La vita e l'eroico gesto di Stanislav Petrov: l'uomo che salvò il mondo

In questo appunto viene descritta la vita di Stanislav Yevgrafovich Petrov. Di seguito vengono riportate informazioni dettagliate su chi sia Stanislav Yevgrafovich Petrov, gli anni giovanili, la sua carriera a fianco delle truppe sovietiche, l’episodio che stava per sfociare in una guerra nucleare, la carriera successiva all’evento e i riconoscimenti che gli sono stati attributi.

Chi è Stanislav Petrov

Stanislav Yevgrafovich Petrov, conosciuto come Stanislav Petrov, nacque il 7 settembre 1939 e morì il 19 maggio 2017. Viene ricordato per essere stato un tenente colonnello delle forze di difesa aerea sovietiche che ha svolto un ruolo importantissimo nell'incidente di falso allarme nucleare sovietico del 1983. Nel 1983, Petrov era l'ufficiale che lavorava per controllare il sistema di allarme rapido nucleare di Oko quando il sistema riferì che era stato sganciato un missile da parte degli Stati Uniti, seguiti da altri cinque. Petrov ritenne che fosse un falso allarme. A causa della sua successiva decisione di disobbedire agli ordini, contro il protocollo militare sovietico, è accreditata di aver impedito un attacco nucleare errato di ritorsione agli Stati Uniti e ai suoi alleati della NATO che avrebbe potuto sfociare in una guerra nucleare su larga scala che avrebbe potuto spazzare via metà della popolazione dei Paesi coinvolti. Un’indagine, in un secondo momento, ha confermato che il sistema di allarme satellitare sovietico aveva effettivamente funzionato male. A causa della sua decisione di non lanciare un attacco nucleare, a Petrov venne spesso attribuito il merito di aver salvato il mondo evitando una catastrofe nucleare.

Primi anni di vita e carriera militare

Petrov nacque vicino la città di Vladivostok. Il padre Yevgraf era un pilota di aerei da combattimento durante la Seconda guerra mondiale mentre la madre era un'infermiera. Dopo la scuola, Petrov si iscrisse all'Accademia di ingegneria dell'aviazione militare di Kiev delle forze aeree sovietiche e dopo la laurea nel 1972 si unì alle forze di difesa aerea sovietiche. All'inizio degli anni '70 fu assegnato all'organizzazione che sovrintendeva al nuovo sistema di allerta precoce inteso a rilevare gli attacchi di missili balistici dai Paesi della NATO. Riguardo la vita sentimentale di Petrov, si sposò con Raisa con la quale ebbe due figli.

Mancata guerra nucleare grazie a Petrov

L'incidente ha messo in luce una grave falla nel sistema di allerta precoce sovietico. Petrov ha affermato di non essere stato né ricompensato né punito per le sue azioni. Se Petrov avesse riferito di missili americani in arrivo, i suoi superiori avrebbero potuto lanciare un assalto contro gli Stati Uniti, accelerando una corrispondente risposta nucleare dagli Stati Uniti. Petrov ha affermato che l'indicazione data dal sistema era stato un falso allarme. Più tardi si scoprì che aveva ragione: nessun missile si stava avvicinando e il sistema di rilevamento del computer non funzionava correttamente. Petrov affermò di essere stato inizialmente elogiato da Votintsev e di aver promesso una ricompensa, ma ricorda di essere stato anche rimproverato per aver archiviato in modo inadeguato dei documenti perché non aveva descritto l'incidente nel diario di guerra.

Carriera successiva e ultimo periodo di vita

Dopo l’incidente, il governo sovietico stabilì che Petrov non aveva documentato sufficientemente le sue azioni durante la crisi. Nel 1984 Petrov lasciò l'esercito e ottenne un lavoro presso l'istituto di ricerca che aveva sviluppato il sistema di allerta precoce dell'Unione Sovietica. In seguito, si ritirò per poter prendersi cura di sua moglie dopo che le fu diagnosticato un cancro. Infine, Petrov morì di polmonite il 19 maggio 2017 ipostatica, all’età di 77 anni.

Premi e riconoscimenti per Petrov

Il 21 maggio 2004, l'Association of World Citizens ha conferito a Petrov il World Citizen Award insieme a un trofeo e $ 1.000 in riconoscimento del ruolo che ha svolto nell'evitare una catastrofe. Nel gennaio 2006, Petrov si è recato negli Stati Uniti dove è stato premiato in un incontro alle Nazioni Unite a New York City. Per le sue azioni nell'evitare una potenziale guerra nucleare nel 1983, Petrov ha ricevuto il Premio per la pace di Dresda a Dresda, in Germania, il 17 febbraio 2013. Il premio includeva 25.000 euro. Il 24 febbraio 2012 gli è stato conferito il German Media Award 2011, consegnatogli durante una cerimonia a Baden-Baden, in Germania. Il 26 settembre 2018 è stato insignito postumo a New York del premio Future of Life da $ 50.000. Inoltre, è stato fatto anche un film dal titolo “L’uomo che ha salvato il mondo” proprio su Petrov che è riuscito ad evitare una guerra nucleare. Durante l’intervista per questo film, Petrov ha affermato che tutto quello che ha fatto non è stato altro che il suo lavoro; stava svolgendo il suo lavoro al meglio come sempre. Al suo posto poteva anche esserci qualcun altro ma chissà come sarebbe andata a finire. Non si definì un eroe per il gesto che aveva compiuto ma alla fine è stato un bene che non sia successo nulla.