Concetti Chiave
- In Europa, la Resistenza contro il nazismo si sviluppò attraverso due forme principali: la lotta proveniente dalla sinistra come movimento sociale e popolare, e quella che facilitava l'arrivo degli alleati.
- In Francia, il generale De Gaulle guidò la Resistenza attraverso Radio Londra, mentre il movimento "maquis" operava sul territorio, nascondendosi nella vegetazione mediterranea.
- La Resistenza polacca era divisa tra l'Armata Rossa e l'Armata Interna, con eventi chiave come la rivolta e l'insurrezione di Varsavia, entrambe brutalmente represse dai nazisti.
- In Jugoslavia, la Resistenza fu guidata da partigiani monarchici e comunisti, con Tito che formò un esercito multietnico che liberò il paese senza aiuti stranieri.
- In Grecia, la Resistenza portò a una guerra civile tra partigiani comunisti e anticomunisti, sostenuti dagli inglesi, prolungando il conflitto fino al 1948.
Indice
Forme di collaborazionismo
Negli stati europei dominati dal nazismo sono esistite due forme di collaborazionismo (cioè di collaborazione con l’occupante):
1) Collaborazionismo di stato motivato dalla necessità di salvare ciò che era possibile e di proteggere la popolazione (cfr. Danimarca) e a volte rinforzata da una certa affinità ideologica con gli occupanti stessi (cfr.
governo di Vichy)
2) Collaborazionismo politico-ideologico laddove erano presenti movimenti nazionalisti o fascisti (cfr. Slovacchia e Croazia i cui governi erano molto attivi nella persecuzione di serbi e di ebrei)
Movimenti di resistenza
Contemporaneamente, nascono e si sviluppano dei movimenti di resistenza che, pur avendo delle impostazioni ideologiche e politiche a volte diverse, tutti avevano in comune l’obiettivo di riconquistare la libertà. Lo motivazioni patriottiche e politiche di opposizione al nazismo erano molto diffuse in Polonia, in Italia e in Jugoslavia dove le classi dirigenti non esistevano più e in cui, pertanto, si pensava ad un nuovo ordine politico e sociale. La Resistenza ricorreva alla propaganda, al sabotaggio e al sostegno agli Alleati, anche in campo militare. Si formarono, così, dei veri e propri eserciti di liberazione che per lottare contro l’oppressore ricorrevano alla guerriglia.
Evoluzione della resistenza
Nell’Europa nazista e fascista, la Resistenza si sviluppo notevolmente. All’inizio i gruppi di resistenti si limitavano ad ascoltare messaggi inviati dalle radio alleate, a distribuire volantini o ad organizzare sabotaggi. Successivamente la Resistenza si consolida e si rafforza a causa dell’imposizione ai giovani del servizio di lavoro obbligatorio in Germania. Alla Resistenza, i nazifascisti risposero con il terrore che si concretizzava con esecuzioni sommarie, torture, deportazioni e distruzioni a tappeto. Occorre precisare che esistevano due tipi di Resistenza: quella proveniente dalla sinistra intesa come lotta generale, sociale e popolare contro i nazisti e quella che vedeva nella lotta della resistenza un’azione che avrebbe facilitato l’arrivo degli alleati. In alcuni stati europei, quali Francia, Belgio e Danimarca si arrivò ad un accordo di intenti mentre nell’Europa balcanica o nella penisola balcanica si ebbero scontri violenti fra resistenti comunisti e resistenti non comunisti
Resistenza in Francia e Polonia
Nel giugno 1940, dopo l’occupazione tedesca della Francia, il generale De Gaulle lancia un appello alla resistenza da Radio Londra ed organizza un esercito di resistenza nelle colonie che collabora con gli Alleati. Contemporaneamente in Francia agisce il movimento di opposizione ai Tedeschi del “maquis”. I resistenti francesi sono chiamati così perché erano soliti nascondersi nella macchia mediterranea, che in francese si chiama “maquis”.
Fra gli altri paesi, l’opposizione più significativa si ha in Polonia. Questo paese era caduto sotto l’occupazione tedesca ad est e sotto quella russa ad ovest e due anni più tardi passa interamente sotto il dominio tedesco. I Polonia i resistenti non erano uniti; erano divisi fra coloro che sostenevano l’ Armata rossa, appoggiati dai comunisti polacchi rifugiarti a Mosca, e fra quelli dell’ Armata interna, appoggiati dal governo polacco, in esilio a Londra. Da ricordare due episodi particolarmente gravi:
• la rivolta del ghetto di Varsavia, domata violentemente dai nazisti, con quasi 500.000 morti.
• l’insurrezione di Varsavia che si concluse con la distruzione della città.
Resistenza in Jugoslavia e Grecia
In Jugoslavia, il paese era diviso fra tedeschi e Italiani. Ad entrambi si opponeva la resistenza dei partigiani fil-monarchici serbi, con a capo il generale Mihajlovic e i partigiani comunisti guidati dal maresciallo Tito. Quest’ultimo riuscì a formare un esercito formato da combattenti di diverse etnie con cui sconfisse i Tedeschi. L’Jugoslavia è l’unico caso in Europa in cui la liberazione dai nazisti si conclude senza l’aiuto di forse straniere.
In Grecia, la resistenza iniziò nel 1940, quando il paese fu invaso dalle truppe italiane. Qui si ebbe una lotta violenta e sanguinosa fra due fazioni di resistenti: i partigiani di ispirazione comunista e i partigiani anticomunisti, sostenuti dagli inglesi. Ne derivò una guerra civile che durò otto anni, ossia fino al 1948.
Domande da interrogazione
- Quali erano le due forme principali di collaborazionismo nei paesi europei dominati dal nazismo?
- Quali erano le principali attività della Resistenza in Europa?
- Come si sviluppò la Resistenza in Francia dopo l'occupazione tedesca?
- Quali furono i principali episodi di resistenza in Polonia?
- Come si concluse la resistenza in Jugoslavia?
Le due forme principali di collaborazionismo erano il collaborazionismo di stato, motivato dalla necessità di proteggere la popolazione, e il collaborazionismo politico-ideologico, sostenuto da movimenti nazionalisti o fascisti.
La Resistenza in Europa si dedicava alla propaganda, al sabotaggio, al sostegno agli Alleati e alla guerriglia contro l'occupante nazista.
In Francia, la Resistenza si sviluppò con l'appello del generale De Gaulle da Radio Londra e l'organizzazione di un esercito di resistenza nelle colonie, mentre il movimento "maquis" operava all'interno del paese.
In Polonia, i principali episodi di resistenza furono la rivolta del ghetto di Varsavia e l'insurrezione di Varsavia, entrambe violentemente represse dai nazisti.
La resistenza in Jugoslavia si concluse con la vittoria dei partigiani comunisti guidati dal maresciallo Tito, che liberarono il paese dai nazisti senza l'aiuto di forze straniere.