Martyna96
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Concetti Chiave

  • Il fascismo promuoveva una politica demografica, incoraggiando la prolificità per rafforzare l'Italia come potenza militare e territoriale.
  • La figura della donna era centrale nella visione fascista, vista come madre prolifica per sostenere l'espansione demografica.
  • Vennero introdotte misure come la tassa sui celibi e premi per le famiglie numerose per incentivare matrimoni e nascite.
  • L'Istituto Luce documentava e promuoveva le cerimonie fasciste, obbligando la visione dei suoi filmati prima dei film nei cinema.
  • La radio, inizialmente un lusso per pochi, divenne un mezzo di propaganda fascista e successivamente uno strumento di controinformazione alleata.

Indice

  1. Il ruolo della donna nel fascismo
  2. Politica demografica fascista
  3. Propaganda attraverso media
  4. Evoluzione del cinema e radio

Il ruolo della donna nel fascismo

Il fascismo contribuì a rivedere il ruolo della donna e i fascisti non volevano più vedere la donna come madre, sposa o sorella, ma non ci fu un sostanziale cambiamento. Da una parte c’è l’immagine della donna italiana che il fascismo elenca e che non si inventa, anzi il fascismo rilancia perché uno dei capisaldi della politica popolare del fascismo era la politica demografica.

Politica demografica fascista

L’idea di Mussolini di un’Italia popolosa, la ricchezza sta nelle braccia di un’Italia popolosa. Uno stato popoloso era simbolo di forza militare. Il fascismo puntava alla prolificità degli italiani, l’idea di Mussolini è che un popolo in espansione avesse anche delle conquiste territoriali corrispondenti. Il fascismo insisteva su una politica demografica per due motivi: 1) perché tanto questo faceva parte del mondo contadino che veniva esaltato dal fascismo, il mondo contadino aveva l’idea che si hanno tanti figli, tante braccia per lavorare. Il fascismo aveva sempre elogiato, dato molta importanza al mondo contadino e ai suoi valori. 2) un’alta pressione demografica avrebbe spinto gli italiani a richiedere conquiste, guerre di conquista, quindi assecondato l’istinto bellicista del fascismo. Corollario di questo era l’immagine della donna come quella che doveva fare tanti figli. Il fascismo impone una tassa sui celibi, chi non era sposato doveva pagare una tassa e questo incoraggiava a sposarsi; venivano premiati coloro che avevano tanti figli. Ne facevano tanti anche perché ne morivano tanti, il premiarli voleva incoraggiarli ad averne tanti e non farne morire tanti, perché molti morivano in inverno quando faceva molto freddo e non avevano cibo sufficiente.

Propaganda attraverso media

Le letture il cinema e la radio

Evoluzione del cinema e radio

Fu istituito l’istituto luce il quale documentava tutte le cerimonie del fascismo e le organizzazioni del regime e nel cinema furono obbligati prima di trasmettere i film di far trasmettere i filmati che venivano prodotti dall’istituto che duravano all’incirca 10 min e parlavano delle riforme che si dovevano attuare. Era anche quello che doveva produrre i film sempre con fini propagandistici degli ideali fascisti. La radio iniziò ad avere un ruolo sempre più importante, nacque come un bene solo per i ricchi, ma pian piano venne utilizzata per divulgare i discorsi che faceva Mussolini. Negli anni della guerra sarà molto diffusa. Verrà utilizzata dalle forze alleate per diffondere informazioni contro il fascismo. Il cinema si diffonde molto negli anni 30, il cinema italiano una volta liberatosi dal fascismo produrrà grandi film degli anni 40-50.

Domande da interrogazione

  1. Qual era l'immagine della donna promossa dal fascismo?
  2. Il fascismo promuoveva l'immagine della donna come madre prolifica, incoraggiando la natalità per sostenere la politica demografica e militare del regime.

  3. Qual era il ruolo dell'Istituto Luce durante il regime fascista?
  4. L'Istituto Luce documentava le cerimonie fasciste e produceva filmati propagandistici obbligatori prima dei film, per promuovere le riforme e gli ideali del regime.

  5. Come veniva utilizzata la radio durante il regime fascista?
  6. La radio, inizialmente un bene per i ricchi, divenne uno strumento per divulgare i discorsi di Mussolini e, durante la guerra, fu usata dalle forze alleate per diffondere informazioni contro il fascismo.

Domande e risposte

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