sperano di aver tolto loro il consenso che da molti anni si sono costruiti tra le comunità rurali.

Elezioni e scioglimento dell'Assemblea

Il 25 novembre 1917 nonostante il colpo di Stato rivoluzionario si procede egualmente alle elezioni per l'Assemblea Costituente. Da ciò si vede che i bolscevichi hanno ancora parecchia strada da fare: su 715 seggi ne ottengono 175, i menscevichi e il partito costituzional-democratico escono quasi di scena, mentre i veri trionfatori sono i social-rivoluzionari moderati con 370 seggi, in larga misura ottenuti nelle zone rurali. Il problema sarebbe grave se non fosse per il fatto che i bolscevichi partecipano al gioco della democrazia con le carte truccate. Nel gennaio del 1918, forti del sostegno di reparti dell'esercito a loro fedeli decidono che l'Assemblea Costituente è durata anche troppo e la sciolgono con la forza. Facendo così risolvono un grave problema tattico (ovvero l'essere in minoranza alla Costituente) e seguono le linee strategiche già tracciate da Lenin nelle Tesi d'aprile (che sostiene "niente più democrazia parlamentare"), e così facendo pongono anche le premesse per la costruzione di un regime politico dittatoriale a partito unico.

Domande da interrogazione

  1. Qual era la situazione politica dei bolscevichi nell'autunno del 1917?
  2. Nell'autunno del 1917, Lenin e i bolscevichi avevano capito che era giunto il loro momento, con un seguito forte e ben organizzato a Pietrogrado, ma temevano l'esito delle elezioni dell'Assemblea Costituente, specialmente nelle campagne.

  3. Quali furono le azioni immediate dei bolscevichi dopo l'insurrezione del 24-25 ottobre 1917?
  4. Dopo l'insurrezione, i bolscevichi formarono il governo chiamato Consiglio dei commissari del popolo, presieduto da Lenin, e annunciarono trattative di pace e la confisca delle proprietà terriere per redistribuirle ai contadini.

  5. Come si svolsero le elezioni per l'Assemblea Costituente e quali furono i risultati per i bolscevichi?
  6. Nonostante il colpo di Stato, le elezioni si svolsero il 25 novembre 1917. I bolscevichi ottennero 175 seggi su 715, mentre i social-rivoluzionari moderati trionfarono con 370 seggi, soprattutto nelle zone rurali.

  7. Cosa fecero i bolscevichi nel gennaio del 1918 riguardo all'Assemblea Costituente?
  8. Nel gennaio del 1918, i bolscevichi, sostenuti da reparti dell'esercito a loro fedeli, sciolsero con la forza l'Assemblea Costituente, risolvendo il problema della loro minoranza e ponendo le basi per un regime dittatoriale a partito unico.

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