Ali Q
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Concetti Chiave

  • Nella seconda metà dell'Ottocento, l'emigrazione italiana verso paesi più ricchi diventa un fenomeno comune, vista come una soluzione alla tensione sociale interna.
  • Le idee socialiste e anarchiche guadagnano consenso tra le classi lavoratrici, portando a proteste organizzate per migliorare salari e condizioni di lavoro.
  • Le teorie di Bakunin e di Marx influenzano il movimento operaio italiano, nonostante le divergenze tra i due pensatori.
  • La fondazione del Partito Socialista Italiano segna una tappa importante, con la divisione tra socialisti massimalisti e riformisti.
  • Organismi come le camere del lavoro iniziano a rappresentare i lavoratori, mentre le idee socialiste si diffondono anche nelle campagne.

Indice

  1. Emigrazione e tensioni sociali
  2. Proteste e nuove ideologie
  3. Influenze politiche e sociali
  4. Anarchismo e repressione
  5. Diffusione del marxismo
  6. Nascita del Partito Socialista Italiano

Emigrazione e tensioni sociali

Nel XIX secolo, si assiste in Italia al fenomeno dell'emigrazione verso paesi più ricchi, da parte principalmente di contadini e di operai, al fine di trovare lavoro e fonti di guadagno maggiori.

L’emigrazione è sempre più tollerata anche dai politici, perché vista come una valvola di sfogo di una tensione sociale interna pericolosa.

Infatti il malessere sociale sfocerà presto, per le classi lavoratrici, nell’appoggio di idee socialiste ed anarchiche.

In virtù di questo, la seconda metà dell’800 sarà per l’Italia, ma anche per tutta l’Europa, un periodo di grandi innovazioni per la classe lavoratrice, sempre più cosciente del proprio potere e dei propri diritti.

Proteste e nuove ideologie

Diventano dunque comuni all’interno del paese le proteste da parte di contadini e operai, desiderosi di migliorare salari, condizioni di lavoro e di vita.

Queste proteste, già verificatesi spesso anche in epoche precedenti, avevano tutte, in origine, un carattere spontaneo. Adesso si assiste però ad una presa di posizione ben precisa da parte dei lavoratori e l’interesse verso il proletariato presso politici e pensatori diventa sempre maggiore.

Influenze politiche e sociali

Nel corso degli anni si guarda sempre di più con vivo interesse alle nuove idee di sinstra provenienti dalla Russia.

Basti pensare che nella seconda metà dell’ottocento era molto forte presso le masse l’influenza di Mazzini, ma il giudizio negativo espresso da quest’ultimo nei confronti della Comune di Parigi a causa delle sue idee di collaborazione fra gli stati sociali, fa crollare il suo prestigio.

Le tesi del russo Bakunin, su di una federazione di comuni e di società di produttori si diffondono rapidamente in Italia e negli altri stati europei.

Ad esse aderisce anche il politico Andrea Costa, che sarà tra i fondatori del socialismo in Italia.

Anarchismo e repressione

Tuttavia i tentativi insurrezionali anarchici in Italia non avranno grande fortuna.

Allo stesso tempo le corti d’assise non potranno condannare nessuno a causa dell’insufficienza di prove. Ma quando nel Matese, nel 1877, scoppia una rivolta, la repressione è durissima.

Diffusione del marxismo

Nel frattempo sempre più ascolto hanno anche le tesi di Marx, sebbene lui e Bakunin siano in polemica tra loro poiché hanno diverse teorie riguardo al ruolo dello stato.

Viene fondata l’Internazionale anarchica, dopo il Congresso dell’Aia.

Filippo Turati, aiutato da Anna Kuliscioff, fonda la rivista Critica sociale.

Nel frattempo nel paese vi è sfruttamento della manodopera e del lavoro minorile (non essendo ancora maturate leggi contro di esso), è proibito lo sciopero e manca per i lavoratori qualunque forma di assistenza.

Per iniziativa di Osvaldo Rocchi Viani viene fondata la Federazione dell'alta Italia, di idee marxiste influenzate dal positivismo, la quale afferma che la rivoluzione è una tappa normale a cui ci porta la natura.

Antonio Labriola, dal canto suo, diffonde il marxismo in Italia.

Nascita del Partito Socialista Italiano

Nel 1882, Andrea Costa, che aveva fondato il Partito Rivoluzionario in Romagna, svolge un’opera di raccordo delle diverse teorie socialiste in Italia.

Nasce dunque il Partito Socialista Italiano, dopo il congresso di Parma.

I socialisti si dividono in massimalisti (che vorrebbero avviare subito la rivoluzione e senza compromessi) e riformisti.

Nascono anche le camere del lavoro, organismi di rappresentanza dei lavoratori.

Queste assumeranno sempre maggiore peso politico.

La borghesia si avvicina intanto al proletariato grazie all’introduzione dello sciopero.

Le idee socialiste si diffondono maggiormente nelle campagne.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali dell'emigrazione italiana nel XIX secolo?
  2. L'emigrazione italiana nel XIX secolo fu principalmente causata dalla ricerca di lavoro e migliori fonti di guadagno da parte di contadini e operai, spinti dalla necessità di sfuggire a condizioni economiche difficili.

  3. Come influenzarono le idee socialiste e anarchiche il movimento operaio in Italia?
  4. Le idee socialiste e anarchiche portarono a una maggiore consapevolezza dei diritti e del potere della classe lavoratrice, stimolando proteste per migliorare salari e condizioni di lavoro e vita.

  5. Quali furono le principali figure e movimenti che contribuirono alla diffusione del socialismo in Italia?
  6. Andrea Costa, Filippo Turati e Anna Kuliscioff furono figure chiave, mentre movimenti come la fondazione del Partito Socialista Italiano e la creazione delle camere del lavoro contribuirono alla diffusione del socialismo.

  7. Quali furono le differenze tra le idee di Marx e Bakunin riguardo al ruolo dello stato?
  8. Marx e Bakunin erano in polemica tra loro poiché avevano diverse teorie sul ruolo dello stato, con Marx che sosteneva un approccio più centralizzato e Bakunin che promuoveva una federazione di comuni e società di produttori.

  9. Quali furono le conseguenze delle proteste e delle idee socialiste sulla società italiana dell'epoca?
  10. Le proteste e le idee socialiste portarono alla nascita di organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori, come le camere del lavoro, e a un avvicinamento della borghesia al proletariato, favorendo l'introduzione dello sciopero e la diffusione delle idee socialiste nelle campagne.

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