RitaeAlessio
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Concetti Chiave

  • Il biennio delle riforme (1846-1848) inizia con l'elezione di papa Pio IX, che attira l'attenzione dei liberali con le sue aperture progressiste.
  • Nel 1848, il Regno delle Due Sicilie affronta una rivolta, portando Ferdinando II a concedere la Costituzione e l'autonomia siciliana.
  • Le insurrezioni di Vienna, Venezia e Milano spingono Carlo Alberto di Savoia a dichiarare guerra all'Austria, con un intervento federale inizialmente sostenuto da altri stati italiani.
  • Dopo le prime vittorie piemontesi, gli Austriaci riconquistano terreno, portando al fallimento della guerra d'indipendenza e alla firma dell'armistizio Salasco.
  • Nonostante le sconfitte, si formano brevi repubbliche in Italia, ma la sconfitta a Novara porta all'abdicazione di Carlo Alberto e al ritorno ai confini prebellici.

Indice

  1. Il biennio delle riforme
  2. Rivolte e costituzioni
  3. Guerra e alleanze
  4. Sconfitte e ritirate
  5. Nuove proteste e sconfitte

Il biennio delle riforme

Il periodo che va dal 1846 al 1848 è noto come biennio delle riforme. Ebbe inizio con l’elezione di papa Pio IX il quale, pur essendo un moderato, suscitò le simpatie dei liberali a causa di alcune aperture progressiste.

Rivolte e costituzioni

Nel Regno delle Due Sicilie il rifiuto di attuare qualsiasi riforma scatenò la rivolta popolare il 12 gennaio 1848. Ferdinando II, spaventato, proclamò l’autonomia della Sicilia e concesse la Costituzione. Seguirono le costituzioni del Granducato di Toscana, del Regno di Sardegna (Statuto Albertino) e dello Stato Pontificio.

Guerra e alleanze

Alla notizia dell’ insurrezione di Vienna, Venezia e Milano (dove, durante le cinque giornate, le truppe austriache furono cacciate) insorsero, e la protesta si estese anche in zone non sottoposte al dominio asburgico. Molti premevano per l’intervento di Carlo Alberto di Savoia, il quale il 23 marzo dichiarò guerra all’ Austria allo scopo di acquisire nuovi territori e impedire che l’iniziativa indipendentista fosse condotta da democratici e repubblicani.

Per lo stesso motivo Pio IX, Leopoldo II di Toscana e Ferdinando II di Napoli inviarono truppe in aiuto a Carlo Alberto.

Sconfitte e ritirate

La guerra assunse così carattere federale. Dopo le sconfitte di Goito e Pastrengo, gli Austriaci guidati da Radetzky si asserragliarono nella zona del quadrilatero (Mantova, Peschiera, Legnano e Verona). Sotto la minaccia di uno scisma da parte dell’ Austria, Pio IX si ritirò dal conflitto, seguito da Leopoldo II e Ferdinando II.

Pur rimasto solo, Carlo Alberto vinse a Curtatone e Montanara, Goito e Peschiera. Milano, Parma, Modena e Venezia furono annesse al Regno di Sardegna. Gli Austriaci però ebbero il tempo di reagire e sconfissero le truppe piemontesi a Custoza (23-25 luglio). Con l’armistizio Salasco, firmato a Vigevano il 9 agosto 1848, si chiudeva la prima fase della guerra.

Nuove proteste e sconfitte

I patrioti non accettarono la sconfitta e una nuova ondata di protesta percorse la penisola:

- Nello Stato Pontificio, fuggito Pio IX, venne costituita la Repubblica Romana guidata da Mazzini, Armellini e Saffi.

- In Toscana, fuggito Leopoldo II, Guerrazzi, Montanelli e Mazzoni costituirono un triumvirato con l’obiettivo di instaurare la repubblica.

Carlo Alberto decise allora di riprendere il conflitto con l’Austria, ma il suo esercito fu pesantemente sconfitto a Novara. Il sovrano sabaudo abdicò in favore del figlio Vittorio Emanuele II e con l’armistizio di Vignale (24 marzo 1849) il Regno di Sardegna tornò ai confini precedenti: finiva così la prima guerra d’indipendenza. In seguito, le repubbliche instaurate in Italia caddero e Venezia si arrese agli Austriaci.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali della rivolta popolare nel Regno delle Due Sicilie nel 1848?
  2. La rivolta popolare nel Regno delle Due Sicilie fu scatenata dal rifiuto di attuare qualsiasi riforma, portando Ferdinando II a proclamare l'autonomia della Sicilia e concedere la Costituzione.

  3. Quali furono le conseguenze dell'insurrezione di Vienna per l'Italia?
  4. L'insurrezione di Vienna portò all'insurrezione di Venezia e Milano, estendendo la protesta anche in zone non sotto dominio asburgico e spingendo Carlo Alberto di Savoia a dichiarare guerra all'Austria.

  5. Come si concluse la prima fase della guerra contro l'Austria?
  6. La prima fase della guerra si concluse con l'armistizio Salasco, firmato a Vigevano il 9 agosto 1848, dopo che le truppe piemontesi furono sconfitte a Custoza.

  7. Quali furono le conseguenze della sconfitta di Carlo Alberto a Novara?
  8. Dopo la sconfitta a Novara, Carlo Alberto abdicò in favore del figlio Vittorio Emanuele II, e con l'armistizio di Vignale il Regno di Sardegna tornò ai confini precedenti, segnando la fine della prima guerra d'indipendenza.

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