Chiaracorsett-6
Ominide
2 min. di lettura
Vota 5 / 5

Concetti Chiave

  • Uno Stato centralista ha organismi centrali che legiferano uniformemente su tutto il territorio, con un possibile grado di decentramento per alcune materie.
  • In Italia, il dibattito tra modelli federalisti e centralisti è stato vivace dal Risorgimento fino ad oggi, con visioni opposte sui loro effetti territoriali.
  • I sostenitori del federalismo credono che l'autonomia regionale possa meglio rispondere alle esigenze locali, mentre i centralisti temono che accentui le differenze geosociali.
  • Dall'unificazione italiana, il modello centralista è stato preferito, influenzato da conflitti interni e dal modello francese.
  • La scelta centralista nel 1861 fu anche una risposta al rischio di tendenze centrifughe e antiunitarie, viste come pericolose in un contesto di conflitti regionali.

Indice

  1. Caratteristiche dello Stato centralista
  2. Confronto tra federalismo e centralismo
  3. Storia del centralismo in Italia

Caratteristiche dello Stato centralista

Uno Stato centralista possiede organismi centralizzati (parlamento e governo), i quali hanno competenze su ogni materia e producono leggi che valgono allo stesso modo in tutto il territorio dello Stato. Nel Risorgimento un convinto sostenitore di assetti centralisti è stato Mazzini. Negli stati centralisti è sempre previsto un maggiore grado o minore di decentramento; ovvero specifiche istituzioni territoriali possono essere delegate a occuparsi di particolari materie, sia dal punto di vista normativo sia dal punto di vista amministrativo.

Confronto tra federalismo e centralismo

In Italia l'ipotesi confederale è svanita presto. Viceversa le ipotesi federalista e centralista si sono confrontate a lungo, dal Risorgimento sino a oggi. I sostenitori di entrambe le soluzioni hanno manifestato pareri opposti rispetto agli effetti delle diverse forme di Stato sulle differenze territoriali. I federalisti hanno sostenuto, e sostengono, che una ampia autonomia delle varie aree farebbero aderire più armonicamente le istituzioni dello Stato alle specifiche caratteristiche delle diverse regioni contribuendo dunque a soddisfarne con maggiore efficacia le esigenze e i bisogni. I centralisti invece hanno sempre sostenuto che l'adozione di assetti federali in presenza di significative differenze geosociali non farebbe altro che accentuare e aggravare le divergenze e mentre un assetto centralista consentirebbe uno sviluppo armonico di tutti i comparti territoriali di uno Stato.

Storia del centralismo in Italia

Nella storia d'Italia l'ipotesi che sia imposta, sin dall'unificazione, è stata quella centralista, temperata dall'introduzione di un certo grado di decentramento. Nel 1861 la scelta è stata molto condizionato dallo scoppio, nelle regioni del Mezzogiorno continentale, di un grande insorgenza contadina di orientamento politico legittimista cioè favorevole alla restituzione delle terre meridionali all'ex re Francesco II di Borbone, o delle terre dell'ex Stato pontificio al Papa, Pio IX): in presenza di un così grave conflitto interno, l'adozione di un assetto federalista è stata considerata un pericolo, perché avrebbe potuto rafforzare le tendenze centrifughe e antiunitari. Nella direzione della soluzione centralista ha pensato molto anche l'influenza del modello francese che, sin dall'epoca napoleonica, ha assunto una forma rigidamente centralista.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la principale caratteristica di uno Stato centralista?
  2. Uno Stato centralista possiede organismi centralizzati, come il parlamento e il governo, che hanno competenze su ogni materia e producono leggi valide in tutto il territorio dello Stato.

  3. Quali sono le opinioni dei sostenitori del federalismo rispetto a quelle dei centralisti?
  4. I federalisti sostengono che un'ampia autonomia delle varie aree permetterebbe alle istituzioni di aderire meglio alle caratteristiche delle diverse regioni, mentre i centralisti credono che un assetto centralista favorisca uno sviluppo armonico di tutti i comparti territoriali.

  5. Perché l'Italia ha adottato un assetto centralista dopo l'unificazione?
  6. L'Italia ha adottato un assetto centralista per evitare il rafforzamento delle tendenze centrifughe e antiunitarie, specialmente a causa delle insorgenze contadine nel Mezzogiorno e l'influenza del modello francese centralista.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

Mauro_105 di Mauro_105

URGENTE (321112)

Lud_ di Lud_

domandina

Samantha Petrosino di Samantha Petrosino