Concetti Chiave
- Il termine "populismo" ha origini storiche, riferendosi a movimenti di opposizione in Russia e a regimi politici in America Latina nel dopoguerra.
- In tempi recenti, il termine è ampiamente usato in Occidente, spesso associato a movimenti di destra, tradizionalisti e xenofobi.
- Il termine ha un uso vago e generico nella comunicazione pubblica, rendendo necessario precisarne le caratteristiche.
- Secondo il politologo Gianfranco Pasquino, il populismo è caratterizzato da un rapporto diretto tra il popolo e un leader che interpreta le esigenze popolari.
- Il populismo implica la convinzione che il popolo debba avere tutto il potere politico, esercitato tramite un leader.
Indice
Il termine populismo
Questo termine, tuttavia, circola molto in Occidente in tempi recenti.
Significato storico del populismo
Il termine "populismo", nel suo significato storico, indica due fenomeni diversi: il movimento di opposizione allo zar in Russia nel tardo Ottocento, che si batteva per il riscatto delle masse contadine, e l'esperienza di alcuni regimi politici no-americani nel secondo dopoguerra.
Questo termine, tuttavia, circola molto in Occidente in tempi recenti.
Populismo nei media
Ne leggiamo sui giornali e ne sentiamo parlare nei dibattiti televisivi, dove spesso i politici si scambiano accuse di "populismo".
Lo troviamo riferito, generalmente, movimenti di destra, tradizionalisti e xenofobi.
Nell'uso che se ne fa nella comunicazione pubblica, ha un contenuto piuttosto vago e generico. E quindi utile cercare di precisarne le caratteristiche.
Definizione di Gianfranco Pasquino
Secondo il politologo Gianfranco Pasquino, «populista è l'atteggiamento politico di chi ritiene che il popolo abbia, o dovrebbe avere, tutto il potere politico, anzi tutti i poteri, ma che possa esercitarli soltanto affidandoli a un leader che sa e riesce a interpretarne le esigenze. È corretto parlare di populismo quando si instaura un rapporto diretto fra il popolo e il leader».