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Concetti Chiave

  • All'inizio del Novecento, la questione abitativa per la classe operaia divenne cruciale a causa del boom industriale.
  • Nel 1903, l'Italia creò l'Istituto Autonomo per le Case Popolari per affrontare la carenza di alloggi per operai.
  • Il villaggio operaio di Collegno, vicino Torino, includeva 120 alloggi e numerosi servizi comunitari come scuole e chiese.
  • A Milano, il quartiere operaio di via Solari 40 ospitava oltre 1000 persone con servizi comunitari come asilo e bagni pubblici.
  • Questi quartieri operai rappresentavano modelli di edilizia per le classi meno abbienti, con infrastrutture a supporto della comunità.

Indice

  1. Soluzioni abitative per la classe operaia
  2. Iniziative pubbliche e private
  3. Esempi di quartieri operai

Soluzioni abitative per la classe operaia

La questione delle soluzioni abitative per la classe operaia divenne centrale soprattutto all'inizio del Novecento, quando lo sviluppo industriale moltiplicò il numero dei lavoratori.

Iniziative pubbliche e private

Le amministrazioni pubbliche, alcune società di beneficenza e singoli imprenditori si impegnarono nella creazione di quartieri dedicati agli operai. L'impiego dello Stato in questo settore si tradusse nell'approvazione della legge del 1903 che creava l'Istituto Autonomo per le Case Popolari.

Esempi di quartieri operai

Tra i quartieri più famosi ricordiamo il villaggio operaio di Collegno nella periferia di Torino, costruito intorno al cotonificio Leumann tra il 1872 e il 1907. Questo "villaggio" comprendeva potrei ai 120 alloggi in 59 case e villini, anche una scuola, una chiesa, bagni pubblici, una palestra, la stazione ferroviaria e un albergo, mentre all'interno dello stabilimento c'erano una mensa, un asilo, e un circolo sportivo. A Milano si ricorda il quartiere operaio di via Solari 40 costruito tra il 1905 e il 1906 grazie al finanziamento della fondazione Società Umanitaria. Questo quartiere comprendeva 240 appartamenti per più di 1000 persone. Il quartiere, collegato al centro di Milano dal tram, comprendeva alcuni servizi per la comunità: un asilo, bagni, docce, lavatoi comuni, sale riunioni. Questo quartiere rappresenta ancora oggi un modello di "edilizia per categorie meno abbienti".

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