Pierre de Coubertin: il visionario dietro la rinascita delle Olimpiadi moderne

All’interno di questo appunto viene descritta la biografia dettagliata di Pierre de Coubertin, barone de Coubertin, originariamente Pierre de Frédy, importante educatore francese (noto nell'ambito del settore dell'educazione) che ha svolto un ruolo importante nella rinascita delle Olimpiadi del 1896, dopo quasi 1.500 anni di sospensione.

Biografia di Pierre de Coubertin

Informazioni salienti su Pierre de Coubertin:
È nato il 1 gennaio 1863, Parigi in Francia.
È stato membro fondatore del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e ne fu presidente dal 1896 al 1925.
Pierre de Coubertin è stato un personaggio fondamentale del XX secolo.
Come repubblicano nato nell'aristocrazia francese, patriota con una prospettiva internazionalista, figlio delle sconfitte francesi del 1871 ma riformatore e ottimista impegnato, Coubertin ha lottato a vent'anni per trovare una ispirazione appagante.
Indirizzato all'esercito Pierre de Coubertin ha scoperto il lavoro della sua vita nel rugby in Inghilterra e si è messo alla ricerca di dare ai bambini francesi ciò che già avevano gli studenti britannici: lo sport nell'istruzione.
All'età di 25 anni, era diventato un pioniere della riforma dell'istruzione francese.
Influenzato dai viaggi di studio delle scuole pubbliche britanniche e dei college americani, decise di "attribuire il suo nome a una grande riforma educativa", intraprendendo campagne per tutta la vita per il progresso della scuola secondaria, le università dei lavoratori e lo studio popolare della storia politica mondiale.
Nel 1890 Coubertin incontrò un insegnante inglese William Penny Brookes, che aveva organizzato i Giochi Olimpici britannici già nel 1866.
Brookes introdusse Coubertin agli sforzi che lui e altri avevano fatto per resuscitare i Giochi Olimpici. La passione di Brookes per un festival olimpico internazionale ha ispirato Coubertin a prendere la causa e ha dato una nuova direzione alla sua vita.
Come Le Rénovateur dei Giochi Olimpici, Coubertin è riuscito a modificare la storia culturale moderna su scala generale.
È stato un uomo che ha dedicato la sua vita all'istruzione, alla storia e alla sociologia, nel 1894 fondò il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) per aiutare a costruire un mondo pacifico e migliore educando i giovani tramite lo sport. Le prime Olimpiadi dell'era moderna si sono svolte nel 1896 ad Atene.
Il suo cuore fu sepolto ad Olimpia, in Grecia, nella stele di marmo che ricorda la rinascita dei Giochi Olimpici.
Infine è morto il 2 settembre 1937 a Ginevra in Svizzera.

Anni giovanili

Pierre de Coubertin era uno sportivo molto interessato, che amava la boxe, la scherma, l'equitazione e il canottaggio.
Credeva che lo sport fosse la chiave per sviluppare l'energia mentale.
Era dietro la realizzazione del simbolo olimpico dei cinque anelli nel 1913, la Carta e il protocollo olimpici, il giuramento degli atleti e le componenti principali delle cerimonie di apertura e chiusura dei Giochi.

Il visionario fondatore dei Giochi Olimpici moderni

Pierre de Coubertin preparò il primo Congresso mondiale sull'educazione fisica e le competizioni accademiche e iniziò a costruire la rete internazionale di educatori, politici, aristocratici e leader nel commercio, nella cultura e nello sport che lo avrebbero aiutato a concretizzare il suo sogno olimpico.
Il 23 giugno 1894, nel grande anfiteatro della Sorbona, 2.000 persone si alzarono in acclamazione della sua proposta di riproporre i Giochi Olimpici, designando Atene e Parigi come i primi due ospiti nel 1896 e nel 1900.
La presenza delle donne ai Giochi Olimpici è cresciuta di sei volte sotto la presidenza di Coubertin.
Nel corso del tempo, i Giochi Olimpici sono diventati un trionfo della differenza per uomini e donne ovunque, unendo tutte le nazioni in amicizia e pace tramite lo sport nella più grande cerimonia mondiale dell'umanità.
Le insolite energie di Pierre de Coubertin, il suo gusto per il simbolismo culturale, i suoi legami sociali e politici e la sua volontà di esaurire la sua fortuna per perseguire le sue ambizioni furono importantissime per lanciare il movimento olimpico.
All'Esposizione Universale di Parigi del 1889, Coubertin lanciò una serie di riunioni sull'educazione fisica e lo sport internazionale che corrisposero con l'ispirazione di nuovi reperti archeologici provenienti da Olimpia.

L'influenza culturale di Pierre de Coubertin

In una lettera circolare al Comitato Olimpico Internazionale (CIO) del 2 aprile 1906, Pierre de Coubertin invita i membri ad un'assemblea consultiva per decidere in che misura e in quale forma le arti e la letteratura possono intervenire alla celebrazione delle Olimpiadi moderne.
Grazie alla visione di de Coubertin, la sua domanda è utilizzabile oggi per i comitati organizzatori di Pechino, Vancouver e Londra, come lo era per l’emergente Movimento Olimpico del 1906.
Per quanto de Coubertin credesse nella fusione di sport e arte, la chiamata di questa conferenza consultiva su arte, lettere e sport non era del tutto altruistica.
Nelle sue Memorie Olimpiche, de Coubertin disse che avrebbe potuto usare questa (la conferenza) come scusa per non andare ad Atene, un viaggio che desiderava in particolare evitare.
La visione di Pierre de Coubertin dell'Olimpismo: ciò che il Movimento Olimpico aspirava ad essere era legato alle arti e alle dottrine umanistiche armoniosamente unite con lo sport.

Importanza storica della sua figura

il 2 settembre 1937, quando le ostilità della guerra si prolungarono, Pierre de Coubertin cadde e morì da solo durante la sua passeggiata quotidiana nel parco La Grange a Ginevra.
Qualche anno prima Pierre de Coubertin si era separato dalla moglie e dalla famiglia e, sebbene continuasse a fingere incrociando giornalisti che andavano a trovare al Mon Repos a Losanna, viveva una vita di ombre in una pensione a Ginevra, quasi senza un soldo e piena di sofferenza per il futuro della sua famiglia.
Mentre i francesi, gli svizzeri e i greci tenevano tutti celebrazioni per lui nel marzo 1938 - per volere della sua volontà, i greci racchiudevano il suo cuore in una colonna eretta in suo onore nell'antica Olimpia.