sara.ariano.9
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Concetti Chiave

  • I partiti politici dell'Ottocento includevano federalisti e unitari, sia monarchici che repubblicani.
  • La società italiana cercava l'indipendenza dall'Austria, sostenuta da dimostrazioni pubbliche e aspirazioni di un'economia nazionale.
  • Pio IX introdusse riforme significative come l'editto del perdono, la consulta di Stato e la Guardia Civica.
  • Gli Statuti italiani del 1848 si ispiravano alle costituzioni francesi, con lo Statuto Albertino che suddivideva i poteri tra legislativo, esecutivo e giudiziario.
  • Il potere esecutivo era concentrato nelle mani del Re, che aveva l'autorità di scegliere i ministri e guidare la politica estera.

Indice

  1. Partiti politici dell'Ottocento
  2. Società italiana e indipendenza
  3. Riforme di Pio IX
  4. Struttura del potere nello statuto Albertino

Partiti politici dell'Ottocento

I partiti politici della prima metà dell'Ottocento furono:

1) federalisti monarchici,

2) federalisti repubblicani,

£) unitari repubblicani,

4) unitari monarchici.

Società italiana e indipendenza

La società italiana nella prima metà dell'Ottocento faceva il suo reingresso nella vita politica; essa voleva l'indipendenza dallo straniero, l'instaurazione di un economia nazionale, paralizzò l'Austria con le dimostrazioni di piazza.

Riforme di Pio IX

Le riforme di Pio IX furono : L'emanazione dell'editto del perdono, l'istituzione della consulta di Stato; l'organizzazione della Guarda Civica, L'accettazione della Lega doganale.

Gli Statuti italiani ( cosi vennero chiamate da noi le Costituzioni del 1848) erano modellate sulla carta costituzionale francese del 1814 e del 1830.

Struttura del potere nello statuto Albertino

Tra di questi ricordiamo Lo statuto Albertino creato da Carlo alberto nel 1848 ed e presentava la divisione dei tre poteri : legislativo , diviso tra la Camera dei Deputati ( eleggie per 5 anni) e dal Senato ( di nomina reggia a vita)

I primi venivano scelti all'interno del popolo , ed erano le classi abbieniti, mentre i secondi direttamente dal'Imperatore.

Il potere esecutivo era nelle mani del Re ,capo supremo dello Stato. I decreti del re hanno forza di legge.

Il Re sceglieva i Ministri di nomina reggia responsabili solo verso il Re , le forze armate , e si occupava di politica estera.

Il potere giudiziario era posto nelle mani dei giudici.

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