gaesposi
Ominide
4 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • L'Uomo Nuovo rappresenta un risveglio di coscienza in un regno antico, in cerca di giustizia con le parole Liberté, Égalité, Fraternité.
  • La Libertà è descritta attraverso la rivoluzione del 1789, dove le catene simboliche cadono, ma il Terrore minaccia di offuscarne la purezza.
  • L'Égalité è rappresentata come uno specchio rotto, con l'abolizione delle distinzioni sociali, ma con difficoltà nella realizzazione di una vera uguaglianza.
  • La Fraternité è un sogno fragile che si manifesta con iniziative sociali, ma diventa sospetto e causa divisioni durante la Rivoluzione.
  • La Rivoluzione lascia un'eredità di principi imperfetti che si diffondono, influenzando future lotte per Libertà, Uguaglianza e Fraternità.

Indice

  1. Risveglio dell'uomo nuovo
  2. Liberté – La porta spezzata
  3. Fraternité – Il ponte spezzato
  4. La costituzione della notte e del giorno
  5. Il tempo della ragione
  6. Il fuoco che rimane

Risveglio dell'uomo nuovo

In un regno antico, dove la nobiltà ballava sui tappeti e il popolo camminava sul fango, giunse il tempo in cui la coscienza si alzò in piedi. Non era un re, non era un profeta. Era l’Uomo Nuovo. Aveva occhi affamati di giustizia e mani vuote di pane. E con la voce spezzata gridò tre parole che avrebbero fatto tremare i troni:
Liberté, Égalité, Fraternité.

Liberté – La porta spezzata

Libertà era una donna incatenata, seduta nell’ombra di Versailles. Parlava piano, come chi ha dimenticato la propria lingua. Ma nel 1789, un popolo affamato sfondò le porte della Bastiglia, e le catene caddero a terra.
Libertà divenne voce, stampa, pensiero, voto. Le gilde furono sciolte, i privilegi bruciati, i decreti letti ad alta voce nei mercati.
Non c’era più il diritto di nascita, ma il diritto di essere uomini. Ogni individuo era ora cittadino, non suddito.
Ma la Libertà non era senza spine. Presto si armò di ghigliottina, e la sua voce, così pura, si confuse col frastuono del Terrore.

Égalité – Lo specchio rotto Uguaglianza era uno specchio rotto: ognuno si guardava dentro, ma vedeva qualcosa di diverso. I nobili videro la fine dei secoli d’oro. I contadini, la fine delle decime. I borghesi, la fine del disprezzo.
Fu abolita la distinzione tra primo, secondo e terzo stato. Nacquero nuove leggi, uguali per tutti: il Codice civile, l’uguaglianza fiscale, l’accesso agli uffici pubblici.
Ma la vera égalité era difficile: chi possedeva ancora, comandava; chi aveva solo voce, spesso taceva per fame. L’uguaglianza era un sentiero, non una vetta.

Fraternité – Il ponte spezzato

Fraternità fu il sogno più fragile e più grande. Era la promessa di essere popolo, non massa. Di aiutarsi, non solo lottare. Ma nel cuore della Rivoluzione, Fraternité divenne sospetto: chi non era abbastanza “fratello”, diventava nemico.
Eppure, in mezzo al caos, nacquero scuole pubbliche, ospedali civili, assistenza ai poveri. La fraternità visse nei club, nei canti, nei proclami. Morì mille volte, ma sempre rinacque.

La costituzione della notte e del giorno

Nel 1791, una nuova carta fu scritta: la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino. Un testo fatto d’inchiostro e sangue. Diceva che ogni uomo nasce libero, che la legge è uguale per tutti, che la sovranità appartiene alla nazione.
Era una stella nel buio, ma ogni stella ha la sua ombra. Perché le donne, gli schiavi, i poveri restavano spesso fuori da quei diritti. I principi erano universali, ma il mondo era ancora parziale.

Il tempo della ragione

La Rivoluzione si fece dea. La religione fu sostituita dalla Dea Ragione, i calendari furono riscritti, le chiese chiuse. Il popolo voleva non solo nuovi re, ma nuovi cieli.
Eppure, quando la ghigliottina cadde anche su Robespierre, si comprese che la Ragione senza pietà può essere un idolo di ferro.

Il fuoco che rimane

La Rivoluzione bruciò come una foresta in fiamme. Lasciò ceneri, ma anche semi. I suoi principi, imperfetti e sanguinosi, si espansero come vento: nell’Italia napoleonica, nelle Americhe, nei moti dell’Ottocento.
Libertà, Uguaglianza, Fraternità: non furono mai pienamente realizzati, ma da allora nessuno poté più ignorarli.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato dell'Uomo Nuovo nel contesto del testo?
  2. L'Uomo Nuovo rappresenta la coscienza risvegliata che cerca giustizia e uguaglianza, sfidando l'ordine stabilito con le parole Liberté, Égalité, Fraternité.

  3. Come viene descritta la Libertà nel testo?
  4. La Libertà è descritta come una donna incatenata che trova voce e forza nel 1789, ma che presto si arma di ghigliottina, confondendosi con il Terrore.

  5. Quali sono le sfide dell'Égalité secondo il testo?
  6. L'Égalité è vista come uno specchio rotto, difficile da realizzare, poiché chi possiede ancora comanda, mentre chi ha solo voce spesso tace per fame.

  7. In che modo la Fraternité si manifesta e quali sono le sue difficoltà?
  8. La Fraternité si manifesta attraverso scuole pubbliche e assistenza ai poveri, ma diventa sospetto durante la Rivoluzione, trasformando chi non è abbastanza "fratello" in nemico.

  9. Qual è l'eredità della Rivoluzione secondo il testo?
  10. L'eredità della Rivoluzione è un fuoco che lascia ceneri e semi, con i principi di Libertà, Uguaglianza e Fraternità che si espandono e non possono più essere ignorati.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

Mauro_105 di Mauro_105

URGENTE (321112)

Lud_ di Lud_

domandina

Samantha Petrosino di Samantha Petrosino