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Approfondimento : Friedrich Wilhelm Nietzsche
Pagin
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INTRODUZIONE
nazionalismo
Si può parlare di per le dottrine ed i movimenti che
sostengono l'affermazione, l'esaltazione ed il potenziamento della
nazione intesa come collettività omogenea, ritenuta depositaria di
valori tradizionali tipici ed esclusivi, del patrimonio culturale e
spirituale nazionale, sebbene questa definizione non sia univoca.
nazione.
L'ideologia nazionalistica segue l'affermazione dell'idea di
*********************
Gli effetti della crisi statunitense mutarono il quadro politico,
accelerando la
distruzione della Repubblica di Weimar e si aprirono cosi notevoli
spazi per
l’estremismo di destra in particolare con il Partito nazionalsocialista
di Adolf
Hitler. Nel 1932 i nazisti conseguirono un grande successo elettorale
ottenendo la maggioranza, nel frattempo l’incendio del parlamento
tedesco,
palazzo del Reichstag, la cui responsabilità fu addossata ai
comunisti, fornì ai
nazisti il pretesto per scatenare una repressione contro le
opposizioni e fu Pagin
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ripristinata la pena di morte per i crimini contro lo stato. Alle nuove
elezioni i
nazisti ottennero la maggioranza che consentì a Hitler di espellere
dal
parlamento i comunisti e i socialdemocratici, inoltre il parlamento
votò i pieni
poteri a Hitler cosi furono create le basi per una dittatura
nazionalsocialista e
per la costruzione dello stato totalitario.
L’ascesa al potere del nazismo fu resa possibile dall’appoggio dei
militari e
della grande borghesia. La propaganda nazionalsocialista era
destinata ad
avere un effetto travolgente. Il volto più aggressivo e distruttivo del
movimento nazista si manifestò con la notte che passò alla storia
come la
“notte dei lunghi coltelli”, Hitler fece massacrare tutti i capi dell’ala
sinistra del
partito. Successivamente aggiunse alla carica di cancelliere quella
di capo
dello stato e di capo supremo delle forze armate, assumendo il
titolo di
“fuhrer”, cioè di capo carismatico. La Schutz-Staffeln, i reparti
militari, e la
Gestapo, la polizia tedesca, seminavano terrore con azioni di
inaudita ferocia
che costrinsero alla fuga importanti esponenti culturali come lo
scienziato Pagin
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Albert Einstein. Furono distrutti tutti i libri e gli scritti non tedeschi.
La dottrina di Hitler esaltava il nazionalismo e la superiorità della
razza.
L’obiettivo era di cancellare la sconfitta rimediata nella prima
guerra mondiale
e ridimensionare il trattato di Versailles riportando la Germania ad
essere una
grande potenza planetaria. Secondo Hitler una delle minacce più
gravi erano
gli ebrei. Ma oltre i motivi razzisti c’erano quelli di natura
economica, infatti la
grande industria tedesca aveva bisogno di denaro e le banche
erano in gran
parte controllate da ebrei, furono cosi visto come gli oscuri
manovratori
dell’economia e della finanza. Con le leggi di Norimberga gli ebrei
furono
privati di tutto e insieme ai dissidenti politici furono portati nei
campi di
concentramento. Di questi oltre il 90% furono uccisi soprattutto
dopo che
Hitler dette inizio alla soluzione finale ordinando lo sterminio di tutti
gli ebrei,
per questo furono allestiti veri e propri campi di sterminio come
quello di
Treblinka in cui si faceva uso di gas letali. Uno dei campi di
concentramento Pagin
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più famosi era quello di Auschwitz dove sul cancello campeggiava la
scritta il
lavoro rende liberi e si producevano carburante e gomma sintetica
con il
lavoro di 10000 prigionieri. Queste spietate repressioni
rappresentavano un
regime che puntava alla completa sottomissione degli individui e
uno degli
strumenti fondamentali fu l’educazione. La scuola era finalizzata
alla
formazione di una gioventù devota al regime: i maschi erano
addestrati
militarmente, mentre le femmine erano preparate alla maternità. I
mezzi di
comunicazione di massa e le parate militari esaltavano la gente e
cosi
garantivano il pieno consenso.
In Italia con Benito Mussolini si affermò il Partito nazionale fascista.
Il
fascismo seppe sfruttare sia il vuoto politico lasciato dalla crisi
storica della
classe dirigente liberale, sia le contraddizioni del movimento
socialista. Con
abilità seppe dar voce al malessere e al risentimento dei ceti medi
nei
confronti dello stato. L’impresa di Fiume rappresentò una prova di
forza del
movimento nazionalista e anche la fragilità delle istituzioni liberali
italiane, Pagin
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mostratesi incapaci di fronte all’azione compiuta da D’Annunzio, il
quale
rimase padrone di Fiume per più di un anno. Mussolini, avendo
l’appoggio di
una parte consistente della borghesia organizzò la marcia su Roma.
Le
squadre fasciste ebbero il consenso di Vittorio Emanuele III che
affidò a
Mussolini il compito di formare un nuovo governo, costringendo
Facta alle
dimissioni. Il volto autoritario del fascismo maturò operando un
ridimensionamento del parlamento e concentrando le leve di
comando tutte
nel capo di governo. Strumenti fondamentali del fascismo furono il
Gran
consiglio, che sostituì il parlamento in alcune funzioni, e la Milizia
volontaria
per la sicurezza nazionale, braccio armato del partito. Mussolini
consolidò la
dittatura dichiarando illegali tutti i partiti tranne quello fascista e fu
instaurato
il tribunale speciale per perseguire l’opposizione. Le ripercussioni
della crisi
mondiale in Italia determinarono modificazioni del sistema
economico. Il
governo fascista impose un sistema economico centralizzato nel
quale lo Pagin
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stato gestiva intere banche produttive e controllava il sistema
bancario. Negli
stessi anni il regime accentuò l’intervento nelle opere pubbliche e
rafforzò
l’apparato militare per accrescere il prestigio italiano sul piano
internazionale.
Inoltre per un più dettagliato controllo della società lo stato fascista
decise di
inquadrare la gioventù in organismi di massa che avevano la
funzione di
formazione paramilitare, nelle scuole fu adottato il testo unico di
stato e tutte
le forme di propaganda erano al servizio del regime. Mussolini
conquistò
l’Etiopia per rinvigorire il consenso popolare, incrinato dagli
interventi
economici che avevano colpito le classi inferiori, e per aprire nuovi
mercati. In
Europa Mussolini mirò a trovare una collocazione che rendesse
prestigio
all’Italia negli equilibri internazionali ed accrescere l’influenza
italiana nell’area
balcanica. La guerra d’Africa ebbe l’effetto di peggiorare i rapporti
con
Inghilterra e Francia nel contempo determinò un inevitabile
avvicinamento
con la Germania nazista. L’asse Roma-Berlino, stabilito con accordi
che Pagin
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prevedavano una comune politica estera, sanciva la fine del
sistema di
equilibrio e l’inizio si una nuova fase fondata sulla costituzione di un
blocco di
stati fascisti desiderosi di imporre la loro supremazia nel mondo.
STORIA DELL’ARTE
L’ARCHITETTURA FASCISTA
L’architettura fascista fu senza ombra di dubbio favorita dall’elevato
numero
di opere pubbliche le quali, realizzate dal regime, ne testimoniavano
l’incisiva
e concreta presenza all’interno del paese. Questa nuova scuola
intendeva
abolire totalmente ogni sorta di legame col passato recuperando
però alcuni
elementi classici rendendoli in chiave nazionalistica. Nello stesso
tempo
voleva contrapporre allo stile di vita borghese, quello eroico e
collettivo. Il
regime fascista diede il via alla progettazione di aree urbane, alla
costruzione
di edifici e nuove città come Littoria ( l’attuale Latina), Pomezia,
Sabaudia ed
Aprilia. Alcune di queste opere hanno pura funzione
propagandistica, altre
rappresentano dei capolavori ed altre ancora degli scempi. Gli
edifici eretti in
quegli anni avevano un’immagine gelida e cupa seppur grandiosa, a
causa di Pagin
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forme geometriche come il cubo e il cilindro, il contrasto dei bianchi
e dei neri
e l’assenza di decorazioni. Lo scopo principale dell’architettura era
quello di
incanalare il gusto popolare in un’estetica che fosse lo specchio
fedele del
regime fascista. Il miglior architetto di quel periodo era Marcello
Piacentini. La
sua opera più prestigiosa è il palazzo di giustizia a Milano
completamente
rivestito di marmo, con ampie e lunghe finestre. Ogni elemento
della
costruzione doveva essere legato ad un’ideologia propagandistica.
ITALIANO
GABRIELE D’ANNUNZIO
D’Annunzio nacque a Pescara nel 1863 , dopo essersi diplomato si
trasferì a
Roma per frequentare la facoltà di lettere . Qui iniziò a vivere all’
insegna
della mondanità , raffinatezza e lusso frequentando salotti di
letterati ,
intanto in lui cresceva la sua ideologia politica nazionalista .
Gabriele D'Annunzio partecipa alla guerra come volontario e compie
rischiose
e spettacolari imprese come il volo su Vienna con lo scopo di
gettare
manifestini tricolori sulla capitale austriaca. Aderisce al fascismo,
ma Pagin
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Mussolini lo tiene lontano dalla politica attiva. Oltre che all'attività
letteraria,
negli ultimi anni si dedica a trasformare la villa del Vittoriale nel
museo della
sua vita e delle sue imprese e la lascia in dono allo stato.
Individuando nell’arte l’unico valore autentico e fondamentale
dell’esistenza,
D’Annunzio abolisce ogni separazione fra arte e vita. La
connessione fra arte
e vita rappresenta una costante fondamentale nell’opera di
D’Annunzio e i
suoi effetti risultano ingigantiti da una tendenza esibizionistica,
questi aspetti
hanno condizionato il giudizio critico della sua produzione letteraria.
Per
D’Annunzio è l’arte a fornire le aspirazioni e gli ideali ai quali lo stile
di vita
dell’artista deve conformarsi. D’Annunzio riesce a elaborare una
complessa
immagine pubblica di se stesso la cui diffusione ha effetti positivi
sia sulla
vendita dei suoi libri sia su quello della popolarità degli interventi
giornalistici.
Questo pubblico viene individuato da D’Annunzio nella piccola
borghesia
mediamente colta che, pur essendo uno dei bersagli polemici
dell’artista,
risulta attratta dal modello di vita dannunziano. D’Annunzio propone
la figura Pagin
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del poeta come modello imitabile per tutti e autorizza che la sua
opera possa
essere ripetuta nella vita quotidiana. Riesce a sfruttare tutti i campi
di
comunicazione allora utilizzabili, pubblica i suoi romanzi in
anteprima sui
giornali perché consente agli autori immediati guadagni oltre a
fornire una
rapida popolarità e stabilisce importanti rapporti con i maggiori
editori del
tempo che pubblicano i suoi romanzi assicurando ingenti diritti
d’autore.
Inoltre le opere di D’Annunzio vengono pubblicate per tutte le fasce
di
mercato: raffinate edizioni di lusso per una fascia alta di lettori ma
anche
edizioni economiche per un pubblico più vasto e popolare.
D’Annunzio scrisse molte poesie , però la sua composizione più
ammirevole e
coinvolgente e senz’altro “La pioggia nel pineto ”. ( Allegato 1 ) Parte il sottofondo
musicale “Comptine d’un autre été ”
INGLESE
GEORGE ORWELL
George Orwell, pen name of Eric Arthur Blair, achieved prominence
in the
late 1940s as the author of two brilliant satires attacking
totalitarianism.
Orwell was tendentially a political intellectual; he based his works
on the Pagin
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critic of the society and he considered political writing a real art.
The name of
Orwell was synonym of pessimism. His most famous works are:
Animal Farm
and Nineteen Eighty-four published in 1948. Animal Farm is a
political fable in
the form of an allegory that described the revolt of the animals in a
farm.
The story is set on “Manor farm ” , owned by Mr. Jones . One night
a pig ,
tells the other animals about a dream which all the animals were
living
together in harmony free from human oppression . Three days later
the pig
dies and three pigs group his ideas into a sort of philosophy called
“animalism”. One day Mr. Jones forgets to feed the animals of the
farm . This
causes a rebellion and he is forced off the farm . The animals
rename the
place “animal farm” and formulate the “seven commandments ”
which they
write on the wall of the barn which they use for their meetings .
The time pass, animals are like man and the commandments
reduce to
become one : all animals are equal , but some animals are more
equal than