vanessaviarengo
Ominide
3 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Il principale obiettivo dei democratici italiani era la conquista di Roma per farne la capitale, nonostante l'opposizione del papa Pio IX.
  • Garibaldi organizzò due spedizioni per conquistare Roma, ma entrambe furono fermate: la prima dall'esercito italiano nel 1862 e la seconda dalle truppe francesi nel 1867.
  • Il governo italiano, sotto pressione internazionale, accettò la Convenzione di settembre del 1864, spostando la capitale a Firenze per garantire l'indipendenza dello Stato della chiesa.
  • La questione romana fu risolta nel 1870, quando i bersaglieri italiani entrarono a Roma dopo la caduta di Napoleone III e l'annessione fu sancita da un plebiscito.
  • L'annessione di Roma creò una lunga frattura tra laici e cattolici, con il papa Pio IX che scomunicò i governanti italiani e vietò ai cattolici di partecipare alla politica.

Indice

  1. La conquista di Roma
  2. Le spedizioni di Garibaldi
  3. Pressioni internazionali e accordi
  4. La questione romana
  5. L'annessione e le sue conseguenze

La conquista di Roma

La conquista di Roma e la sua proclamazione a capitale d'Italia erano il principale obiettivo dei democratici. Il papa Pio IX si opponeva però a questo progetto, che avrebbe significato la scomparsa dello Stato della chiesa.

Le spedizioni di Garibaldi

Garibaldi organizzò due spedizioni per conquistare Roma. La prima fu nel 1862. In Sicilia, dove la sua popolarità non era venuta meno, raccolse volontari provenienti da tutta Italia, ma fu fermato in Calabria, sulle pendici dell'Aspromonte, dall'esercito italiano, che fece fuoco sui volontari. Garibaldi stesso fu ferito a una gamba e arrestato.

Pressioni internazionali e accordi

L'opposizione del governo italiano all'iniziativa di Garibaldi nasceva dalle pressioni internazionali, specie di Francia e Austria, che non volevano la fine dello Stato della chiesa. Per rassicurare le due potenze straniere il governo accettò il 15 settembre 1864 di sottoscrivere un accordo con la Francia, la Convenzione di settembre, con la quale trasferiva la capitale da Torino a Firenze e si impegnava a garantire l'indipendenza dello Stato della chiesa.

La questione romana

Garibaldi tentò una seconda volta, nel 1867, di risolvere con le armi quella che ormai veniva definita la "questione romana". Anche la sua seconda spedizione fu fermata, questa volta dalle truppe francesi, a Mentana, vicino a Roma, e il generale fu di nuovo arrestato.

L'annessione e le sue conseguenze

Falliti i tentativi garibaldini, per risolvere la "questione romana" si dovette attendere un evento internazionale. Il 1° settembre 1870 Napoleone III, sconfitto a Sedan dall'esercito prussiano, veniva deposto; il papa perdeva così la protezione francese. Il 20 settembre 1870 i bersaglieri entrarono a Roma dopo aver aperto con i cannoni una breccia presso Porta Pia. Il papa Pio IX aveva dato ordine alle sue truppe di opporre una simbolica resistenza affinché fosse palese agli occhi del mondo l'atto di forza e di aggressione compiuto dal Regno italiano. Un successivo plebiscito sancì l'annessione del Lazio e di Roma al Regno d'Italia. Roma veniva proclamata capitale.

L'annessione dello Stato della chiesa aprì nel paese una frattura tra laici e cattolici destinata a pesare per decenni. Pio IX, infatti, non accettò la nuova situazione politica, né le garanzie che lo stato italiano offriva alla chiesa con la legge delle guarentigie: libertà di svolgere in tutto il Regno la sua funzione religiosa, sovranità sulla Città del Vaticano e un'indennità annua in denaro.

Pio IX scomunicò i governanti italiani, si dichiarò prigioniero in Vaticano ed emanò un decreto, il Non expedit, che in latino significa "Non è opportuno", che vietava ai cattolici di partecipare alla vita politica italiana.

Domande da interrogazione

  1. Qual era l'obiettivo principale dei democratici riguardo a Roma dopo la terza guerra d'indipendenza italiana?
  2. L'obiettivo principale dei democratici era la conquista di Roma e la sua proclamazione a capitale d'Italia, nonostante l'opposizione del papa Pio IX.

  3. Perché il governo italiano si oppose alle spedizioni di Garibaldi per conquistare Roma?
  4. Il governo italiano si oppose alle spedizioni di Garibaldi a causa delle pressioni internazionali, in particolare da parte di Francia e Austria, che non volevano la fine dello Stato della chiesa.

  5. Quale evento internazionale permise la risoluzione della "questione romana"?
  6. La sconfitta di Napoleone III a Sedan da parte dell'esercito prussiano il 1° settembre 1870, che portò alla perdita della protezione francese per il papa, permise la risoluzione della "questione romana".

  7. Quali furono le conseguenze dell'annessione dello Stato della chiesa per i rapporti tra laici e cattolici in Italia?
  8. L'annessione dello Stato della chiesa creò una frattura tra laici e cattolici, con Pio IX che non accettò la nuova situazione politica e scomunicò i governanti italiani, dichiarandosi prigioniero in Vaticano e vietando ai cattolici di partecipare alla vita politica italiana.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community