DarioA06
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Concetti Chiave

  • Il governo Salandra si dimise dopo la battaglia degli Altipiani, portando alla formazione di un nuovo governo di concentrazione nazionale guidato da Paolo Boselli.
  • Il 28 agosto 1916, Boselli dichiarò guerra alla Germania mentre l'esercito italiano avanzava sull'Isonzo, conquistando Gorizia.
  • Nonostante i successi militari, la situazione complessiva della guerra non subì cambiamenti significativi.
  • Dopo la morte dell'imperatore Francesco Giuseppe, Carlo I d'Austria cercò di trovare una soluzione pacifica al conflitto.
  • Le proposte di pace, sostenute dal pontefice Benedetto XV, furono respinte a causa della posizione bellicosa del nuovo primo ministro britannico David Lloyd George.

Indice

  1. Crisi politica e nuovo governo
  2. Conflitto e cambiamenti imperiali
  3. Tentativi di pace falliti

Crisi politica e nuovo governo

Di fronte al grave pericolo corso nella battaglia degli Altipiani nel Trentino, il governo Salandra si dimise. Il nuovo governo, detto di “concentrazione nazionale”, era presieduto da un vecchio patriota, Paolo Boselli, il quale il 28 agosto 1916 dichiarò guerra alla Germania. Pochi giorni prima l’esercito italiano aveva iniziato una poderosa iniziativa sull’Isonzo ed il 9 agosto aveva conquistato Gorizia.

Conflitto e cambiamenti imperiali

Nonostante il successo conseguito dall’Intesa sul fronte italiano e un miglioramento della situazione su quello orientale, le sorti della guerra rimanevano invariate. Il 21 novembre 1916, morì a Vienna il vecchio imperatore Francesco Giuseppe e gli succedette il nipote Carlo I, fermamente convinto che la salvezza della monarchia potesse trovarsi solo nella pace, ormai da tutti desiderata.

Tentativi di pace falliti

Anche la Germania non era contraria a trovare una via d’uscita dal conflitto; perciò prese l’iniziativa di far giungere ai paesi dell’Intesa alcune proposte di accordo attraverso il pontefice Benedetto XV, il quale più quale più volte aveva fatto sentire la sua voce per invocare la fine di quello che egli definiva “l’inutile strage”. Un simile passo avvenne in un momento sfavorevole , quando in Inghilterra divenne primo ministro David lloyd George, convinto sostenitore della guerra ad oltranza. Così anche le potenze dell’Intesa finirono per accettare la linea del premier britannico.

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