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Il fascismo non nacque subito come regime totalitario, ma Mussolini, approfittando della crisi del primo dopoguerra, fondò il 23 marzo del 1919, con il proposito di garantire al popolo il minimo salario, la giornata di 8 ore lavorative e il voto alle donne.ma dopo aver ottenuto il consenso del popolo, passò alla violenza con le squadre fasciste che organizzavano spedizioni punitive contro i socialisti e le organizzazioni contadine. Il 24 ottobre 1922, Mussolini per assumere il potere ordinò alle camicie nere la marcia su Roma e il re Vittorio Emanuele III non solo non fece intervenire l’esercito, ma chiese a Mussolini di formare un nuovo governo. Da quel momento e dopo l’uccisione di Matteotti, che aveva denunciato brogli elettorali, il fascismo si trasformo ‘in dittatura e fu riconosciuto come partito unico, mentre gli altri furono sciolti. Tutti i poteri passarono nelle mani di Mussolini, che si proclamava il ‘’duce’’ degli italiani e salvatore della nazione; non c ‘era più libertà’ di stampa, il cinema e la radio erano usati per la propaganda, fu legalizzato lo squadrismo con la creazione della Milizia Volontaria per la sicurezza Nazionale, che doveva individuare e arrestare gli oppositori. Ma la cosa più grave fatta da Mussolini e quindi dal suo regime, fu quella di avvicinarsi a Hitler, firmando un patto con la Germania (Asse Roma-Berlino). Fu il momento in cui il regime fascista si adeguò al nazismo, ammettendo le leggi razziali contro gli ebrei.
Il nazismo nacque in seguito alla delusione per gli esiti della prima guerra mondiale (perdite territoriali, riduzione dell’esercito e risarcimento in denaro). Al centro delle ideologie del partito nazista c’era il concetto di purezza della razza del popolo tedesco, il cosiddetto mito dell’arianesimo; bisognava sottomettere le razze inferiori per creare una comunità priva di ogni elemento estraneo. L’apice del razzismo nazista fu l’antisemitismo, infatti secondo Hitler, gli ebrei erano i soli responsabili dei mali della Germania e per avere una razza pura, occorreva anche eliminare gli zingari, i portatori di handicap, gli omossessuali e i malati di mente. La dittatura di Hitler, denominato il ’’fuhrer’’ e che per i suoi seguaci rappresentava il ‘’messia’’ che avrebbe salvato la Germania, iniziò nel 1933, quando andò al governo, instaurando uno Stato totalitario a partito unico, fu creata una polizia segreta, la Gestapo, contro gli oppositori che venivano rinchiusi nei lager ed eliminati. Ci fu una violenta propaganda per portare i tedeschi ad odiare gli ebrei, durante la ‘’notte dei cristalli’’ del 1938, furono infrante le vetrine dei negozi ebraici, distrutte le sinagoghe, incendiate le abitazioni, arrestati e uccisi ebrei in tutta la Germania. Nel 1942 fu avviata la deportazione degli Ebrei nei campi di concentramento dove morirono più di sei milioni di persone.
Lo Stalinismo, affermatosi in URSS alla fine degli anni venti, generò uno degli Stati totalitari più feroci del XX SECOLO. Stalin successe a Lenin e sosteneva il socialismo in un solo paese, l’URSS e dopo la grave crisi economica del 1927, con la sua politica permise al paese di progredire economicamente e crebbe l` alfabetizzazione. Ma fu cancellata ogni forma di libertà, la società era dominata dal terrore e dalla censura, ogni opposizione a Stalin veniva eliminata con le cosiddette “purghe” (uccisione degli oppositori) che colpirono i politici, l` esercito e gli intellettuali. Chi si opponeva al suo regime veniva deportato e eliminato nei “gulag” (campi di lavoro); le vittime furono milioni. Stalin si presentava come padre e guida infallibile del suo popolo e divenne la personificazione stessa della rivoluzione e del comunismo.
REGIMI TOTALITARI
Il totalitarismo è un termine usato per definire un tipo di regime
politico dove lo stato esercita il controllo sulla società e sulla vita dei
cittadini, come fece il fascismo e il nazismo, è un fenomeno proprio
del novecento, quando la propaganda e l’informazione diventa uno
degli strumenti per gestire il potere e plagiare le menti. Il fascismo, ad
esempio, cercò il consenso dei cittadini creando occasioni di
partecipazione per tutti, adunate, marce, inni, feste di regime,
manifestazioni di massa e creando il mito della guerra facendo leva
sul senso di appartenenza alla patria. Il nazismo e lo stalinismo sono
stati dei regimi totalitari che hanno usato una persecuzione violenta e
sanguinosa nei confronti degli oppositori politici, degli ebrei, degli
handicappati e di tutti coloro che avrebbero potuto ostacolare un
progetto prefissato. Ad esempio non esisteva l`avversario politico, ma
esisteva il nemico e per la presenza di un solo partito esisteva anche
la “cultura del sospetto” e cosi ognuno poteva essere una spia, che
nel caso del nazismo era l`ebreo e nel caso sovietico era il dissidente
politico. Lo sterminio degli ebrei rappresenta l`espressione massima di
distruzione di un individuo solo perché è diverso. I regimi totalitari
hanno rappresentato un momento di non ritorno, un punto di partenza
per la coscienza civile; ed è per questo motivo che occorre ricordarli,
perché possono riproporsi, in altri luoghi, in altri tempi e con altri
protagonisti. I totalitarismi sono prodotti storici che possono riproporsi
in altri luoghi, in altri tempi e con altri protagonisti.
Il fascismo non nacque subito come regime totalitario, ma Mussolini,
approfittando della crisi del primo dopoguerra, fondò il 23 marzo del
1919, con il proposito di garantire al popolo il minimo salario, la
giornata di 8 ore lavorative e il voto alle donne.ma dopo aver ottenuto
il consenso del popolo, passò alla violenza con le squadre fasciste che
organizzavano spedizioni punitive contro i socialisti e le organizzazioni
contadine. Il 24 ottobre 1922, Mussolini per assumere il potere ordinò
alle camicie nere la marcia su Roma e il re Vittorio Emanuele III non
solo non fece intervenire l’esercito, ma chiese a Mussolini di formare
un nuovo governo. Da quel momento e dopo l’uccisione di Matteotti,
che aveva denunciato brogli elettorali, il fascismo si trasformo ‘in
dittatura e fu riconosciuto come partito unico, mentre gli altri furono
sciolti. Tutti i poteri passarono nelle mani di Mussolini, che si