Concetti Chiave
- La Costituzione del 1814 trasformò la Francia da monarchia assoluta a monarchia costituzionale con un sistema bicamerale.
- Il diritto di voto era limitato ai contribuenti con imposte elevate, garantendo libertà di parola, stampa e attività economica.
- Luigi X accentuò l'autoritarismo nel governo, influenzato dalle forze politiche che appoggiavano la monarchia assoluta.
- Il movimento ultrarealista, guidato da Jean-Baptiste Villèle, ottenne indennizzi per i nobili emirati durante la rivoluzione.
- Nonostante l'autoritarismo, la società francese vide la crescita di una nuova borghesia di banchieri e imprenditori.
Indice
La trasformazione dell'Europa post-rivoluzione
Dallo scoppio della rivoluzione francese nel 1789 alla definitiva caduta di Napoleone nel 1815 l’Europa si era trasformata. La Restaurazione non poteva significare un ritorno al passato: per questo motivo in Francia non rinacque la monarchia assoluta.
La costituzione del 1814 e il sistema bicamerale
Nel giugno 1814 Luigi XVIII promulgò una Costituzione che fu definita octroyée. La Costituzione del 1814 trasformò la monarchia assoluta francese in una monarchia costituzionale. Fu instaurato un sistema bicamerale in cui, accanto a una camera bassa eletta dai cittadini, c’era anche una camera alta, i cui membri erano eletti dal re. Soltanto il re poteva proporre le leggi. Il diritto di voto toccava soltanto ai contribuenti che pagavano imposte di una certa consistenza. Erano garantite le libertà di parola e di stampa, era tutelata la possibilità di svolgere una libera attività economica e il talento consentiva il raggiungimento di un elevato livello sociale.
L'autoritarismo e le tensioni politiche
Una delle forze che sostenevano la monarchia avrebbe voluto maggiore durezza contro coloro che avevano appoggiato il regime napoleonico. Quando, nel 1824, salì al trono Luigi X, quelle forze ebbero il sopravvento e l’autoritarismo dei metodi di governo si accentuò. Una delle questioni di cui più si discuteva in quegli anni riguardava l’indennizzo ai nobili che durante la rivoluzione francese erano emirati. Quando uno di loro, Jean-Baptiste Villèle diventò presidente del consiglio, l’indennizzo fu concesso. Villèle era uno dei capi degli ultras, movimento di ultrarealisti che chiedevano il ritorno della monarchia assoluta. Nel 1828 gli succedette Jean-Baptiste Martignac che mostrò di voler adottare una linea politica più aperta verso i liberali e con la nomina a primo ministro di Auguste Polignac si tornò all’autoritarismo.
La nuova borghesia e lo sviluppo economico
Mentre la monarchia tentava di governare con metodi autoritari, la società francese aveva continuato a svilupparsi sul piano economico. Si faceva strada una nuova borghesia, formata da banchieri, affaristi, grandi commercianti e imprenditori.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali trasformazioni politiche in Europa dopo la rivoluzione francese?
- Come era strutturato il sistema politico francese secondo la Costituzione del 1814?
- Quali furono le dinamiche sociali ed economiche in Francia durante il periodo post-rivoluzionario?
Dopo la rivoluzione francese e la caduta di Napoleone, l'Europa subì trasformazioni significative. In Francia, la Restaurazione non riportò la monarchia assoluta, ma portò alla promulgazione della Costituzione del 1814, che instaurò una monarchia costituzionale con un sistema bicamerale.
La Costituzione del 1814 trasformò la monarchia assoluta in una monarchia costituzionale con un sistema bicamerale. C'era una camera bassa eletta dai cittadini e una camera alta i cui membri erano eletti dal re. Solo il re poteva proporre leggi, e il diritto di voto era riservato ai contribuenti con imposte elevate.
Durante il periodo post-rivoluzionario, la società francese vide lo sviluppo di una nuova borghesia composta da banchieri, affaristi, grandi commercianti e imprenditori, mentre la monarchia cercava di governare con metodi autoritari.