vale1411
Genius
3 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Hitler instaurò una dittatura spietata eliminando opposizioni e libertà di associazione, sostenuto dalla Gestapo e dalle SS.
  • Dal 1933, furono istituiti campi di concentramento per gli oppositori e la Suprema corte popolare per i traditori.
  • Una campagna contro la cultura non-tedesca, inclusi ebrei e pacifisti, culminò in roghi di libri nel 1933.
  • La politica economica autarchica di Hitler ridusse la disoccupazione e aumentò il consenso, puntando all'autosufficienza.
  • L'espansionismo nazista violò il trattato di Versailles, mirando a includere Austria e Sudeti nel "Lebensraum" tedesco.

Indice

  1. Ascesa al potere di Hitler
  2. Regime di terrore e repressione
  3. Politica interna e autarchia
  4. Politica estera e espansionismo

Ascesa al potere di Hitler

Hitler, dopo la morte del presidente tedesco Hindenburg nell'agosto 1934, si assegnò il titolo di Fuhrer cioè di duce e fece iniziare la più spietata delle dittature eliminando qualsiasi forma di opposizione.

Regime di terrore e repressione

Venne anche abolita ogni tipo di libertà di associazione e di espressione sopprimendo ogni partito e tutti i liberi sindacati. Questo regime di terrore fu messo in atto attraverso gli atti di una polizia politica segreta o chiamata anche Gestapo a partire dal 1933 e tramite le SS ovvero reparti di difesa e di protezione che a partire dal 1925 diventarono un gruppo di guardie del corpo personali di Adolf Hitler. Queste erano guidate, a partire dal 1929, da Himmler che le trasformò in una milizia politica del Partito nazista che all'inizio contava circa 280 membri e che dopo pochi anni, ovvero nel 1933, era formata da 209.000 uomini. Dal 1933 furono organizzati dei campi di concentramento dove vennero rinchiusi gli oppositori mentre per i traditori fu creato un tribunale speciale detto la Suprema corte popolare. Hitler per eliminare ogni opposizione, nell’aprile 1933 avviò una campagna contro la cultura non-tedesca, in particolare contro gli ebrei, le scuole marxiste e i pacifisti. Il 10 maggio 1933 ci fu il primo grande rogo dei libri a Berlino che venne seguito da molti altri in tutta la Germania.

Politica interna e autarchia

Hitler conseguì vari successi in politica interna in quanto riuscì a risollevare le economie del paese attraverso una politica autarchica i cui punti di forza erano la presenza imprenditoriale dello stato nei lavori pubblici, nelle infrastrutture e nell’industria pesante; inoltre ci fu la concentrazione dei capitali e un rigoroso divieto di sciopero. Con l’autarchia Hitler voleva finalizzare la completa autosufficienza del paese attraverso la riduzione delle importazioni e un maggior sfruttamento delle risorse interne. Si verificò così una industrializzazione con risultati eccellenti che permisero una riduzione della disoccupazione e di conseguenza maggiori consensi per Hitler.

Politica estera e espansionismo

La politica estera nazionalista fu spregiudicata e aggressiva in quanto il regime promosse una politica di riarmo violando le clausole del trattato di Versailles del 1919. L’espansionismo nazista fu contro i paesi “naturalmente tedeschi” come L'Austria e il territorio dei Sudeti in Cecoslovacchia. Quest’ultimo territorio era popolato per un quarto dalla popolazione tedesca e per questo Hitler riteneva che questi due paesi fossero parte dello spazio vitale irrinunciabile per la Germania e considerava la loro conquista una prima tappa di espansione che avrebbe portato i tedeschi ad avere un unico impero sotto la Germania con il pangermanesimo.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali misure adottate da Hitler per instaurare la sua dittatura?
  2. Hitler eliminò ogni forma di opposizione, abolì la libertà di associazione ed espressione, e utilizzò la Gestapo e le SS per instaurare un regime di terrore. Organizzò campi di concentramento per gli oppositori e creò un tribunale speciale per i traditori.

  3. Come riuscì Hitler a risollevare l'economia tedesca?
  4. Hitler implementò una politica autarchica, con l'intervento statale nei lavori pubblici e nell'industria pesante, riducendo le importazioni e sfruttando le risorse interne, il che portò a una riduzione della disoccupazione.

  5. In che modo la politica estera di Hitler violava il trattato di Versailles?
  6. La politica estera di Hitler fu aggressiva e promosse il riarmo della Germania, violando le clausole del trattato di Versailles, e mirava all'espansione nei territori considerati "naturalmente tedeschi" come l'Austria e i Sudeti.

  7. Qual era l'obiettivo finale dell'espansionismo nazista secondo Hitler?
  8. L'obiettivo finale dell'espansionismo nazista era creare un unico impero sotto la Germania, incorporando i paesi con popolazioni tedesche, come parte del concetto di pangermanesimo.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

Mauro_105 di Mauro_105

URGENTE (321112)

Lud_ di Lud_

domandina

Samantha Petrosino di Samantha Petrosino