Concetti Chiave
- La crisi rivoluzionaria del 1848 in Europa, con epicentro in Francia, portò alla nascita della Seconda Repubblica Francese, abolendo la pena di morte per reati politici e promuovendo il diritto al lavoro.
- Il suffragio universale maschile introdotto in Francia nel 1848 portò a un governo repubblicano moderato, ma le tensioni interne provocarono repressioni e la chiusura delle officine nazionali.
- Luigi Napoleone Bonaparte, eletto presidente, attuò politiche conservatrici, culminando con un colpo di Stato nel 1851 e la proclamazione del Secondo Impero Francese nel 1852.
- Nel 1848, varie insurrezioni scoppiarono in Europa, tra cui Vienna, Budapest e Berlino, con richieste di libertà e autonomia, spesso represse dai governi imperiali.
- La Confederazione germanica fu teatro di rivolte che portarono alla formazione dell'Assemblea costituente di Francoforte, ma il rifiuto del re di Prussia portò al suo scioglimento.
1848 → l’Europa fu sconvolta da una crisi rivoluzionaria. Polo di riferimento: la Francia.
La monarchia liberale di Luigi Filippo d’Orleans, pur essendo uno dei regime meno oppressivi dell’Europa andava lentamente scontentando il popolo francese e i democratici che miravano al suffragio universale maschile consideravano fallito l’esperimento di tale monarchia liberale. La proibizione di una riunione innescò una grande manifestazione; il governo per reprimerla ricorse alla Guardi nazionale, ossia un corpo volontario di cittadini armati creato ancora nel 1789, la quale però, chiamata a difendere il governo, si riunì ai dimostranti. Il re Luigi Filippo d’Orleans scappò da Parigi.
Indice
La nascita della seconda repubblica francese
Nacque cosi la SECONDA REPUBBLICA FRANCESE nel 1848:
- abolì la pena di morte per reati politi
- abolì le limitazioni di ogni libertà
- si impegnava a mantenere l’equilibrio europeo rinunciando a portare fuori dai confini la rivoluzione
- affermò il diritto di lavoro e creò delle officine nazionali per aiutare i lavoratori disoccupati
Aprile 1848 → il suffragio universale maschile consentì un elettorato molto eterogeneo composto da diversi conservatori e nostalgici della monarchia. Alle elezioni vinsero cosi i repubblicani moderati che formarono il nuovo governo e diedero nel 1848 una Costituzione democratica. Una grande manifestazione di estremisti della sinistra venne repressa della Guardi nazionale e le officine nazionali vennero chiuse rendendo l’obbligo ai giovani disoccupati di arruolarsi nell’esercito .
Alle elezioni presidenziali venne eletto un conservatore: Luigi Napoleone Bonaparte, figlio di un fratello dell’Imperatore, che diede molte garanzie alla destra conservatrice e clericale.
Le leggi introdotte da Bonaparte erano nettamente conservatrici (tolse il voto ai nullatenenti e riaprì l’istruzione al clero) e in breve tempo anche i conservatori che lo avevano favorito temevano un eccesso di potere.
Il colpo di Stato e il secondo impero francese
2 dicembre 1851: colpo di Stato di Luigi Napoleone Bonaparte → dovuto all’abolizione della sua proposta di poter essere rieletto presidente.
Gennaio 1852 → nuova Costituzione emessa da Napoleone che stabiliva:
- 10 anni di mandato del presidente
- ripristina il suffragio universale maschile
- potere legislativo affidato al presidente
Dicembre 1852 → nascita del SECONDO IMPERO FRANCESE → IMPERATORE NAPOLEONE III (nome assunto da Luigi Napoleone Bonaparte)
- 13 marzo 1848: Vienna → episodio rivoluzionario represso dal governo asburgico.
- 15 marzo 1848: Budapest → episodio di insurrezione
- 19 marzo 1848: Praga → i cittadini rivendicano libertà e autonomia formando un governo nazionale e il
re Ferdinando I abbandona la capitale, successivamente le truppe imperiali riprendono il potere
- Ungheria → rivolta dove i patrioti ottengono un governo nazionale autonomo da Vienna
- Vienna → nuova rivolta che costrinse l’imperatore Ferdinando I ad abdicare
- Berlino → rivolta che costrinsero il re Federico Guglielmo IV di Prussia a concedere la libertà di stampa e
un parlamento
- Confederazione germanica → scoppiarono diverse rivolte che fecero avvertire la necessità di formare
un’Assemblea costituente che doveva rappresentare tutti gli stati tedeschi, Austria compresa.
L'assemblea di Francoforte e la questione tedesca
Nell’assemblea di Francoforte esisteva una contrapposizione tra “grandi tedeschi” (unione di stati
germanici attorno all’Austria) e “piccoli tedeschi” (formare uno stato nazionale più compatto intorno alla
Prussia). Prevalse la seconda tesi ma il re di Prussia Federico Guglielmo IV rifiutò la corona poichè
conferita da un’assemblea popolare nata da moti rivoluzionari. L’assemblea si sciolse.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali dei moti del 1848 in Europa?
- Quali furono le principali riforme introdotte dalla Seconda Repubblica Francese nel 1848?
- Come si concluse il periodo rivoluzionario in Francia con Luigi Napoleone Bonaparte?
- Quali furono le conseguenze delle insurrezioni del 1848 a Vienna e in Ungheria?
- Quali furono le divisioni all'interno della Confederazione germanica durante i moti del 1848?
I moti del 1848 furono innescati da una crisi rivoluzionaria che coinvolse vari paesi europei, con la Francia come polo di riferimento. La monarchia liberale di Luigi Filippo d’Orleans scontentava il popolo francese e i democratici, portando a manifestazioni e alla nascita della Seconda Repubblica Francese.
La Seconda Repubblica Francese abolì la pena di morte per reati politici, eliminò le limitazioni di libertà, affermò il diritto al lavoro e creò officine nazionali per aiutare i lavoratori disoccupati.
Luigi Napoleone Bonaparte, eletto presidente, attuò un colpo di Stato il 2 dicembre 1851, portando alla nascita del Secondo Impero Francese nel dicembre 1852, con lui come Imperatore Napoleone III.
A Vienna, le insurrezioni portarono all'abdicazione dell'imperatore Ferdinando I, mentre in Ungheria i patrioti ottennero un governo nazionale autonomo da Vienna.
All'interno della Confederazione germanica, vi era una contrapposizione tra i "grandi tedeschi", che volevano un'unione attorno all'Austria, e i "piccoli tedeschi", che preferivano uno stato nazionale compatto intorno alla Prussia. Prevalse la seconda tesi, ma il re di Prussia rifiutò la corona offerta dall'assemblea popolare.