Patto d’acciaio e patto Molotov-Ribbentrop

Le potenze democratiche e la resistenza

A questo punto, le potenze democratiche, ovvero le forze che fanno parte degli alleati, capirono che bisognava resistere agli atti di forza di Adolf Hitler stipulando una serie di trattati di garanzia con gli stati confinanti con la Germania. Hitler, il 28 marzo 1939, ordinò alla Polonia la cessione del “corridoio di Danzica” ovvero la striscia di territorio polacco voluto dai tedeschi perché di loro appartenenza prima del trattato di Versailles del 1919 e perché era utile alla Germania per avere uno sbocco sul mar Baltico diversamente da quanto concordato poco prima tra i diversi spazi che si erano accordati per terminare il movimento di espansione voluto da Hitler.

Il patto d'acciaio e le alleanze

A questo punto la Francia e l’Inghilterra assicurarono alla Polonia la loro protezione, ma era troppo tardi perché il 22 maggio 1939 l’Italia aveva stipulato con la Germania un trattato di alleanza militare chiamato il Patto d’acciaio, questo era un patto difensivo e di aggressione che impegnava entrambe le potenze a prestarsi reciproco aiuto in caso di guerra. Nonostante la stipula di questo trattato l’Italia non era pronta ad entrare in guerra accanto alla Germania, e questo era stata comunicato alla Germania, che però procedette con le sue politiche espansionistiche. Questo patto venne firmato dal ministro degli esteri italiano Galeazzo Ciano (genero di Mussolini) e dal ministro degli esteri tedesco: Ribbentrop.

Il patto Molotov-Ribbentrop

Successivamente, il 23 agosto 1939, la diplomazia tedesca colse di sorpresa tutta l’Europa (compresa l’Italia) in quanto sottoscrisse un patto di non aggressione con l’Unione Sovietica firmato dal ministro degli esteri sovietico Molotov e da quello tedesco Ribbentrop. Per questo motivo questo patto è conosciuto come il patto Molotov - Ribbentrop o patto Hitler - Stalin firmato a Mosca.

Il patto prevedeva anche la spartizione dell’Est europeo della Polonia in due sfere d’influenza una tedesca e una sovietica. L’accordo fu determinato dalla necessità della Germania di proteggersi le spalle in caso di conflitto con le potenze occidentali e per evitare di combattere su due fronti, in particolare perché non voleva essere attaccata dall’URSS. Dall’altra parte Stalin, oltre che a ottenere vantaggi territoriali, fu spinto all’accordo per l’atteggiamento di Francia e Inghilterra. L’URSS stava prendendo tempo anche per riorganizzare il proprio esercito perché non era pronta ad essere attaccata dalla Germania e in questo modo dirottava le mire tedesche verso ovest.

L'inizio della seconda guerra mondiale

Il 1 settembre 1939 iniziò la seconda guerra mondiale con l’invasione della Polonia da parte di Hitler.