Concetti Chiave
- Gli anni Quaranta dell'Ottocento furono segnati da una crisi economica, sociale e politica che culminò nel 1848 con un'ondata rivoluzionaria in Europa.
- In Francia, la rivolta del 1848 portò alla proclamazione della Seconda Repubblica, ma le divergenze interne indebolirono il fronte rivoluzionario.
- Nell'Impero asburgico, le rivolte scoppiarono a Vienna e si diffusero, ma furono represse grazie alla mancanza di coordinamento tra i movimenti nazionali.
- Nei territori tedeschi, l'Assemblea Nazionale Costituente cercò di unificare gli stati sotto la guida prussiana, ma il rifiuto del re di Prussia portò al fallimento del progetto.
- Le rivolte del 1848 evidenziarono le tensioni tra le aspirazioni nazionali, sociali e politiche, ma furono in gran parte represse dai regimi conservatori dell'epoca.
Indice
Crisi degli anni Quaranta
Gli anni Quaranta dell’Ottocento furono un periodo di crescente crisi: crisi economica (una grande crisi agricola provocò una carestia e danneggiò anche il settore industriale); sociale (nei paesi già industrializzati il proletariato, le cui condizioni peggiorarono, acuì le proteste); politica (erano sempre più forti le richieste di estensione del diritto di voto e le rivendicazioni di indipendenza nazionale). Nel 1848 la crisi sfociò in un’ondata rivoluzionaria senza precedenti per ampiezza e intensità.
Rivoluzione in Francia
La rivolta iniziò in Francia. La popolarità di Luigi Filippo d’Orléans – uno dei sovrani meno oppressivi – crollò a causa della politica economica del Primo ministro Guizot. Gli oppositori del regime orleanista erano numerosi: socialisti, democratici, repubblicani e legittimisti ( che rivendicavano i diritti al trono dei Borboni).
Le opposizioni organizzarono comizi per richiedere la riforma elettorale, ma quando il 22 febbraio 1848 uno di essi venne proibito, il popolo parigino insorse e in soli tre giorni proclamò la Seconda Repubblica. Il governo provvisorio emanò provvedimenti democratici.
Creò anche gli ateliers nationaux (laboratori nazionali), per dare lavoro ai disoccupati, ma l’esperimento fece emergere le divergenze tra liberali e socialisti, divergenze che causarono la disgregazione del fronte rivoluzionario. Le elezioni di aprile (a suffragio universale maschile) videro affermarsi i moderati. Il nuovo governo abolì alcune riforme: operai e disoccupati insorsero ma la rivoluzione fu duramente repressa. Una nuova Costituzione stabilì l’elezione diretta di un presidente della Repubblica con forti poteri, e in dicembre Luigi Bonaparte, nipote di Napoleone, venne eletto. In pochi anni trasformò il governo repubblicano in una dittatura personale: nel 1852 con un plebiscito si fece proclamare imperatore.
Diffusione delle rivolte in Europa
La notizia dell’ insurrezione di Parigi diede il via alle rivolte in tutta Europa. Il 13 marzo 1848 la protesta scoppiò a Vienna per poi allargarsi a tutto l’Impero, Italia compresa.
I governi rivoluzionari di Italia, Cecoslovacchia e Ungheria si proclamarono autonomi e indipendenti. L’Impero riuscì a reagire, sfruttando le divisioni presenti nelle singole nazioni e la mancanza di coordinazione delle iniziative rivoluzionarie, e le rivolte furono represse. Nel dicembre Ferdinando I abdicò in favore del nipote Francesco Giuseppe.
Rivoluzione in Germania
La rivoluzione scoppiò a Berlino il 14 marzo 1848 e si propagò in tutti gli Stati tedeschi, sollevando il problema dell’ unità nazionale. Fu istituita un’Assemblea Nazionale Costituente per l’elaborazione della costituzione del futuro Stato unitario. L’assemblea scelse il progetto della piccola Germania>> (che al contrario della grande Germania>> non comprendeva l’Austria) e offrì la corona imperiale al re di Prussia Federico Guglielmo IV. Questi rifiutò e poco dopo l’assemblea fu sciolta con la forza: così la via liberale al rinnovamento falliva.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della crisi degli anni Quaranta dell'Ottocento?
- Come si sviluppò la rivolta in Francia nel 1848?
- Quali furono le conseguenze delle rivolte nell'Impero asburgico?
- Cosa accadde durante la rivoluzione negli Stati tedeschi?
La crisi degli anni Quaranta fu causata da problemi economici, sociali e politici, tra cui una grande crisi agricola, il peggioramento delle condizioni del proletariato e le crescenti richieste di estensione del diritto di voto e indipendenza nazionale.
La rivolta in Francia iniziò con l'insurrezione del popolo parigino il 22 febbraio 1848, portando alla proclamazione della Seconda Repubblica e all'emanazione di provvedimenti democratici, ma le divergenze tra liberali e socialisti portarono alla disgregazione del fronte rivoluzionario.
Le rivolte nell'Impero asburgico portarono alla proclamazione di governi autonomi in Italia, Cecoslovacchia e Ungheria, ma furono infine represse grazie alle divisioni interne e alla mancanza di coordinazione, con l'abdicazione di Ferdinando I a favore di Francesco Giuseppe.
La rivoluzione negli Stati tedeschi portò alla creazione di un'Assemblea Nazionale Costituente per l'unità nazionale, ma il rifiuto del re di Prussia di accettare la corona imperiale e lo scioglimento forzato dell'assemblea segnarono il fallimento della via liberale al rinnovamento.