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Concetti Chiave

  • Il Ruanda è una regione ricca di minerali preziosi e densamente popolata, situata nella regione dei Grandi Laghi in Africa orientale.
  • Il colonialismo tedesco e belga ha diviso la popolazione in due gruppi etnici, Hutu e Tutsi, portando a tensioni e conflitti interni.
  • Con l'indipendenza del 1962, il regime Hutu ha perseguitato i Tutsi, culminando nel genocidio del 1994.
  • Il genocidio è stato innescato dall'abbattimento dell'aereo presidenziale e ha portato a massacri indiscriminati di Tutsi da parte degli Hutu.
  • Nonostante l'intervento internazionale, le conseguenze del genocidio e le tensioni etniche perdurano, con molti responsabili ancora impuniti.

Indice

  1. Geografia e risorse del Ruanda
  2. Colonialismo e divisioni etniche
  3. Indipendenza e conflitti interni
  4. Genocidio del 1994
  5. Conseguenze e responsabilità internazionali

Geografia e risorse del Ruanda

Il Ruanda è un territorio dello stato dell’Africa orientale, si sviluppa nella regione dei Grandi Laghi, è un regione densamente popolata con un gran numero di aree coltivabili, ed è considerata una delle aree più ricche al mondo per la presenza di cobalto, rame, diamanti, oro , petrolio ed altri minerali preziosi.

Nel XIX sec. gli europei iniziarono una campagna militare nella regione ruandese gli obbiettivi precipui delle campagna furono il possedimento dei minerali preziosi. La regione dopo la conquista fu spartita fra Gran Bretagna (Kenya e Uganda), Belgio (Congo), e Germania (Ruanda e Burundi).

Colonialismo e divisioni etniche

Con il colonialismo tedesco nel Ruanda il popolo viene diviso in due fazioni etniche: Hutu e Tutsi, la divisione viene eseguita dai tedeschi per controllare meglio l’amministrazione del Paese. Sia Hutu che Tutsi fanno parte dello stesso ceppo etnico, ovvero quello dei Bantu. Con la distinzione etnica gli Hutu erano l’85% e i Tutsi il 14%, nonostante ciò i Tutsi ebbero l’egemonia per l’amministrazione coloniale. Nel 1993, con la presenza dei colonizzatori, si instaurò con la sua massima espressione il concetto di Razza umana, ciò avviene perché i successivi colonizzatori, i belgi, introducono nei documenti d’identità il ceppo di appartenenza. Il Belgio prenderà l’egemonia del territorio solo dopo il Tratto di Versailles della Prima Guerra Mondiale.

Indipendenza e conflitti interni

Nel 1950 il governo belga passa a sostenere gli Hutu invece che i Tutsi perciò inizierà un primo calvario di violenze contro i Tutsi, quest’ultimi intanto stavano cercando di progettare, e quindi di realizzare l’indipendenza del dominio del colonialismo.

Nel medesimo periodo nasce il Parmehutu, un partito diretto dagli Hutu, quest’ultimo nel 1962 dichiara l’indipendenza portando alla fine di decenni di colonialismo, viene abolita la monarchia e instaurata una repubblica con Gregoire Kayibanda, ovviamente si instaura un regime razzista contro i Tutsi. Inseguito alla morte del presidente gli succede Juvenal Habyarimana che continua la persecuzione contro i Tutsi. Nel 1987 nassce il FPR (il Fronte Patriottico Ruandese) dei Tutsi, con l’obbiettivo di favorire il rientro in patria dei profughi, anche attraverso la conquista militare del potere. Nell’80 si verifica una grave crisi economica. Il presidente cerca di stilare una nuova Costituzione e trovare un accordo per il declino della crisi, ma… nel 1994 l’aereo presidenziale con a bordo il presidente Habyarimana di ritorno da Dar es Sallam viene abbattuto da un missile in fase di atterraggio a Kigali.

Genocidio del 1994

Il 7 aprile del 1994 a Kigali e nelle zone controllate delle forze governative (FAR), con il pretesto di una vendetta traversale fanno iniziare una serie di massacri che comportavano all’eliminazione fisica della popolazione dei Tutsi.

Il segnale dell’inizio delle ostilità fu dato dall’unica radio non sabotata, l’estremista “Radio delle mille colline” che invitava a seviziare e ad “uccidere gli scarafaggi Tutsi” … “tagliate i rami alti”.

Il genocidio durò per 101 giorni tra massacri, stupri e barbarie di ogni tipo. Per eliminare i Tutsi gli Hutu utilizzarono qualsiasi arma da quelle da fuoco fino ad arrivare a machete, asce, lance e perfino mazze chiodate.

Conseguenze e responsabilità internazionali

Il 22 giungo la Gran Bretagna, la Francia e il Belgio inviarono truppe non per far cessare il genocidio ma bensì per far ritornare in patria i propri cittadini. Nel luglio del medesimo anno il potere passò nelle mani del FPR e nei mesi successivi si verificò un esodo di massa degli Hutu, terrorizzati dalla sanguinosa vendetta operata nei loro confronti. Circa 2 milioni di profughi si rifugiarono nello Zaire, in Tanzania e nel Burundi, tra loro si nascondevano soprattutto i colpevoli dei massacri. I pubblici ministeri e i giudici del Tribunale penale internazione per il Ruanda al momento di giudicare i maggiori responsabili notarono che oltre ai feroci omicidi di massa si era sviluppata anche la violenza sulle donne; con uno studio delle Nazioni Unite si stima che furono violentate circa 250.000 mila donne.

Il massacro dei Tutsi segnò l’inizio delle lunghe barbarie che ancora oggi in questa zona si scontano…

Amani Salama scrive: “Oggi ancora i responsabili sono impuniti e i paesi europei coinvolti nella progettazione e nell’attuazione del genocidio negano le loro responsabilità, Francia e Belgio, soprattutto i secondi, non solo hanno permesso il genocidio ma lo hanno favorito creando ad hoc una polveriera”.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le risorse naturali che rendono il Ruanda una delle aree più ricche al mondo?
  2. Il Ruanda è considerato una delle aree più ricche al mondo per la presenza di cobalto, rame, diamanti, oro, petrolio ed altri minerali preziosi.

  3. Come è stata gestita la divisione etnica tra Hutu e Tutsi durante il colonialismo tedesco?
  4. Durante il colonialismo tedesco, il popolo ruandese fu diviso in due fazioni etniche, Hutu e Tutsi, per facilitare il controllo amministrativo del Paese, nonostante entrambi appartenessero allo stesso ceppo etnico Bantu.

  5. Qual è stato il ruolo del Belgio nel conflitto tra Hutu e Tutsi?
  6. Il Belgio, dopo aver preso il controllo del Ruanda, ha sostenuto gli Hutu, contribuendo a un regime razzista contro i Tutsi e introducendo nei documenti d’identità il ceppo di appartenenza, accentuando le divisioni etniche.

  7. Cosa ha scatenato il genocidio del 1994 in Ruanda?
  8. Il genocidio del 1994 è stato scatenato dall'abbattimento dell'aereo presidenziale con a bordo il presidente Habyarimana, seguito da una serie di massacri contro i Tutsi, incitati dalla "Radio delle mille colline".

  9. Quali sono state le conseguenze del genocidio del 1994 per la popolazione ruandese?
  10. Il genocidio ha portato a massacri, stupri e barbarie, con circa 2 milioni di profughi Hutu che si rifugiarono nei paesi vicini, e una stima di 250.000 donne violentate, segnando l'inizio di lunghe barbarie nella regione.

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