Concetti Chiave
- Roma simboleggiava sia l'unità italiana che il cattolicesimo, rendendo complessa la sua questione.
- Cavour preferiva trattative diplomatiche per risolvere la questione di Roma, evitando azioni militari.
- La morte di Cavour lasciò la soluzione del problema ai successori meno capaci, portando a malcontenti e divisioni.
- Garibaldi tentò di occupare lo Stato Pontificio nel 1862, ma fu fermato ad Aspromonte, causando tensioni politiche.
- La Convenzione di settembre del 1864 tra Italia e Francia cercò di risolvere la questione, spostando la capitale a Firenze.
Indice
La questione di Roma
La questione di Roma era irta di difficoltà. Roma, che negli anni della sua antica e gloriosa storia aveva unificato intorno a sé tutta la penisola, era il simbolo stesso dell’Italia unita, ma era anche il simbolo stesso del cattolicesimo, che aveva dato una nuova unità ai popoli europei negli anni difficili del Medioevo.
Proprio la sua grandezza e per la sua missione, Roma non era soltanto amata e venerata dagli italiani, ma da tutti i popoli che ne avevano ricevuto civiltà e insegnamenti.Cavour e la diplomazia
Per queste regioni il Cavour, pur indicando apertamente l’aspirazione del nuovo Regno d’Italia ad avere per sua capitale Roma, non approvava una politica di “azione”, cioè di interventi militari, e di imprese garibaldine, ma confidava nelle trattative diplomatiche. Purtroppo la morte lo colse prima che egli potesse avviare la soluzione del problema ed i suoi successori, per quanto probi e volonterosi, non ebbero le sue capacità.
Aspromonte e le conseguenze
Sotto uno di essi, Urbano Rattazzi, ci fu un tentativo di occupazione dello Stato Pontificio da parte di Garibaldi e i suoi volontari, fermati ad Aspromonte (1862) dalle truppe regie. Nello scontro fu ferito lo stesso Garibaldi. L’episodio di Aspromonte suscitò gravi malcontenti, allargò la divisione tra “moderati e garibaldini”, e provocò la caduta del ministro Rattazzi.
La convenzione di settembre
Il suo successore, Marco Minghetti, stipulò una convenzione con la Francia (Convenzione di settembre 1864) per la quale lo Stato italiano si impegnava a impedire ogni attacco allo Stato Pontificio e a dimostrare la rinuncia a Roma trasportando la capitale a Firenze. Dal canto suo la Francia si impegnava a ritirare da Roma le truppe che la occupavano dal 1849. La Convenzione di settembre suscitò la violenta reazione dei torinesi; il ristabilimento dell’ordine costò anche qualche vittima.
Domande da interrogazione
- Qual era la posizione di Cavour riguardo alla questione di Roma?
- Quali furono le conseguenze dell'episodio di Aspromonte?
- Cosa prevedeva la Convenzione di settembre del 1864?
Cavour aspirava a fare di Roma la capitale del nuovo Regno d'Italia, ma preferiva risolvere la questione attraverso trattative diplomatiche piuttosto che con interventi militari o azioni garibaldine.
L'episodio di Aspromonte, dove Garibaldi fu fermato e ferito, causò gravi malcontenti, ampliò la divisione tra "moderati e garibaldini" e portò alla caduta del ministro Urbano Rattazzi.
La Convenzione di settembre del 1864 prevedeva che lo Stato italiano impedisse attacchi allo Stato Pontificio e trasferisse la capitale a Firenze, mentre la Francia si impegnava a ritirare le truppe da Roma.