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Concetti Chiave

  • La Restaurazione iniziò dopo la sconfitta di Napoleone a Waterloo, segnando il ritorno al vecchio ordine europeo sconvolto dalle guerre rivoluzionarie e napoleoniche.
  • Il programma di Restaurazione puntava a reintegrare i sovrani deposti e le gerarchie sociali tradizionali dell'ancien regime, sostenuto da intellettuali e aristocrazia reazionari.
  • Tuttavia, il programma completo di Restaurazione era irrealizzabile a causa dei profondi cambiamenti sociali e istituzionali avvenuti durante il periodo rivoluzionario.
  • Le ideologie e i modelli di governo post-rivoluzionari erano ormai radicati e non potevano essere facilmente eliminati dal panorama politico europeo.
  • In molti Stati, la Restaurazione risultò in un compromesso tra antico e nuovo, piuttosto che un semplice ritorno al passato.

Indice

  1. La fine di Napoleone e l'inizio della Restaurazione
  2. Il programma dei restauratori
  3. L'irrealizzabilità del programma
  4. Il compromesso tra antico e nuovo

La fine di Napoleone e l'inizio della Restaurazione

Con la sconfitta di Napoleone a Waterloo, nel giugno 1815, si chiudeva definitivamente la lunga stagione delle guerre che avevano opposto la Francia rivoluzionaria e Napoleonica alla vecchia Europa delle dinastie.

Il programma dei restauratori

Cominciava l’età della Restaurazione, ossia della ricostituzione del vecchio ordine europeo, infranto prima dall’ondata rivoluzionaria, poi dalle conquiste delle armate francesi. Restaurazione in primo luogo dei sovrani spodestati, ma anche delle gerarchie sociali tradizionali, degli ordinamenti prerivoluzionari, dei modi di governare tipici dell’ancien regime.

Questo almeno era il programma dei “restauratori” più intransigenti, di molti sovrani di buona parte dell’aristocrazia e del clero, di quegli intellettuali reazionari che avevano visto nella rivoluzione francese una specie di flagello biblico.

L'irrealizzabilità del programma

Ma si trattava di un programma irrealizzabile nella sua interezza, come del resto capivano anche i conservatori più avveduti.

Troppi erano i mutamenti intervenuti nella società e nelle istituzioni, troppo vaste le forze mobilitate nell’uno e nell’altro campo, in quasi 25 anni di guerre. Le ideologie e i modelli di governo scaturiti dalle esperienze rivoluzionarie si erano troppo radicati nella coscienza di molti intellettuali –e in parte anche delle masse popolari- per poter essere cancellati d’un colpo dal panorama politico-culturale europeo.

Il compromesso tra antico e nuovo

Il fatto stesso che i nemici della rivoluzione sentissero l’esigenza di contrapporre agli ideali dell’’89 e del ’93 un proprio sistema di valori e di formule ideologiche era rilevatore di una dimensione assunta dalla politica, di un mutamento di stile rispetto ai tempi dell’ancien regime, quando sovrani e governanti non dovevano preoccuparsi di giustificare in alcun modo le loro scelte politiche.

In molti Stati la Restaurazione si risolse così più che in un piro e semplice ritorno all'antico, in un compromesso fra antico e nuovo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato l'evento che ha segnato la fine di Napoleone e l'inizio della Restaurazione?
  2. La sconfitta di Napoleone a Waterloo nel giugno 1815 ha segnato la fine delle guerre napoleoniche e l'inizio della Restaurazione.

  3. Qual era l'obiettivo principale del programma dei restauratori?
  4. L'obiettivo principale del programma dei restauratori era la ricostituzione del vecchio ordine europeo, inclusa la restaurazione dei sovrani spodestati e delle gerarchie sociali tradizionali.

  5. Perché il programma dei restauratori era considerato irrealizzabile nella sua interezza?
  6. Il programma era considerato irrealizzabile a causa dei profondi cambiamenti sociali e istituzionali avvenuti durante le guerre rivoluzionarie e napoleoniche, che avevano radicato nuove ideologie e modelli di governo.

Domande e risposte

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