Concetti Chiave
- Nel 1848, le tensioni sociali ed economiche culminano in rivoluzioni in tutta Europa, con richieste di modernizzazione, cittadinanza estesa e suffragio universale.
- Nonostante le rivoluzioni falliscano, segnano un passaggio cruciale dall'assolutismo alla modernità, influenzate da crisi economiche e tensioni sociali, specialmente in Francia.
- Il Risorgimento italiano è un movimento di unificazione nazionale, spinto da desideri di modernizzazione e indipendenza, ma ostacolato da realtà regionali diverse.
- La linea politica dell'epoca è divisa tra liberali democratici, favorevoli a un progresso graduale verso la monarchia costituzionale, e democratici repubblicani, che sostengono una rivoluzione popolare per la repubblica.
- Giuseppe Mazzini promuove un forte legame tra nazione e libertà, fondando la Giovine Italia per diffondere il nazionalismo culturale e politico, con un'enfasi sull'educazione morale del popolo.
Indice
- Tensioni e modernizzazione nel 1848
- Rivendicazioni politiche e sociali
- Crisi economica e insuccessi
- Francia e la Seconda Repubblica
- Insurrezioni in Belgio e Olanda
- Confederazione germanica e rivoluzioni
- Insurrezioni a Vienna e Praga
- Rivoluzioni sedate e nuovi imperi
- Risorgimento italiano e modernizzazione
- Ostacoli all'unità italiana
- Innovazioni e opinione pubblica
- Liberali e democratici repubblicani
- Mazzini e la Giovine Italia
Tensioni e modernizzazione nel 1848
Le tensioni esplodono improvvisamente in contemporanea, complici il miglioramento della stampa e delle comunicazioni.
I due concetti fondamentali che caratterizzano il ’48 sono:
- Modernizzazione: necessità sempre più sentita.
- Cittadinanza: questo tema viene portato sulla scena attraverso forme di mobilitazione popolare.
Rivendicazioni politiche e sociali
I cittadini vogliono rivendicare tre ordini:
- politico-costituzionale: suffragio universale
- nazionali: indipendenza dei paesi soggetti a dominio straniero
- sociali: dove i gruppi radicali e socialisti si allearono alle forze borghesi innovatrici avanzando programmi di tipo egualitario.
Tutte queste rivendicazioni ebbero insuccesso ma segnarono uno spartiacque decisivo tra l’assolutismo e il presente.
Crisi economica e insuccessi
Le cause di questo fallimento furono molte, ma di sicuro la principale fu la crisi economica. Nata in Irlanda, la cui principale economia era dovuta alle coltivazioni di patate, che erano state spazzate via a causa di una malattia. Questo porta il rincaro dei prezzi dei generi alimentari, peggiorando cosi la situazione delle classi più povere. La crisi poi si ripercuote anche sul settore industriale poiché la domanda diminuisce e in questo modo provoca fallimenti e licenziamenti dei lavoratori.
Francia e la Seconda Repubblica
Questa tensione fu particolarmente forte in Francia, che nei decenni precedenti si era sviluppata molto, creando conseguentemente anche crescenti tensioni sociali e politiche.
La Francia infatti vantava di moltissimi malcontenti sociali perché Filippo d’Orléans aiutava prevalentemente gli aristocratici e l’alta borghesia. Il potere viene detronizzato dalla insurrezione popolare: Filippo abdica e nessuno lo sostituisce. Viene così instituita una nuova Repubblica, chiamata “Seconda Repubblica”, sotto la direzione di un governo provvisorio. Questo governo inizialmente si trova d’accordo su:
- L’istituzione di un suffragio universale maschile
- L’abolizione della pena di morte
- L’abolizione della schiavitù nelle colonie
- Istruzione elementare gratuita
- Riduzione della giornata lavorativa a 10 ore
Le prime elezioni a suffragio universale maschile vengono effettuate per l’elezione del primo Presidente della Repubblica: Carlo Luigi Napoleone Bonaparte. Nipote di Napoleone, sale al potere sempre nel 1848.
Insurrezioni in Belgio e Olanda
Intanto in Belgio e in Olanda si cercano di preventivare le insurrezioni estendendo il suffragio (che non arriva comunque ad essere universale).
Confederazione germanica e rivoluzioni
Al contrario di questi due stati, nella Confederazione germanica (formata da 39 stati) l’onda rivoluzionaria si abbatte con grande forza e rapidità. Innanzi tutto va detto che la Confederazione germanica non era in realtà uno stato confederale, con veri organi di governo. Infatti la Dieta di Francoforte aveva poteri molto limitati, e non avendo un esercito non poteva imporre le proprie idee agli stati confederali. Nascono così ideali rivoluzionari che non riescono comunque ad affermarsi.
Questo movimento con ideali di carattere moderato e liberale richiede:
- Libertà di stampa
- Libertà di associazione
- Unione della Germania tramite una costituzione a potere unico
Nel 1849 viene sciolta l’assemblea che chiedeva nuovi diritti.
Il problema principale era se includere o meno l’Austria, per via della presenza di molte insurrezioni a Vienna. La Prussia può quindi emergere. Il re di Prussia in realtà rifiuta per fedeltà e rispetto nell’autorità, con la paura di una vendetta da parte dell’Austria. Accettando avrebbe legittimato il popolo a dargli del potere. Il re di Prussia però promette di trasformare il suo governo in liberale e di applicare il suffragio universale.
Insurrezioni a Vienna e Praga
Nel ’48 a Vienna scoppia un’insurrezione con la richiesta di:
- Autonomia linguistica e culturale
- La possibilità di autogovernarsi
Studenti e lavoratori costrinsero così l’imperatore Ferdinando I a licenziare Metternich (cancelliere tedesco). Con la caduta di quest’ultimo si aveva dunque la caduta della Restaurazione. La protesta popolare però prosegue e coinvolge anche i contadini. Protestano per l’aumento del prezzo del pane.
Budapest, Zagabria e Praga chiedono l’indipendenza creando così Ungheria Croazia e Slovacchia.
Nel maggio del ’48 l’imperatore germanico scappa, lasciando tutto a un’Assemblea costituente a suffragio universale
Rivoluzioni sedate e nuovi imperi
A cavallo del 1848-49 gli eserciti sedano tutte le rivoluzioni e coloro che avevano conquistato l’indipendenza sono costretti a rientrare. L’Impero asburgico passo completamente nelle mani di Francesco Giuseppe, che vi regnò dal 1848 fino al 1916, quando venne assassinato.
Risorgimento italiano e modernizzazione
Insieme di processi ed eventi che hanno portato alla conquista dell’indipendenza politica e l’unificazione italiana.
In Europa nascono gli stati nazionali, compresa l’Italia.
Sono pervasi da un desiderio di modernizzazione che coinvolge: indipendenza o nuova carta costituzionale, e ampliamento dei diritti dei cittadini.
Sono presenti due nodi attorno alla quale gira il Risorgimento italiano e europeo (spesso connessi grazie alle comunicazioni):
- Produzione intellettuale (crea l’opinione pubblica)
- Desiderio di modernizzazione
Ostacoli all'unità italiana
Uno degli ostacoli per giungere all’unità è la presenza di realtà differenti all’interno della penisola. Le possibili soluzioni sono:
- Mercato più unito
- Unificare pesi e misure
- Lingua nazionale (determinata con l’arrivo di Manzoni)
Innovazioni e opinione pubblica
Le innovazioni di questo periodo sono:
- Si inizia a concepire l’Italia come unita, ergo gli aggiornamenti sono sulla cronaca sono presenti in un tutta la penisola. Tuttavia è presente il fenomeno del policentrismo, secondo la quale ogni cittadino si sente cittadino della sua città e non del suo paese. I cittadini sono attaccati alla propria città che vedono come autonoma. E’ presente una lotta fra città.
- Opinione pubblica in crescita grazie a riviste (es. la rivista “L’Antologia” di Viesseux, che tratta di pensiero, letteratura, storia, riflessione sul passato, “Gli annali universali di statistica” di Romagnosi e “Il politecnico” di Cattaneo)
- Aumenti di congressi scientifici che permettono alla scienza e alla medicina di crescere
Liberali e democratici repubblicani
Queste innovazioni contribuirono alla nascita di una opinione pubblica liberale, riformista e municipalista.
Formata da:
- Liberali democratici: credono che l’indipendenza vada raggiunta lentamente e senza insurrezoni, così come l’unificazione. Desiderano la monarchia costituzionale.
Sono:
• Gioberti
• D’Azelio
• Cavour
- Democratici repubblicani: credono che l’indipendenza vada portata dal popolo tramite una insurrezione o rivoluzione di portata nazionale. Vogliono una repubblica.
Sono:
• Mazzini
• Cattaneo
Mazzini e la Giovine Italia
Al centro del pensiero di Mazzini sta l’affermazione del nesso inscindibile tra nazione e libertà. Non ci è contraddizione fra patriottismo e lotta per il bene dell’umanità, fra amore per la propria nazione e rispetto per le altre.
Secondo Mazzini a rivoluzione nazionale è una missione che richiede una profonda fede in una religione civile (Dio è popolo cit.) che supera i singoli individui e il conflitto tra classi. La lotta per la libertà richiede una educazione morale del popolo. La motivazione che li spinge a un rinnovamento deve essere di carattere etico e politico, precedendo quello economico. La lotta tra classi è vista come possibile causa di una guerra civile, per questo deve essere abolita. Per migliorare la vita delle classi esse devono cooperare e associarsi.
Mazzini fondò nel 1831 l’associazione Giovine Italia. Con la Giovine Italia fonda il nazionalismo culturale in una forza politica. La Giovine Italia ebbe una diffusione ampia ma circoscritta alle classi medie della Lombardia, Liguria e Toscana.
Domande da interrogazione
- Quali sono i due concetti fondamentali che caratterizzano il 1848?
- Quali furono le cause principali del fallimento delle rivoluzioni del 1848?
- Quali furono le principali richieste del movimento rivoluzionario nella Confederazione germanica?
- Quali innovazioni contribuirono alla nascita di un'opinione pubblica liberale durante il Risorgimento?
- Qual è il pensiero centrale di Mazzini riguardo alla nazione e alla libertà?
I due concetti fondamentali del 1848 sono la modernizzazione e la cittadinanza, con una forte spinta verso il suffragio universale, l'indipendenza nazionale e programmi sociali egualitari.
Il fallimento delle rivoluzioni del 1848 fu principalmente dovuto alla crisi economica, iniziata in Irlanda, che portò a un aumento dei prezzi alimentari e a una diminuzione della domanda industriale, causando fallimenti e licenziamenti.
Il movimento rivoluzionario nella Confederazione germanica richiedeva libertà di stampa, libertà di associazione e l'unione della Germania tramite una costituzione a potere unico.
Le innovazioni che contribuirono alla nascita di un'opinione pubblica liberale furono la crescita della produzione intellettuale, l'aumento dei congressi scientifici e la diffusione di riviste che trattavano di pensiero, letteratura e storia.
Il pensiero centrale di Mazzini è l'affermazione del nesso inscindibile tra nazione e libertà, sostenendo che la rivoluzione nazionale è una missione etica e politica che richiede una profonda fede in una religione civile.