Concetti Chiave
- Le condizioni economiche influenzano le variazioni della popolazione nel mondo, con un aumento più lento nel Terzo Mondo.
- La limitata disponibilità e costo dei mezzi anticoncezionali portano a un alto numero di aborti, con significative conseguenze sulla salute delle donne.
- Nei Paesi sviluppati, il tasso di natalità è in calo, influenzato da costi elevati e difficoltà nel bilanciare lavoro e famiglia.
- L'invecchiamento della popolazione nei Paesi sviluppati provoca un aumento delle spese pubbliche per pensioni e assistenza sanitaria.
- L'immigrazione contribuisce significativamente alla forza lavoro in Europa, con una grande percentuale di lavoratori di origine immigrata in Paesi come Germania e Francia.
Popolazione mondiale
Le variazioni della popolazione nel mondo sono legate alle condizioni economiche. Nel Terzo Mondo la popolazione continua ad aumentare, anche se ad un ritmo più rallentato. Molte famiglie vorrebbero limitare il numero dei figli, ma la diffusione dei mezzi anticoncezionali è ridotta a causa del loro costo e del basso livello di istruzione. Molte donne perciò ricorrono all’aborto: secondo l’UNFPA (l’organizzazione delle Nazioni Unite per la popolazione) nel mondo si verificano circa 45 milioni di aborti l’anno e 70.000 donne (di cui 40.000 in Asia e 23.000 in Africa) muoiono ogni anno per un aborto praticato in condizioni di scarsa sicurezza.
Nei Paesi sviluppati l’incremento naturale va calando da tempo ed è ormai negativo in diversi Paesi. La diminuzione del numero di figli per famiglia non dipende solo da una libera scelta, ma anche dai problemi che comporta far nascere e allevare un bambino: alti costi, servizi pubblici (ad esempio asili nido) insufficienti, difficoltà di conciliare lavoro e maternità. A ciò si aggiunge l’innalzamento dell’età media del matrimonio legato anche alla forte disoccupazione giovanile. Poiché il calo delle nascite è stato piuttosto rapido, si sta verificando un netto invecchiamento della popolazione che andrà accentuandosi nei prossimi anni.
Ciò crea una serie di problemi, in quanto il maggior numero di anziani comporta forti spese pubbliche per le pensioni e anche per l’assistenza sociale agli anziani soli e per le cure mediche: gli anziani sono più soggetti a malattie, tra cui alcune legate proprio all’età, come il morbo di Alzheimer.
Nei Paesi sviluppati si registrano i seguenti dati: nell’Unione Europea gli immigrati sono oltre 18 milioni ed in Germania, Francia e Svizzera una percentuale che varia dal 10 al 25% della forza lavoro è costituita da immigrati di prima generazione o di seconda (nati nello Stato in cui vivono, ma figli di immigrati), talvolta persino di terza.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali cause dell'aumento della popolazione nel Terzo Mondo?
- Quali problemi affrontano i Paesi sviluppati a causa del calo delle nascite?
- Qual è il ruolo degli immigrati nei Paesi sviluppati?
L'aumento della popolazione nel Terzo Mondo è legato alle condizioni economiche, alla limitata diffusione dei mezzi anticoncezionali a causa del loro costo e del basso livello di istruzione.
Nei Paesi sviluppati, il calo delle nascite porta a un invecchiamento della popolazione, creando problemi come l'aumento delle spese pubbliche per pensioni e assistenza sociale, e una maggiore incidenza di malattie legate all'età.
Negli Stati dell'Unione Europea, gli immigrati costituiscono una parte significativa della forza lavoro, con percentuali che variano dal 10 al 25% in Paesi come Germania, Francia e Svizzera, includendo immigrati di prima, seconda e talvolta terza generazione.