Concetti Chiave
- La questione di Roma simboleggiava sia l'unità italiana che il cattolicesimo, rendendo la sua annessione complessa per motivi storici e religiosi.
- Cavour aspirava a fare di Roma la capitale del nuovo Regno d'Italia, ma preferiva risolvere la questione attraverso la diplomazia piuttosto che con azioni militari.
- La morte di Cavour lasciò il compito ai suoi successori, che non riuscirono a trovare una soluzione pacifica al problema romano.
- Il tentativo di Garibaldi di occupare lo Stato Pontificio fu fermato ad Aspromonte, causando divisioni politiche e la caduta del governo Rattazzi.
- La Convenzione di settembre con la Francia impegnava l'Italia a rinunciare temporaneamente a Roma, spostando la capitale a Firenze, in cambio del ritiro delle truppe francesi da Roma.
Indice
La questione di Roma
La questione di Roma era irta di difficoltà. Roma, che negli anni della sua antica e gloriosa storia aveva unificato intorno a sé tutta la penisola, era il simbolo stesso dell’Italia unita, ma era anche il simbolo stesso del cattolicesimo, che aveva dato una nuova unità ai popoli europei negli anni difficili del Medioevo.
Proprio per la sua grandezza e per la suiamissione, Roma non era soltanto amata e venerata dagli italiani, ma da tutti i popoli che ne avevano ricevuto civiltà e insegnamenti.Cavour e la diplomazia
Per queste ragioni il Cavour, pur indicando apertamente l’aspirazione del nuovo Regno d’Italia ad avere per sua capitale Roma, non approvava una politica di “azione”, cioè di interventi militari, e di imprese garibaldine, ma confidava nelle trattative diplomatiche. Purtroppo la morte lo colse prima che egli potesse avviare la soluzione del problema ed i suoi successori, per quanto probi e volonterosi, non ebbero le sue capacità.
Aspromonte e le conseguenze
Sotto uno di essi, Urbano Rattazzi, ci fu un tentativo di occupazione dello Stato Pontificio da parte di Garibaldi e dei suoi volontari, fermati ad Aspromonte dalle truppe regie. Nello scontro fu ferito lo stesso Garibaldi. L’episodio di Aspromonte suscitò gravi malcontenti, allargò la divisione tra “moderati” e “garibaldini”, e provocò la caduta del ministro Rattazzi.
La convenzione di settembre
Il suo successore, Marco Minghetti, stipulò una convenzione con la Francia per la quale lo Stato italiano si impegnava a impedire ogni attacco allo Stato Pontificio e a dimostrare la rinuncia a Roma trasportando la capitale a Firenze. Dal canto suo la Francia si impegnava a ritirare da Roma le truppe che la occupavano dal 1849. La Convenzione di settembre suscitò la violenta reazione dei torinesi; il ristabilimento dell’ordine costò anche qualche vittima.
Domande da interrogazione
- Qual era la posizione di Cavour riguardo alla questione di Roma?
- Quali furono le conseguenze dell'episodio di Aspromonte?
- Cosa prevedeva la Convenzione di settembre tra Italia e Francia?
Cavour aspirava a fare di Roma la capitale del nuovo Regno d'Italia, ma preferiva risolvere la questione attraverso trattative diplomatiche piuttosto che con interventi militari.
L'episodio di Aspromonte causò gravi malcontenti, ampliò la divisione tra "moderati" e "garibaldini", e portò alla caduta del ministro Urbano Rattazzi.
La Convenzione di settembre prevedeva che l'Italia impedisse attacchi allo Stato Pontificio e trasferisse la capitale a Firenze, mentre la Francia si impegnava a ritirare le truppe da Roma.