silvia.vallenari
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Concetti Chiave

  • I governi del tempo erano considerati inadeguati, con un frazionamento del paese ritenuto anacronistico e istituzioni politiche opprimenti.
  • Il cambiamento verso indipendenza e libertà era visto come necessario per il normale svolgimento della vita civile.
  • Due matrici ideologiche alternative venivano sviluppate, con la scuola moderata che cercava di risolvere la questione italiana senza sovvertire le istituzioni tradizionali.
  • Gioberti, Balbo e D'Azeglio erano figure chiave della scuola moderata, ciascuno rappresentando una visione distinta per il futuro politico dell'Italia.
  • Le riforme interne erano viste come essenziali per trasformare ogni stato in un regime costituzionale, aprendo al liberalismo ma non alla democrazia.

Indice

  1. Inadeguatezza dei governi del tempo
  2. Necessità di cambiamento e indipendenza
  3. Scuola moderata e ideologie

Inadeguatezza dei governi del tempo

I governi del tempo erano inadeguati, anacronistico il frazionamento del paese, e grave il contrasto tra società che cresceva e istituzioni politiche opprimenti.

Necessità di cambiamento e indipendenza

Era necessario il cambiamento, indipendenza e libertà, erano ormai importanti per l'ordinario svolgimento della vita civile.

Scuola moderata e ideologie

Necessaria l'elaborazione di progetti alternativi in due distinte matrici ideologiche:

Scuola moderata (Gioberti, Balbo, D'Azeglio, Durando)

Contro il Piemonte: la risposta alla questione italiana senza sovvertire le tradizionali istituzioni.

Vedevano alla guida del Risorgimento Italiano: il Pontefice (neoguelfi) e la monarchia dei Savoia.

Una federazione di Sovrani. Apertura al liberalismo, ma non alla democrazia.

Ogni stato doveva avere riforme interne per trasformarli in regime costituzionali.

- Gioberti (1801-1852) sacerdote piemontese

1843 a Bruxelles pubblica "Del primato morale e civile degli italiani", in cui la visione della Sofia italiana è strettamente intrecciata a quella della chiesa.

Non era d'accordo con l'idea mazziniana di una rivoluzione popolare, ma ad un accordo tra sovrani e popolo e una formazione di una federazione italiana presieduta dal Papà.

- C. Balbo (1789-1853) conciliazione tra chiesa e idee liberali, ma compito di guidare la causa italiana spettava alla monarchia Sabauda.

1844 Parigi"le speranze dell'Italia" in cui le preoccupazioni di come liberarsi del dominio austriaco nel Lombardi - Veneto spingendolo verso l'ormai tramontato impero turco e l'affermarsi contro l'espansionismo russo.

- D'Azeglio (1807-1894) voleva che le riforme venissero attiTe dai Principi

1846 "Della nazionalità italiana" assegnava ai re di Sardegna e Napoli il compito di liberare l'Italia dal dominio austriaco.

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