Saralattuada1999
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Concetti Chiave

  • L'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando nel 1914 portò all'inizio della Prima Guerra Mondiale tra gli Imperi Centrali e la Triplice Intesa.
  • La guerra di movimento si trasformò in una guerra di posizione dopo la Battaglia della Marna, con la Germania fermata dalle forze franco-inglesi.
  • L'intervento degli Stati Uniti nel 1917 fu motivato dall'affondamento del Lusitania e segnò un punto di svolta nel conflitto.
  • L'armistizio del 1918 segnò la fine della guerra, con la caduta di quattro grandi imperi europei e più di 10 milioni di morti.
  • La guerra portò a crisi economiche e sociali in Europa, mentre gli Stati Uniti emersero come potenza dominante globale.

Prima Guerra Mondiale

Indice

  1. L'inizio del conflitto
  2. La guerra di posizione
  3. L'Italia entra in guerra
  4. Le battaglie sottomarine
  5. La rivoluzione russa e gli Stati Uniti
  6. La disfatta di Caporetto
  7. La fine della guerra
  8. Le conseguenze della guerra
  9. L'emergere delle nuove potenze

L'inizio del conflitto

Il 28 giugno del 1914 a Sarajevo, l’arciduca Francesco Ferdinando venne assassinato da uno studente nazionalista serbo. Così il 28 luglio, l’Austria dichiarò guerra alla Serbia. In base alle alleanze stabilite negli anni precedenti, entrarono in guerra due grandi schieramenti: gli Imperi Centrali (Austria e Germania), a cui si unirono l’Impero turco e la Bulgaria, contro le potenze della Triplice Intesa (Gran Bretagna, Francia e Russia) a cui si unirono la Serbia e altri Stati.

La guerra di posizione

Con lo scoppio della guerra, la Germania attaccò il Lussemburgo e il Belgio con l’intenzione di invadere la Francia. Con la battaglia presso il fiume Marna (6-12 settembre) i tedeschi furono fermati dalle truppe franco-inglesi: la guerra di movimento si trasformava in una guerra di posizione. La Russia tentò di invadere la Germania, ma fallì a causa dell’intervento delle truppe tedesche ed austriache.

L'Italia entra in guerra

Nel momento in cui scoppiò la guerra, l’Italia si era dichiarata neutrale, ma dopo un anno dovette entrare in guerra (24 maggio 1915).

Tra giugno e dicembre del 1915, l’esercito italiano, impreparato ad affrontare una guerra di queste proporzioni, fu mandato all’assalto degli Austriaci, ma non ottenne alcun risultato.

Le battaglie sottomarine

Fra maggio e giugno del 1916 l’esercito austriaco tentò una spedizione punitiva contro gli italiani, considerati traditori dalla Triplice Alleanza. La controffensiva italiana ebbe come esito positivo la conquista di Gorizia. I tedeschi affrontarono inutilmente la marina inglese nella battaglia dello Jutland. Cominciarono allora le battaglie sottomarine, che puntavano ad affondare navi mercantili e perfino quelle per il trasporto dei passeggeri.

La rivoluzione russa e gli Stati Uniti

Nel marzo del 1917 in Russia una rivoluzione abbatté il regime dello zar, per cui la Russia dovette abbandonare lo scenario di guerra. Il 6 aprile gli Stati Uniti entrarono in guerra accanto all’Inghilterra a causa del terribile episodio che li aveva visti protagonisti: 124 cittadini statunitensi erano morti nell’affondamento del transatlantico Lusitania da parte dei sottomarini tedeschi.

La disfatta di Caporetto

Il 24 ottobre gli austriaci inflissero una terribile disfatta all’esercito italiano a Caporetto e li costrinsero alla ritirata. L’1 agosto papa Benedetto XV lanciò un appello in cui condannava la guerra, definendola un’inutile carneficina.

La fine della guerra

Il 3 marzo 1918 la Russia firmava la resa con la quale cedeva alla Germania la Polonia e i Paesi baltici, riconoscendo l’indipendenza dell’Ucraina. Il 4 novembre l’Austria, dopo aver subito una dura sconfitta a Vittorio Veneto, chiese all’Italia un armistizio. Il 9 novembre a Berlino venne proclamata la repubblica, l’11 novembre accadde in Austria e furono costretti alla resa Bulgaria e Impero turco. Crollavano così i quattro grandi Imperi d’Europa.

Con l’armistizio firmato dalla Germania si concluse la Prima Guerra Mondiale. I morti furono più di 10 milioni, 600.000 dei quali furono italiani.

Le conseguenze della guerra

La prima guerra mondiale causò nei Paesi europei crisi e miseria sia tra i vincitori sia tra i vinti.

L'emergere delle nuove potenze

Cessò così il predominio mondiale dell’Europa, mentre si affermava quello di due nuove potenze: Stati Uniti e Unione Sovietica. Specialmente gli Stati Uniti, grazie all’enorme apparato industriale, commerciale e finanziario, si imposero come potenza dominante, anche sul modo di vivere. Un fenomeno tipico dell’epoca fu la crescita dei movimenti popolari che, in tutti i Paesi, posero nuovi problemi ai vari Governi. Si svilupparono anche i movimenti per l’emancipazione femminile che portarono, in Gran Bretagna per la prima volta le donne al voto (1922). Particolarmente drammatico fu il crollo della Germania, dove esplosero forti conflitti sociali. Solo l’appoggio finanziario degli Stati Uniti consentì a Germania, Francia, Gran Bretagna e agli altri Paesi europei di avviare l’opera di ricostruzione.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato l'evento scatenante della Prima Guerra Mondiale?
  2. L'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo il 28 giugno 1914 da parte di uno studente nazionalista serbo.

  3. Quali furono i principali schieramenti coinvolti nella guerra?
  4. Gli Imperi Centrali (Austria e Germania) con l'Impero turco e la Bulgaria contro le potenze della Triplice Intesa (Gran Bretagna, Francia e Russia) e la Serbia.

  5. Quale fu il ruolo dell'Italia durante la guerra?
  6. L'Italia inizialmente si dichiarò neutrale, ma entrò in guerra il 24 maggio 1915, affrontando difficoltà significative contro gli Austriaci.

  7. Come influì la guerra sulla posizione globale dell'Europa?
  8. La guerra causò crisi e miseria in Europa, riducendo il suo predominio mondiale e favorendo l'ascesa degli Stati Uniti e dell'Unione Sovietica come nuove potenze.

  9. Quali furono alcune delle conseguenze sociali della guerra?
  10. Si svilupparono movimenti popolari e per l'emancipazione femminile, con le donne che ottennero il diritto di voto in Gran Bretagna nel 1922, e la Germania affrontò forti conflitti sociali.

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