Concetti Chiave
- Eric Hobsbawm defines the 20th century as the "short century," spanning from 1914 to 1991, focusing on major global conflicts and political upheavals.
- The period sees unresolved issues from World War I leading to totalitarian regimes and World War II, followed by the Cold War, marking continuous global tension.
- The Balkans are highlighted as the epicenter of this violent era, with both the beginning and end of the "short century" involving conflicts in this region.
- Hobsbawm divides the century into three phases: a catastrophic era (1914-early 60s), a golden age of economic growth (late 50s-60s), and a period of decline starting in the 70s.
- The "short century" concept emphasizes historical events over calendar dates, illustrating a shift from traditional chronological time to event-driven historical time.
Indice
La periodizzazione del secolo breve
La periodizzazione del 900 è stata elaborata da uno storico, Eric Hobsbawm, nel suo libro intitolato “Il secolo breve”.
In questo libro egli dice che il 900 si può racchiudere tra il 1914 (scoppio della prima guerra mondiale, e il 1991 (momento in cui crolla l’Unione sovietica).
Questa porzione di tempo viene quindi definita “secolo breve”, proprio perché dal punto di vista della cronologia del tempo, il secolo non è intero, non va infatti dal 1900 al 2000.
Le conseguenze delle guerre mondiali
Questo secolo breve è omogeneo al proprio interno, perché tutte le questioni poste con lo scoppio della prima guerra mondiale non vengono risolte, né dalla conclusione della prima guerra mondiale, né dalla seconda guerra mondiale, né dalla fine di quest’ultima, infatti la prima guerra mondiale lascia insoluti alcuni problemi che causeranno poi la nascita di regimi totalitari, sia quelli di destra (fascismo e nazismo) che quelli di sinistra (dittatura socialista unione sovietica), inoltre, gli ulteriori problemi aggravati dai regimi totalitari determinano lo scoppio della seconda guerra mondiale, ma neanche la seconda guerra mondiale pone conclusione alle questioni, tanto che subito dopo scoppia la guerra fredda. Quindi, secondo Hobsbawm, questo secolo breve è una lunga guerra, che nasce nel 1914 e si conclude solo con la fine della guerra fredda (1991).
L'epoca violenta dei Balcani
Dal 1914 al 1991: l’epoca più violenta della storia dell’umanità
Ci sono due guerre mondiali, la guerra fredda, i regimi totalitari, i genocidi di massa...
Quest’epoca violenta nasce nei Balcani e si conclude nei Balcani. A confermare il fatto che quest’epoca violenta sia nata proprio nei Balcani è lo scoppio della prima guerra mondiale con un attentato a Sarajevo (città principale della regione della Bosnia Erzegovina), in cui venne ammazzato Francesco Ferdinando, erede al trono austroungarico. Quando poi si concluse il secolo breve, con il crollo dell’Unione sovietica (1991), si ha proprio una guerra in Bosnia Erzegovina (quindi nei Balcani), come conferma del fatto che quest’epoca violenta si conclude proprio nei Balcani. I Balcani rappresentano dunque la polveriera d’Europa e anche del mondo, visto che la guerra si allarga a livello mondiale
Qui il riferimento è chiaro, si parte con la data del 28 giugno del 1992. Infatti, subito dopo il crollo dell’Unione sovietica nel 1991, era scoppiata la guerra in Bosnia e il presidente francese sceglie di andare a Sarajevo proprio quel giorno per ricordare questo nesso e lanciare un messaggio “state attenti che quell'episodio del 28 giugno 1914, cioè l’assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando e sua moglie Sofia ha fatto scoppiare una guerra mondiale”.
Il trittico del secolo breve
All’interno del secolo breve si possono distinguere tre periodi, infatti Hobsbawm parla di un trittico o di un sandwich storico:
-il secolo è fatto da un primo momento che va dagli anni 1914 fino agli inizi degli anni sessanta, che può essere definita epoca di catastrofe, in quanto caratterizzata da guerre mondiali, regimi totalitari;
-poi vi è l’età d’oro, in cui i paesi europei si riprendono dalla guerra, si ha dunque un’epoca caratterizzata da un grande sviluppo economico che va dalla fine anni cinquanta per tutti gli anni sessanta;
-poi all’inizio degli anni settanta vi è una crisi petrolifera che determina l’inizio di una nuova epoca di decadenza, una nuova ondata negativa, che in alcuni paesi non europei, come Africa, Asia e Unione sovietica diventa una vera e propria epoca di catastrofe (infatti si ha il crollo dell’Unione sovietica, una serie di guerre in Africa, e dei rivolgimenti politici nel mondo asiatico che culminano nel 1989 nel massacro in piazza Tienanmen, dove gli studenti vennero massacrati dai carri armati del regime cinese).
In poche righe Hobsbawm riesce a descrivere la struttura di un intero secolo.
(Vi è un modo diverso di concepire il tempo, dal punto di vista cronologico, il secolo dovrebbe andare dal 1900 al 1999, invece il tempo storico è fatto da ciò che accade e non da calendari. In questo caso si ha una concezione del tempo basata sugli avvenimenti e non sulla scansione del calendario e della cronologia, infatti il secolo breve va dal 1914 al 1991).
Domande da interrogazione
- Qual è la definizione di "secolo breve" secondo Eric Hobsbawm?
- Perché il Novecento è considerato l'epoca più violenta della storia?
- Qual è il ruolo dei Balcani nel contesto del secolo breve?
- Come suddivide Hobsbawm il secolo breve?
- Qual è la concezione del tempo secondo Hobsbawm nel contesto del secolo breve?
Eric Hobsbawm definisce il "secolo breve" come il periodo compreso tra il 1914 e il 1991, caratterizzato da eventi storici significativi come le due guerre mondiali e la guerra fredda.
Il Novecento è considerato l'epoca più violenta a causa delle due guerre mondiali, della guerra fredda, dei regimi totalitari e dei genocidi di massa.
I Balcani sono considerati la "polveriera d'Europa" e del mondo, poiché l'epoca violenta inizia e si conclude con eventi significativi in questa regione, come l'attentato di Sarajevo e la guerra in Bosnia.
Hobsbawm suddivide il secolo breve in tre periodi: l'epoca di catastrofe (1914-inizi anni '60), l'età d'oro (fine anni '50-anni '60) e un'epoca di decadenza (inizio anni '70-1991).
Hobsbawm concepisce il tempo basandosi sugli avvenimenti storici piuttosto che sulla cronologia tradizionale, definendo il secolo breve dal 1914 al 1991.