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Concetti Chiave

  • Le rivolte del '68 emergono come una risposta alla crisi delle regole etiche e morali tradizionali iniziata già all'inizio del XX secolo.
  • Teorie rivoluzionarie di Einstein, Bergson e Freud hanno sfidato le certezze tradizionali, contribuendo a un'instabilità culturale.
  • I giovani del 1968 si ribellano contro l'autorità dei genitori e i canoni tradizionali, cercando nuove forme di espressione e libertà.
  • La crisi dei valori si estende anche alla religione, con critiche alla superiorità della Chiesa cristiana e alla perdita dei valori caritatevoli.
  • La rivolta è alimentata da una reinterpretazione del concetto di libertà, ponendo l'accento sulla responsabilità verso il benessere comune.

Indice

  1. Inizio del Ventesimo Secolo
  2. Crisi della morale e dell'etica

Inizio del Ventesimo Secolo

Si può tranquillamente affermare che a partire già dall’inizio del Ventesimo Secolo, le regole etiche, la morale e gli atteggiamenti che avevano caratterizzato la vita dell’uomo fino a quel momento iniziarono a vacillare. La fine dell’ottocento si presentò infatti con la belle époque, un’epoca quindi di stabilità e benessere generale, dunque gli uomini apparivano fermamente convinti che lo stesso spirito si sarebbe proiettato a partire anche dal nuovo secolo, in realtà vennero sommersi di incertezze, instabilità ed insicurezze che sconvolsero la loro esistenza. Basti pensare alle teorie nell’ambito della fisica proposte da Albert Einstein (con la teoria della relatività, secondo cui nulla è certo ed eterno), oppure a quelle di Henri Bergson in ambito filosofico (credeva che non esistesse solo il tempo matematico dei minuti e delle ore, ma anche quello soggettivo dettato dalla propria anima e non da un orologio), o ancora, di Sigmund Freud che introdusse la psicoanalisi, dando sempre maggiore importanza alla psicologia e alle malattie psichiche invece che fisiche, per non parlare delle due guerre mondiale. Ovviamente tutti questi avvenimenti hanno causato una graduale perdita delle linee guida della morale secondo la tradizione, in particolare sono andate a perdersi in maniera quasi definitiva dopo una data precisa, ovvero il 1968, anno in cui i giovani iniziarono a far sentire la propria voce con l’idea di ribellarsi ai propri padri e ai canoni tradizionali che li avevano “ingabbiati” per tutta la loro vita.

Crisi della morale e dell'etica

Dal 1968 si può quindi assistere ad una vera e propria crisi della morale e dell’etica, che manifestava alcuni aspetti essenziali di ancoramento ai valori tradizionali, fino ad allora non assoggettabili a critiche. La ribellione però non si manifesta soltanto contro la società patriarcale piuttosto che contro le scelte politiche dei propri paesi, bensì anche contro la religione stessa, in particolare contro l’atteggiamento di superiorità fedele che aveva caratterizzato da secoli la religione cristiana, la quale sembrava infatti aver perso la propria indole caritatevole e fraterna. Andarono quindi a definirsi nel corso di tutto il secolo diversi fattori scatenanti e di conseguenza il terreno era ormai da tempo fertile per una rivolta, una della cause principali è riscontrabile nel concetto di libertà, che ha subito differenti interpretazioni e differenziazioni nel corso del tempo. Libertà infatti non significa fare a tutti i costi il proprio bene, non curandosi quindi del benessere altrui.

Domande da interrogazione

  1. Quali eventi e teorie hanno contribuito alla crisi delle regole etiche e morali nel Ventesimo Secolo?
  2. La crisi delle regole etiche e morali è stata influenzata da teorie come la relatività di Einstein, il concetto di tempo soggettivo di Bergson, la psicoanalisi di Freud e le due guerre mondiali, che hanno destabilizzato le certezze tradizionali.

  3. In che modo il 1968 ha segnato un cambiamento nella percezione dei valori tradizionali?
  4. Nel 1968, i giovani hanno iniziato a ribellarsi contro i canoni tradizionali e la società patriarcale, mettendo in discussione anche la religione cristiana, che sembrava aver perso la sua natura caritatevole e fraterna.

  5. Come è stato interpretato il concetto di libertà nel contesto delle rivolte del '68?
  6. Il concetto di libertà è stato reinterpretato, non come il perseguimento del proprio bene a discapito degli altri, ma come un valore che richiede considerazione per il benessere altrui.

Domande e risposte

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